Brina Knauss è stata tra le protagoniste dell’ultima edizione di Tomorrowland sul palco di Planaxis e una delle artiste coinvolte nel primo Various Artists della Cercle Records con il suo “Drowning”. L’abbiamo incontrata per raccontarci la sua visione e l’importanza delle emozioni nella sua vita di artista.
Brina Knauss è una delle protagoniste di Which Artist From Cercle Records, in uscita il 9 settembre. “ Drowning ” è la perfetta espressione della personalità artistica di Brina in cui la passione per la musica diventa un flusso dinamico di emozioni.
La musica di Brina punta al cuore, crea atmosfere alternative in una sorta di viaggio continuo dentro se stessi. L’anima dancefloor, espressa nei suoi set dal Watergate di Berlino all’Ushuaïa e al Pacha di Ibiza, si nutre di quanto sperimenta il pezzo in un continuo scambio creativo che la DJ di origine slovena trasforma in energia sonora.
La sua musica riflette sia la sua formazione classica che quel suono melodico in cui ha definito il suo carattere artistico, consolidato anche attraverso uscite su Zamna e sulla sua nuova etichetta EMPATHE grazie anche alla serie di set “ Look for the B ”.
Abbiamo parlato con Brina di questo ultimo album, del suo rapporto con Cercle, del suo concetto personale di empatia nella musica e di come un artista dovrebbe affrontare il burnout. Buona lettura!
Ciao Brina, benvenuta su Parkett, è un piacere averti con noi. Sei appena tornata da Tomorrowland dove hai suonato sul palco Planaxis, quanto è stato emozionante e che rapporto hai con questo festival?
Sì, sto ancora tremando per questa incredibile esperienza. È sempre un vero piacere suonare al Tomorrowland, il pubblico e l’energia sono diversi e lo adoro. Il palco Planaxis ha reso il tutto ancora più divertente perché era una nuova aggiunta.
La tua etichetta, per la quale hai pubblicato l’anno scorso il tuo EP “We Know”, si chiama Empath, che significa empatia. Come interpreti personalmente questo valore e cosa significa per Brina Knauss avere empatia in ambito strettamente musicale?
L’empatia è la forza trainante dietro tutto ciò che faccio; è la mia fonte di energia e il fondamento della musica che creo. Quando ascolti una delle mie canzoni o i miei set, voglio che tu senta emozioni profonde che attraversano il tuo corpo.
“Drowning” è la tua canzone contenuta nel nuovo EP Cercle Music. Raccontami un po’ come è nata questa traccia e i principali strumenti creativi che hai utilizzato nel processo di composizione.
“Drowning” nasce dal mio profondo bisogno di creare musica che faccia provare emozioni vere. Ascoltandolo, volevo catturare la sensazione di essere soli sulla pista da ballo, completamente immersi nel momento con i propri pensieri. Per raggiungere questo obiettivo, ho combinato una melodia veloce con voci che creavano un senso di profondità.
Cercle è una realtà che da sempre punta sul rapporto tra musica e spazio, conferendo alla performance sonora un carattere nuovo grazie alla scelta di luoghi dal valore storico o culturale. Che rapporto hai con lo spazio circostante durante la performance?
Suonare su un aereo è stata un’esperienza indimenticabile e sicuramente uno dei posti più belli in cui sono stata quest’anno. Potevi vedere quanto la location unica influenzasse l’atmosfera: tutti ballavano e vibravano insieme, sperimentando davvero qualcosa di completamente fuori dall’ordinario.
Nella tua identità artistica la melodia e l’amore per certe linee vocali eteree è sicuramente un tratto caratteristico. La tua musica è ancora orientata al dancefloor o stai sviluppando un concept sempre più legato ad una dimensione elettronica più propensa all’ascolto anche fuori dal dancefloor?
Essendo un’ amante della musica naturale con una profonda passione per la musica, non mi piace limitarmi a un solo genere o focus. In tutte le mie canzoni esploro diverse dimensioni della musica elettronica per creare qualcosa che possa essere suonato ad alto volume nei club e goduto a casa ogni giorno.
Credit Criss Ann
Hai affermato più volte che costruire un’ambientazione per te stessa significa portare il tuo ascoltatore in un viaggio. In termini di selezione, come si evolve il tuo processo di ricerca e per te la selezione è più una questione di sensibilità e istinto o di studio e ricerca?
Per me è una combinazione di entrambe. Ho un istinto naturale nel selezionare il pezzo giusto al momento giusto, ma per mantenere vivo quell’istinto studio e ricerco sempre nuova musica.
