“Subtemple” è l’ultimo EP di Burial, uscito a sorpresa qualche giorno fa. Ma si avverte qualcosa di vecchio e ripetutamente riciclato nelle sue ultime produzioni.
Il misterioso producer inglese William Emmanuel Bevan di casa Hyperdub, etichetta di Kode9, rilascia in questi giorni “Subtemple” EP attirando l’attenzione di tutti (o quasi) quei nostalgici che, nonostante siano passati dieci anni dall’ultimo album in studio, ne restano affascinati come se dietro ci fosse una sorta di messia o un personaggio mistico di Gilbert Keith Chesterton.
Sono passati ormai dieci anni dagli album “Burial” e “Untrue“, rilasciati rispettivamente nel 2006 e nel 2007, lavori che per tutti gli appassionati di sperimentazione e musica elettronica non convenzionale restano entrambi due pietre miliari (compresi gli EP immeditamente successivi tra cui anche il bellissimo Street Halo del 2011). Da possedere sia per la bellezza delle tracce che per l’aurea di mistero che ha aleggiato intorno all’identità del controverso producer fino a qualche tempo fa.
Ma dopo l’EP “Young Death” pubblicato lo scorso novembre seguito da un remix di “Inner City Life” di Goldie rilasciato il 22 di aprile, analizzando tutte le collaborazioni e le produzioni che lo hanno contraddistinto, da Four Tet ai Massive Attack, attraverso lavori attesi e apprezzati sempre da tutti come se fossero qualcosa di surreale, ci siamo accorti che negli ultimi anni qualcuno ha iniziato in qualche modo a storcere il naso. Il motivo è semplice: si avverte una gran mancanza di fantasia e la tecnica è rimasta legata costantemente alle sue prime produzioni, come le due tracce Ambient all’interno di Subtemple EP rilasciato in questi giorni sempre via Hyperdub.
Diciamocelo: Burial ha iniziato un pò a stagnare, sia dal punto di vista produttivo che dalle sempre troppo elevate aspettative che circolano dietro ogni sua uscita discografica, nonostante ogni sua produzione venga osannata da (quasi) tutti.
Critica, questa, che non ha intenzione di screditare il percorso artistico e le prime produzioni di un personaggio che ha lasciato indubbiamente il segno sia nei cuori del fidatissimo pubblico, che in quello degli addetti ai lavori. Ma chi scrive ritiene che forse è arrivato il momento di prendere una decisone da parte dell’artista, o forse anche più di una. Scegliere di stupire tutti con un nuovo album innovativo e non con la solita atmosfera che richiami e faccia ogni volta rimpiangere il 2007, o persino svelarsi al pubblico e raccontarci di più, iniziando a produrre lavori alla luce del sole e esibendosi come un comune mortale. Del resto anche questa scelta di non far capire nulla e lanciare qualche debole segnale artistico attraverso qualche remix piazzato qua e là ha stancato parecchi che, nel silenzio dei loro impianti, ascoltano i nuovi lavori per poi accantonarli subito dopo tra i vinili dimenticati.
Ascolta qui Subtemple EP: