Il Burning Man 2017 è appena iniziato: fino al 4 settembre nel deserto salato del Nevada si protrarrà la manifestazione nota per le sue surreali creazioni e per le sue usanze fuori dal mondo.
Il Burning Man 2017 è iniziato il 27 di agosto e durerà fino al 4 settembre e la location è sempre la stessa: la distesa salata chiamata Sabkha, nel Nevada, a 150 km a nord-est di Reno. Anche quest’anno il Burning Man 2017 prende vita nel suo scenario post-apocalittico e si conferma uno dei movimenti artistico culturali più attesi e affascinanti dell’anno.
L’edizione 2017 è in corso, e in rete iniziano a girare le prime immagini e le prime informazioni sullo svolgimento della rassegna che quest’anno, tra gli invitati degli stessi organizzatori, vanta anche la partecipazione dell’artista italiana Francesca Nini Carbonini, che si esibirà con l’installazione Kafka 9.0.
Ma facciamo un passo indietro per capire cos’è il Burning Man e come nasce questo festival che ogni anno attira sempre più persone. Siamo nel 1986 quando il padre fondatore dell’evento “Larry Harvey” con l’appoggio del comitato composto da Marian Goodell, Michael Mikel, Crimson Rose, Will Roger Peterson e Harley Dubois, decidono di creare qualcosa di unico: la Black Rock City.
Una città creata con un concetto unico, quello di essere costruita dagli stessi partecipanti dell’evento, e di prendere vita grazie alle installazioni, alle esibizioni e alle forme visionarie e dinamiche dei suoi protagonisti; per poi auto cancellarsi senza lasciare traccia di se.
Cercando tutti insieme di superare le barriere che si instaurano tra gli esseri umani e la consapevolezza del proprio inconscio, la realtà si ferma, la partecipazione della società di tutti i giorni viene interrotta e nasce il contatto con un mondo che supera la percezione umana, sotto diversi aspetti.
Nessuna forma di moneta è ammessa, solo il baratto e lo scambio, ognuno deve essere autosufficiente per tutta la settimana del festival. I cellulari non hanno linea e ogni foto o ripresa deve essere concordata preventivamente con l’organizzazione.
Insomma una settimana dove si abbandona la parte razionale per prendere parte a un evento onirico che in molti descrivono come una sorta di sogno, dove si abbandona se stessi per immergersi nell’immaginazione degli artisti che animano questa città.
La Black Rock City viene smantellata nel giro di qualche giorno, svanendo nel nulla come il rito ancestrale che da il nome all’evento e che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno l’ultima notte del festival.
Tra i partecipanti (come spettatori) delle scorse edizioni si sono visti personaggi come Elon Musk, Katy Perry, Mark Zuckerberg, Karlie Kloss, Cara Delevingne, Derek Blasberg, Heidi Klum e P. Diddy; tutti presenti alla ricerca probabilmente di quell’ispirazione artistica da cui è possibile prendere spunto dagli eclettici spazi che prendono vita per tuttta la durata dell’evento.
Segui QUI le migliaia di immagini già pubblicate su Instagram dai partecipanti del Burning Man 2017.
Per il Burning Man 2017 il tema è stato annunciato sulla pagina ufficiale dell’evento ed è ”Radical Ritual”. Ai partecipanti è stato chiesto di effettuare ”riti interattivi”, santuari e templi.
“This year the Burning Man will reside in a temple that is dedicated to the Golden Spike. Every space and turning, the entire grid of our collective home, derives from this singular point in space. We will mark this spot with an omphalos, a sculpture that will represent the navel of our world. Aligning with the spine of Burning Man, this will create an axis that continues upward, emerging high above the temple as a gilded spire. The sculpture of the Man will stand directly on the ground, and it will be like every one of us; he will live in a house, he will inhabit a home, and should you wish to visit him, you must get up close and personal. Participants will witness the figure in intimate detail, including every beveled edge and compound joint our Man Krew has employed in fashioning its body…”
Se l’evento inizialmente richiamava da ogni angolo del paese solo gli spiriti hippie ancora rimasti e liberi pensatori, oggi si è trasformata in una comunità che ogni anno ospita migliaia di persone (70 mila per questa edizione) provenienti da ogni angolo del pianeta. Mischiando insieme tra la nebbia di sabbia del Nevada artisti, celebrità e personaggi di ogni classe sociale. Dove ognuno è libero di esprime se stesso come meglio crede.
(Segui la diretta streaming del Burning Man 2017 QUI)
Anche musicalmente l’evento è stato panorama di DJ Set che sono diventati una sorta di culto, come il live registrato da Tycho nell’edizione 2015 e che ad oggi ha raggiunto quasi un milioni di riproduzioni, o lo splendido Set “Robot Heart” di Guy Gerber registrato la scorsa edizione.