La tua vita è cambiata in modo significativo negli ultimi anni perché hai raggiunto grandi obiettivi. Hai mai vissuto momenti di burnout e come gestisci la pressione in generale?
Come ogni artista con un fitto programma di tournée, è difficile evitare momenti di esaurimento dovuti alla pressione e alla mancanza di sonno. Tuttavia, ho trovato un modo semplice per rimanere al top: do la priorità al sonno e cerco di rimanere fisicamente attiva.
Ultima domanda. Cosa diresti alla Brina del passato e cosa speri per la Brina del futuro?
Alla Brina del passato voglio dire un enorme grazie per tutta la sua forza ed energia, perché ne abbiamo passate tante. Alla Brina del futuro: “Sii pronta perché questo viaggio non potrà che migliorare”.
Credit Criss Ann
ENGLISH VERSION
Brina Knauss was among the protagonists of the latest edition of Tomorrowland on the Planaxis stage and one of the artists involved in Cercle Records’ first Various Artist with her “Drowning”. We met her to tell us about her vision and the importance of emotions in her life as an artist.
Brina Knauss is one of the protagonists of Which Artist From Cercle Records, out on September 9th. “ Drowning ” is the perfect expression of Brina’s artistic personality in which the passion for music becomes a dynamic flow of emotions.
Brina’s music points to the heart, it creates alternative atmospheres in a sort of continuous journey within oneself. The dancefloor soul, expressed in her sets from Watergate in Berlin to Ushuaïa and Pacha in Ibiza, is nourished by what the piece experiences in a continuous creative exchange that the DJ of Slovenian origin transforms into sound energy.
Her music reflects both his classical training and that melodic sound in which he defined his artistic character, also consolidated through releases on Zamna and on his new label EMPATHE thanks also to the series of sets “Look for the B“.
We spoke with Brina about this latest album , his relationship with Cercle, his personal concept of empathy in music and how an artist should deal with burnout. Happy reading!
Hi Brina, welcome to Parkett, it’s a pleasure to have you with us. You just returned from Tomorrowland where you played on the Planaxis stage, how exciting was it and what relationship do you have with this festival?
Yes, I’m still shaking from this incredible experience. It’s always a real pleasure to play at Tomorrowland, the crowd and the energy are different and I love it. The Planaxis stage made it even more fun because it was a new addition.
Your label, for which you released your EP “We Know” last year, is called Empath, which means empathy. How do you personally interpret this value and what does it mean for Brina Knauss to have empathy in a strictly musical context?
Empathy is the driving force behind everything I do; it is my source of energy and the foundation of the music I create. When you listen to one of my songs or my sets, I want you to feel deep emotions running through your body.
“Drowning” is your song contained in the new EP Cercle Music. Tell me a little about how this track was born and the main creative tools you used in the composition process.
“Drowning” was born from my deep need to create music that makes you feel real emotions. Listening to it, I wanted to capture the feeling of being alone on the dance floor, completely immersed in the moment with your own thoughts. To achieve this goal, I combined a fast melody with voices that created a sense of depth.
Cercle is a reality that has always focused on the relationship between music and space, giving the sound performance a new character thanks to the choice of places with historical or cultural. What relationship do you have with the surrounding space during the performance?
Playing on a plane was an unforgettable experience and definitely one of the best places I’ve been this year. You could see how the unique location influenced the atmosphere: everyone was dancing and vibing together, truly experiencing something completely out of the ordinary.
In your artistic identity melody and the love for certain ethereal vocal lines is definitely a characteristic trait. Is your music still oriented to the dancefloor or are you developing a concept increasingly linked to an electronic dimension more inclined to listening even outside the dancefloor?
Being a natural music lover with a deep passion for music, I don’t like to limit myself to a single genre or focus. In all my songs I explore different dimensions of electronic music to create something that can be played loud in clubs and enjoyed at home every day.
You’ve said several times that building a setting for yourself is about taking your listener on a journey. In terms of selection, how does your research process evolve and for you is selection more a matter of sensitivity and instinct or study and research?
For me it is a combination of both. I have a natural instinct to select the right piece at the right time, but to keep that instinct alive I am always studying and researching new music.
Credit Criss Ann
Your life has changed significantly in recent years because you have achieved great goals. Have you ever experienced moments of burnout and how do you deal with pressure in general?
Like any artist with a busy touring schedule, it’s difficult to avoid moments of burnout due to pressure and lack of sleep. However, I have found an easy way to stay on top of things: I prioritize sleep and try to stay physically active.
Last question. What would you say to the Brina of the past and what do you hope for the Brina of the future?
To the Brina of the past I want to say a huge thank you for all her strength and energy, because we have been through a lot. To the Brina of the future: “Be ready because this journey will only get better”.