Dal 26 settembre all’11 ottobre torna l’appuntamento annuale con Biennale Musica a Venezia. Due settimane di concerti, live-set, conferenze e dibattiti con ospiti come Tim Hecker, Robert Machiri e Cecilia Tosh.
La Laguna di Venezia si prepara, come ogni anno, a diventare per due settimane il fulcro della ricerca musicale mondiale accogliendo tra le sue sponde gli ospiti della Biennale Musica 2024. Spaziando tra jazz sperimentale, musica contemporanea e avanguardia elettronica, la Biennale Musica esplora il concetto di musica assoluta, tema dell’edizione di quest’anno.
La Biennale Musica 2024 esplora uno dei concetti più affascinanti e radicali della storia della musica: la musica assoluta. Questo termine, coniato da Richard Wagner nel 1846, si riferisce a una visione della musica come linguaggio puro e autonomo, indipendente da riferimenti visivi o da elementi esterni. In un mondo sempre più interconnesso e multimediale, la Biennale decide di volgere lo sguardo verso l’essenza sonora, proponendo un festival che celebra la musica come disciplina a sé stante, un’arte che parla con le sue sole forme e strutture.
L’edizione 2024 si articola in sedici giorni di concerti ed eventi teorici, presentando lavori inediti e commissionati ad alcuni dei compositori più innovativi e influenti sulla scena mondiale. Questo viaggio sonoro non solo riflette lo stato dell’arte nella musica contemporanea, ma porta il pubblico all’interno dei laboratori creativi di compositori e interpreti, che attraverso partiture, codici e performance elaborano opere prive di riferimenti extra-musicali.
Il concetto di musica assoluta si è evoluto nel tempo, alimentando un dibattito tra teorici come Carl Dahlhaus, Mark Evan Bonds e Peter Kivy, che hanno indagato il potenziale della musica di esistere come linguaggio in sé, capace di evolversi e trasformarsi esclusivamente nel suo fluire temporale. In questo contesto, la Biennale 2024 pone l’accento non solo sulla tradizione europea della musica contemporanea scritta, ma anche sull’immenso repertorio della musica elettronica e delle tecniche di improvvisazione, ampliato dalle possibilità offerte dalle tecnologie di registrazione più avanzate.
Molti sono gli eventi attesissimi dagli appassionati del panorama musicale offerto da Biennale Musica. Per quanto riguarda l’elettronica sperimentale, Biennale Musica ha creato il programma Solo Electronics, composto da tre serate imperdibili all’interno del Padiglione 30 di Forte Marghera, dove il pubblico in piedi sarà libero di muoversi cullato da tecnologie sofisticate.
29 settembre
Zsolt Söres/Ahad, Ash Fure, Robert Machiri
Il compositore ungherese Zsolt Sörés/Ahad, evidenzia le caratteristiche linguistiche di una grande tradizione musicale, rielaborate con una straordinaria perizia tecnica attraverso la sua viola pentatonica ed elettronica. Il concerto si conclude con la performance di Ash Fure Animal per suoni e luci, e il dj-set del noto producer e artista sudafricano Robert Machiri.
5 ottobre
Tim Hecker, San Barker, Cecilia Tosh
Il secondo evento di Solo Electronics prevede esibizioni live di Tim Hecker, celebre sound artist canadese della ricerca elettronica pura, la performance di Sam Barker, compositore irlandese che ha ampliato i confini della ricerca ritmica di matrice techno, e infine il virtuoso dj-set della giovane tedesca di origine mozambicana Cecilia Tosh.
6 ottobre
Søs Gunver Ryberg, Pan Daijing, Roel Funcken
Il terzo evento segna una nuova e importante collaborazione tra Biennale Musica e il celebre festival berlinese CTM grazie alla presenza di tre artisti della capitale tedesca che si alternano con performance live di set analogici e digitali. La compositrice danese Søs Gunver Ryberg analizza aree liminali della creazione del suono elettronico, la giovane artista e compositrice cinese Pan Daijing crea ambienti noise immersivi e costruiti ad hoc per lo spazio del Padiglione 30, mentre Roel Funcken conclude la serata con il suo live fatto di ritmi e strutture in continua mutazione.
Oltre a Solo Electronics, l’edizione 2024 di Biennale Musica si articolerà in altre macro-categorie, per un totale di dieci sezioni.
Polyphonies, presenta complesse composizioni per orchestra, con solisti e trattamento elettronico. Al Teatro La Fenice, verrà consegnato il Leone d’Oro alla Carriera a Rebecca Saunders, compositrice londinese.
Assolo, una sezione incentrata su raffinate e virtuosistiche composizioni strumentali, secondo l’idea concettuale che la scrittura per strumento solista possa rendere un’espressione completa dell’estetica di un compositore. Tra gli artisti di questa sezione
Listening/Hearing, uno spazio installativo per l’ascolto individuale che sarà realizzato durante tutto il Festival con la diffusione del suono curata dal compositore e sound engineer francese Thierry Coduys.
Sound Structures, una sezione dedicata a composizioni di ampio respiro che esplorano la natura fisica del suono.
Absolute Jazz presenta solisti di diversa provenienza culturale che fanno riferimento al linguaggio jazzistico nella loro ricerca improvvisativa.
Counterpoints presenta elaborati meccanismi contrappuntistici presenti nell’ambito della scrittura attuale.
Pure Voices, una sezione volta a suggerire la possibilità che la musica vocale possa dare origine a progetti di musica pura, conducendo l’ascoltatore a un’esperienza estatica e meditativa.
Musica Reservata, sezione che presenta lavori di ricerca ambiziosa per uno strumento solo o per piccolo ensemble strumentale di virtuosi.
Ricercare, una sezione teorica dove i protagonisti della Biennale rifletteranno sui diversi aspetti del loro lavoro compositivo ed esecutivo in relazione al concetto di Musica assoluta.
Per info e biglietti: www.labiennale.org / promozione@labiennale.org
Tel. +39 041 5218 828 (lun-ven 10-13.00 e 14.00-17.00)