Fondata nel 2011 dall’olandese Otto Kraanen, Bordello a Parigi ha cucito sulla propria pelle la passione per l’italo disco anni ’80, creando un movimento di fama internazionale.
Siamo negli anni ’80, lo sfarzo era ovunque, il minimalismo stava sparendo e Mike Francis era il re della pista. Il mondo è cambiato molto rispetto a quegli anni, ma c’è qualcuno in Europa che ha collezionato e selezionato la musica di quel periodo, sviluppando una notevole passione. Quel qualcuno è un olandese di nome Otto Kraanen, dj e produttore amante spassionato della musica in generale, con un piccolo riguardo a quella italiana. Nel corso del tempo, ha avuto modo di collezionare delle vere e proprie gemme, costruendo un vasto archivio di italo disco anni ’80. Nel 2011, mosso da questa passione, fonda Bordello a Parigi come etichetta discografica e webshop.
Oggi Bordello a Parigi è un’etichetta discografica affermata nel panorama internazionale, un negozio di dischi con sede ad Amsterdam, una società di distribuzione, un simpatico bar con postazione dj dal nome Bordello Aperitivo e un format di eventi con date in tutta Europa.
Questa Domenica, 23 Luglio, Bordello a Parigi sarà qui a Roma, ospiti all’Hotel Butterfly in collaborazione con l’organizzazione Game The Party, crew resident di Hotel Butterfly e Circolo degli Illuminati. In questa data avremo l’opportunità di ascoltare la selezione di Bordello Soundsystem, di Futuristant e Kaiser J, questi ultimi due dj sono i resident della crew Game The Party. Grazie allo stesso Otto, abbiamo avuto la possibilità di scambiare una breve chiacchierata, per saperne di più su questa importante realtà.
Insegna del negozio di dischi Bordello a Parigi ad Amsterdam
Bordello a Parigi e in particolare Otto, benvenuti su Parkett, è un piacere avervi qui.
Mi piacerebbe iniziare con il chiedervi la storia di questo progetto, da dove è partito e come si sta sviluppando negli ultimi tempi, così da fare una panoramica generale di questa interessantissima label (e non solo).
Ho avviato Bordello A Parigi nel 2011 come etichetta discografica e webshop. Poco dopo ho avviato una società di distribuzione e ho ampliato il catalogo con etichette affini. Nel 2017 ho aperto il negozio di dischi ad Amsterdam e nel 2021 il nostro bar con una cabina per DJ dietro l’angolo del negozio. C’è una bella sinergia tra tutti questi pilastri che rappresentano l’identità di Bordello A Parigi.
Il focus musicale e artistico è sicuramente quello della italo-disco. Ma come sappiamo questo genere ne abbraccia tanti altri limitrofi e vicini. Vi andrebbe di darci la vostra visione musicale e artistica sia come selezionatori di musica sia come label?
La maggior parte delle uscite dell’etichetta sono in qualche modo legate al sound italo disco degli anni ’80. Non ci sono confini di stile, ma possono essere cose semplici come una tipica linea di basso arpeggiata o un certo tipo di voce. Nel complesso è una sorta di suono cross-over che spesso tocca altri generi di elettronica come la house e l’electro. Non ho una visione particolare per l’etichetta, è principalmente legata al mio gusto personale, che ha diversi umori nel corso delle stagioni e degli anni. Lo stigma di essere un’etichetta “italo-disco” a volte è difficile, perché crea certe aspettative da parte dei fan sfegatati dell’italo.
Locandina Bordello a Parigi ispirata agli anni 80.
Il progetto Bordello a Parigi nasce come label, diventa anche un negozio di dischi e poi si sostanzia anche in un format di eventi in tutta Europa, espandendo il vostro mood e le vostre sonorità. Vi andrebbe di raccontarci la storia di questa evoluzione?
Credo che gli eventi siano una parte molto importante di Bordello. È il momento in cui tutto si riunisce e soprattutto un luogo fisico in cui un’ampia gamma di appassionati si riunisce per fare festa.
Musicalmente avete creato un filone che sotto il nome Bordello a Parigi crea una vera e propria onda sonora. Mi piacerebbe sapere quali sono le influenze e le ispirazioni che vi hanno portato a produrre i vostri lavori.
La mia ispirazione principale viene dagli anni ’80 italiani. Cultura pop, cinema, moda, cose che spesso sono state considerate trash. E sono un grande fan dell’italo disco, è lì che è iniziato tutto, ovviamente.
Gerd Janson per Bordello a Parigi all’ADE 2017
Considerando le nuove ondate di musica che stanno investendo il mercato italiano, Il Bel Paese potrebbe essere un ottimo palcoscenico per la vostra etichetta. Domenica 23 luglio sarete ospiti di Game TheParty all’Hotel Butterfly di Roma, vi andrebbe di raccontarci del vostro legame con il clubbing italiano e in particolare di questa serata estiva?
Ho suonato in un bel po’ di posti in Italia promuovendo Bordello A Pargi, anche se sono stati pochi i promotori che mi hanno invitato e sicuramente non è facile per la musica che suono nei miei set o che presento con Bordello. Penso che non sia facile in generale quando si parla di vita notturna italiana, ho l’idea che sia fortemente dominata dal lato mainstream della musica elettronica. Quindi, molto rispetto per chi cerca di seguire strade più diverse, difficili. Questa sarà la prima volta che a Roma si terrà una festa Bordello, in collaborazione con Game The Party. Ho avuto modo di conoscere uno dei ragazzi, Futuristant, quando ha pubblicato una traccia su una delle nostre compilation insieme a Daniel Monaco qualche anno fa. Non vedo l’ora di ascoltarlo!
