Cassius, il prodigioso duo di produttori e DJ francesi, un anno fa perdeva tragicamente la metà “dal tocco gioioso”. Philippe Cerboneschi, tuttavia, vive ancora attraverso la musica ed il ricordo dei suoi colleghi.
Cassius è un nome che nel panorama French-House non necessita di alcuna presentazione. Boom Bass, all’anagrafe Hubert-Blanc Francard, e Zdar, pseudonimo di Philippe Cerboneschi, furono tra i primi a cimentarsi nella produzione elettronica seguendo canoni del tutto nuovi.
I due iniziarono a lavorare insieme nel 1988, come tanti artisti poi convertitisi all’elettronica, nel campo dell’Hip-Hop, producendo basi per il rapper senegalese MC Solaar. Successivamente, mossero i loro primi passi verso uno stile più elettronico, collaborando con il produttore e DJ Étienne de Crécy al progetto Motorbass.
Pian piano la loro notorietà nel mondo house ed elettronico nella sua variante francese diventa sempre maggiore. Nel 1996, infatti, i Cassius produrranno il primo singolo, Foxxy, e remixeranno artisti come AIR e il progetto French Touch per eccellenza, composto da Guy Manuel De Homem-Christo e Thomas Bangalther, i Daft Punk.
Il vero successo, per il duo, arriverà nel 1999, anno di uscita dell’album 1999, pubblicato sull’etichetta inglese Virgin Records e da cui verrà estratta una traccia omonima, destinata a diventare un pilastro del genere: 1999.
Il telefono del duo, da allora, non ha mai più smesso di squillare. Da Parigi ad Ibiza, da Milano a a Miami, tutti i club e i festival mondiali sgomitano tra loro per avere un assaggio del tocco francese dei Cassius.
Si può quasi affermare, oltretutto, che la nascita del duo si debba proprio a Zdar, poiché fu lui a convincere Boom Bass a sperimentare suoni elettronici, abbandonando così il terreno comune dell’ HipHop.
Non ci sono solo rose e fiori, nella storia del duo: nel 2002, infatti, il loro secondo album, Au rêve, non sarà celebrato come il precedente, nonostante la presenza di cantanti ed artisti come Jocelyn Brown, Ghostface Killah e M.
Nonostante tutto, il singolo estratto The Sound Of Silence, sulle cui note si dipana la calda ed inconfondibile voce del cantante Steve Edwards, riesce ad uscire meravigliosamente dal buio che aveva avvolto l’album e diventa una presenza fissa nelle borse di moltissimi dj.
Il piccolo intoppo commerciale, comunque, non ferma Zdar e BoomBass, i quali continuano a lavorare a nuove produzioni, a girare i palchi mondiali e ad esportare con innegabile successo la corrente French Touch in tutto il globo.
Il suono dei due francesi è talmente avanguardistico che singoli come La Mouche e My Feeling For You, spesso, possono essere ancora ascoltati in radio ed in discoteca, siccome sono diventati pezzi simbolo della cultura dance, prima francese, poi europea e infine, mondiale.
Le loro produzioni, adatte per qualsiasi occasione, arrivano addirittura a fare breccia nel cuore del nostro connazionale Paolo Sorrentino, che nel 2009 decide di usare il singolo Toop Toop per la colonna sonora del film Il Divo.
Difficile pensare che ad uno come Giulio Andreotti (di cui parla il sopranominato film) sarebbero piaciuti i Cassius, specialmente nella loro più recente tendenza musicale, più vicina al Rock ed al Pop (come testimonia l’ultimo lavoro, Ibifornia, che vanta collaborazioni con Pharrell Williams e Mickey D dei Beastie Boys), ma da veri romantici ed amanti della musica possiamo dirci autorizzati a pensarla così.
La favola dei due prodigi, purtroppo, si interrompe tragicamente il 19 giugno 2019, quando il mondo della musica sarà stravolto dalla notizia della morte di Zdar, avvenuta cadendo dai piani alti di un palazzo parigino in cui si trovava quella sera.
Ad aggravare il tutto sarà il fatto che le circostanze sono tutt’ora nebulose: le dichiarazioni dei presenti sono molto vaghe e si parla di un incidente, ma sussistono vari dubbi a riguardo.
BoomBass, appreso della tragedia, ha anticipato la pubblicazione del loro nuovo album Dreems, fissato per venerdì 21 giugno 2019, al giorno dopo la tragedia, così da legare alle note del disco il ricordo del suo partner musicale perduto.
Non sarà solo l’ultimo album a firma Cassius a portare avanti la memoria di Philippe: ad esso si aggiungono le passate produzioni, sia da solista che con BoomBass, e tutte le testimonianze di chi ha potuto condividere con lui palchi, emozioni, nottate in studio e semplici momenti di relax.