Una società che gestisce i diritti di autore di circa 200 artisti ha deposito una causa contro Spotify: la somma ammonterebbe a circa 1,6 miliardi di dollari.
È stata la società americana Wixen Music Publishing a fare causa contro Spotify. Secondo la causa depositata il 29 dicembre dello scorso anno presso un tribunale californiano, il colosso dello streaming avrebbe fatto ascoltare ai propri utenti, senza possederne i diritti, canzoni come “Light My Fire” dei Doors o “Free Fallin” di Tom Petty, per citarne alcune. Sempre secondo la causa, le royalties degli artisti di cui Spotify possedeva i diritti sarebbero state pagate troppo poco.
Wixen dunque chiede un risarcimento di 150.000 dollari per ognuna delle 10’784 canzoni di cui detiene i diritti, per un totale di oltre 1,6 miliardi di dollari.
Tra i già citati Doors e Tom Petty, la società americana risulta avere in mano i diritti dei successi di Carlos Santana e Neil Young.
Già in passato la società svedese, alla fine di anni di altre controversie legali sempre legati a problemi in materia di licenze, raggiunse un accordo con diversi autori tra cui David Lowery e Melissa Ferrick. Nel maggio dello scorso anno accettò di pagare ben 43 milioni di dollari per evitare una class action.
Nonostante le problematiche legali, questo periodo sembra essere parecchio positivo per Spotify. Secondo le ultime stime, il servizio di streaming risulta avere oltre 70 milioni di abbonati e 140 milioni di utenti in 61 paesi, il doppio del rivale più immediato, Apple Music.
Il recente deposito dei documenti all’ente di regolamentazione della Borsa americana, la Sec,vede un possibile ingresso di Spotify a Wall Street in aprile o marzo. Secondo la stampa americana, la sua valutazione di mercato sarebbe di circa 20 miliardi di euro.