L’artista italiano, che ha plasmato il sound elettronico degli anni ’70 e ’80 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Un altro premio prestigioso per suggellare il suo impatto duraturo sull’industria musicale mondiale.
Il 3 maggio Giorgio Moroder ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Noto per essere stato pioniere nell’utilizzo di sintetizzatori e drum machine, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Le sue produzioni hanno trasformato il panorama sonoro, introducendo atmosfere futuristiche che hanno influenzato generazioni di artisti successivi.
Da giovane musicista di Ortisei, Moroder migra in Germania a diciannove anni. È lì che scopre di voler essere qualcosa di più di uno strumentista. In pochi anni inizia la sua carriera di compositore, trasferendosi a Los Angeles e conquistando la scena musicale internazionale. Successi come “Love to Love You Baby” di Donna Summer hanno ridefinito il concetto di discomusic, grazie alle sue ritmiche ipnotiche e sensuali.
Proprio come le sue tracce ricche di energia elettronica, la carriera di Moroder è stata caratterizzata da un costante fluire di creatività e sperimentazione. Brani come “Chase” e “I Feel Love” sono diventati emblemi della sua genialità. Melodie classiche e sonorità progressiste si fondono per anticipare di anni il loro tempo. Non a caso, quando gli è stato chiesto quale sarà, secondo lui, il suono del futuro, la sua risposta è stata: “L’ho già fatto“. Come dargli torto. Ancora oggi, l’influenza di Giorgio Moroder si fa sentire nella musica contemporanea, con artisti che continuano a riconoscere il suo contributo alla creazione di un universo sonoro unico e inimitabile.
Il David di Donatello alla carriera conferitogli è un tributo non solo alla sua straordinaria carriera, ma anche al suo impatto indelebile sulla cultura musicale mondiale. Con il suo genio creativo e la sua visione avanguardistica, Moroder rimane un’icona senza tempo della musica elettronica.
Nonostante i suoi ottantaquattro anni, Giorgio Moroder non smette di stupire i suoi fan storici e delle nuove generazioni. Dal 5 al 7 luglio presenterà infatti la sua ultima creazione a Videocittà al Gazometro di Roma. Il festival, arrivato alla sua settima edizione, si conferma un’esplosione di innovazione per gli amanti dei visual, dell’av performance e della videoarte in generale. In un evento in cui il digitale fa da sfondo, il tocco inconfondibile del Maestro non poteva mancare.
Sarà lui, infatti, a firmare l’installazione audio visiva proiettata sul gazometro di Ostiense, insieme allo studio creativo leader nel mondo dei visual Quiet Ensemble. I due artisti presenteranno in un talk la sera del 5 luglio. Nebula, questo il nome dell’opera, ispirata al tema galattico dell’edizione 2024. Oltre a Giorgio Moroder e Quiet Ensemble, l’installazione ha visto la luce anche grazie al supporto di Eni, scientifico dell’INAF e dell’Osservatorio Astronomico di Roma, con la produzione esecutiva di Eventi Italiani e il contributo di Eni, che sta riqualificando l’intera area.