Il festival umbro torna l’8 e il 9 dicembre per la sua edizione invernale e si conferma ancora una volta appuntamento unico nel suo genere.
Che a Dancity Festival non piacciano le scelte scontate ormai è chiaro da tempo. Già a Giugno, per la sua edizione estiva, avevamo sottolineato il coraggio di andare controtendenza e di rimanere fedeli alla propria visione. Anche quest’inverno il festival folignate non si smentisce, confermando la propria direzione artistica con una line up davvero interessante.
L’approccio di Dancity è sempre lo stesso: creare una proposta completa, variegata, che sappia far divertire ma che mantenga la sua funzione culturale. Se infatti la scorsa edizione era stata caratterizzata dall’eclettismo e ricercatezza delle performance, questa volta la programmazione sembra avere una forte componente culturale, oseremmo dire educativa. Una line up che guarda al presente e al futuro (come sempre a Dancity) ma che vuole anche riscoprire nel passato quelle radici culturali che oggi trovano poco spazio.
Come tutti gli inverni, il playground sarà la città di Foligno e le performance si distribuiranno, dal pomeriggio al mattino, su tre location principali: Teatro San Carlo, Auditorium San Domenico ed Hangar Club.
Il Teatro San Carlo ospiterà la parte pomeridiana del festival e sarà curata – entrambi i giorni dalle 17 alle 20 – dal collettivo romano Klang con i suoi live sperimentali: venerdì spazio per Bianca Scout, Leila Bordreuil e Rainy Miller, mentre sabato Biped, Lisa Stenberg e Sarahsson.
Venerdì 8 dicembre
L’inizio del weekend vedrà l’esibizione – attesissima – di David August, che presenterà in anteprima italiana il suo ultimo capolavoro “VĪS” (di cui vi avevamo parlato QUI), accompagnato sul palco dell’Auditorium dal percussionista Andrea Belfi, dal VJ MFO e da due ballerine. L’apertura del concerto (alle 21) è affidata invece alla compositrice francese Malibu. Poi, dalle 23 all’Hangar Club (servizio navetta gratuito disponibile), la talentuosissima Ogazòn, una delle dj più ricercate del momento per i suoi djset vinyl-only, a seguire la leggenda Matthew Herbert, senza dubbio tra gli artisti più importanti della sua generazione (tornerà in live anche il sabato), ed il fenomeno britannico, co-founder di Hessle Audio, Ben UFO.
Sabato 9 dicembre
Sabato 9, invece, l’Auditorium ospiterà la performance di Mario Batkovich, musicista bosniaco che unisce la fisarmonica ad elementi elettronici, ed il live a quattro mani tra il già citato Matthew Herbert e il pianista Giovanni Guidi: una produzione originale Dancity che si preannuncia emozionante. Anche la seconda serata al club vedrà una line up di primissimo livello: alla dub di OM Unit seguirà uno dei pionieri della musica elettronica, μ-Ziq, che presenterà il suo nuovo live in collaborazione con il visual artist ID:Mora. Poi la techno/UK bass di Darwin, che con il suo party Reef è appuntamento fisso al Berghain/Panorama Bar, e DjRum, per molti uno dei dj più forti in circolazione, che chiuderà in bellezza il festival.
Insomma, una proposta artistica che ne ha davvero per tutti i gusti: dalla sperimentazione più innovativa alla cassa dritta da club, tra pietre miliari della musica elettronica e nuovi talenti. Dancity si conferma un appuntamento davvero interessante per tutti coloro che non vogliono solo divertirsi, ma anche andare oltre e vivere la cultura della musica elettronica a 360 gradi: esplorando le nuove prospettive e (ri)scoprendo quelle che ne hanno scritto la storia.
I biglietti per Dancity Winter Festival 2023 sono ancora disponibili sul sito web del festival.