Bordello a Parigi a Roma
Una domanda per Otto Kraanen, fondatore del progetto. L’italo-disco è stato un fenomeno degli anni ’80 che ha lasciato il testimone all’italo-house un decennio più tardi. Oggi è tornata in auge grazie alla passione di tanti artisti e selezionatori. Come pensi che questo movimento possa continuare a durare nel tempo senza ritornare nell’oscurità per decenni?
Non credo che ci sia una soluzione o una teoria su come preservare specifici generi musicali e le loro comunità. Si tratta di decidere cosa fare con questo enorme tesoro musicale da parte delle nuove generazioni. Il futuro lo dirà, ma credo che il revival dell’italo disco degli ultimi due decenni abbia fatto un certo rumore e sia ancora attuale con i giovani dj, produttori e appassionati che scoprono questo stile eccentrico di musica e se ne innamorano.
La musica di Bordello a Parigi è ben definita e riconoscibile nel mercato. Assieme alla musica, avete concentrato l’attenzione su un ottimo lavoro di branding e di identità, da qui nasce un simpatico merchandise. L’unione di questi elementi vi ha permesso di crescere tantissimo, vi andrebbe di raccontarci i vostri progetti futuri e le vostre idee?
Abbiamo aperto il Bordello Aperitivo bar ad Amsterdam durante la pandemia, sono stati anni piuttosto frenetici. Ho bisogno di un po’ di tempo per riprendermi e nel frattempo pensare alla nuova avventura del Bordello, ma sicuramente continueremo a fare quello che stiamo facendo ora.
ENGLISH VERSION
Bordello A Parigi and Otto, welcome to Parkett, it’s a pleasure to have you here.
I would like to start by asking you about the history of this project, where it started and how it has been developing in recent times, so as to give a general overview of this very interesting label (and more).
I started Bordello A Parigi in 2011 as a record label and a webshop. Not much later I started a distribution company and grew a catalogue with like-minded labels. Fast forward to 2017 the record store in Amsterdam opened its doors and in 2021 our bar with a DJ booth around the corner of the shop. There is a nice synergy between all these pillars representing the identity of Bordello A Parigi.
The musical and artistic focus is definitely Italo-disco. But as we know, this genre includes many others from near and far. Would you like to give us your musical and artistic vision both as a music selector and as a label?
Most of the releases on the label are somehow related to the italo disco sound of the 80’s. There are no style borders, but it can be simple things like a typical arpeggio bassline or a certain type of vocals. All together it’s kind of a cross-over sound which oftens touches other electronics genres like house and electro. I don’t have a particular vision with the label, it’s mainly related to my personal taste which has different moods through the seasons and years. The stigma of being an ‘italo-disco’ label is difficult sometimes, because it creates certain expectations from die hard italo fans.
The Bordello a Parigi project began as a label, became a record shop and then also became a format of events throughout Europe, expanding your mood and sound. Would you like to tell us the story of this evolution?
I think the events are a really important part of Bordello. It’s the moment where everything comes together and most important: a physical place where a wide range of enthusiasts come together to party.
Musically, you have created a strand that under the name Bordello a Parigi creates a real sound wave. I would like to know what influences and inspirations led you to produce your work.
My main inspiration comes from the Italian 80’s. Pop culture, cinema, fashion, things that are often considered trash. And I’m a huge italo disco fan, that’s where it all started of course.
Considering the new waves of music that are sweeping the Italian market, “Il Bel Paese” could be an excellent stage for your label. On Sunday 23 July, you will be guests of Game TheParty at the Butterfly Hotel in Rome, would you like to tell us about your connection with Italian clubbing and this summer night in particular?
I’ve played at quite a few places in Italy promoting Bordello A Pargi, though there were a handful of promoters inviting me and definitely not easy for the music that I play in my sets or present with Bordello. I think it’s not easy in general when we talk about Italian nightlife, I have the idea that it’s being heavily dominated by the mainstream side of electronic music. So, much respect to the people trying to follow the more different, difficult, roads. This will be the first time in Rome hosting a Bordello party, in cooperation with Game The Party. I got first introduced with one of the guys, Futuristant, when he released a track on one of our compilations alongside Daniel Monaco a few years ago. Looking forward to it very much!
A question for Otto Kraanen, founder of the project. Italo-disco was a phenomenon of the 1980s that left the baton to Italo-house a decade later. Today it is back in vogue thanks to the passion of many artists and selectors. How do you think this movement can continue to last without reverting to obscurity for decades?
I don’t think there is any solution or theory on how to preserve specific music genres and their communities. It’s about the new generations what to do with this huge treasure of music. The future will tell, but I think the italo disco revival from the last two decades made quite some noise and is still relevant with younger dj’s, producers and enthusiasts discovering this eccentric style of music and falling in love with it.
Bordello a Parigi’s music is well defined and recognisable in the market. Along with the music, you have focused on good branding and identity work, hence the nice merchandise. The combination of these elements has allowed you to grow a lot, would you like to tell us about your future plans and ideas?
We opened the Bordello Aperitivo bar in Amsterdam during the pandemic, it was quite some hectic years. I need some recovery time and think about the new Bordello venture meanwhile, but we’ll definitely keep on doing what we’re doing right now.