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Il 22 Luglio, il festival TimeLess arrivato alla sua 4 edizione prova il grande salto, aumentando il numero (e il blasone) degli ospiti ma rimanendo duro e puro nel cuore.

Il numero di festival nati negli ultimi anni, in Italia e nel mondo, è immenso. Il che, a seconda della chiave di lettura, può non essere necessariamente un bene. Lo diventa però nel momento in cui le cose sono fatte con il giusto spirito e con amore.

Fatte per bene: il concetto principe di ogni cosa che possa migliorare un movimento è la voglia di fare e le possibilità. E se per “possibilità” intendiamo luoghi interessanti e scorci suggestivi, in Italia ne siamo pieni.

Non siamo diventati una rivista sulle bellezze dell’Italia, ma a meno che voi non viviate in un bunker è evidente come una location particolare possa migliorare un esperienza musicale e tutto ciò che c’è intorno, che si parli di un castello medievale o di un monastero tra le colline toscane, o più semplicemente uno splendido parco.

E la prima cosa a colpire chi partecipava al TimeLess Art & Music Festival negli anni passati era proprio la natura selvaggia e libera de “La Selva“, parco naturale mozzafiato situato poco a sud di Roma, una radura libera e lontana dalla civiltà, un paradiso in terra, un luogo dove liberare la propria voglia di musica e festa.

Dopo le edizioni passate che hanno visto, tra gli altri, Janina e Onur Ozer tra gli ospiti, la line up di quest’anno prevede tanti nomi, e tantissima qualità. A partire da Alex Dolby, nato e cresciuto proprio in queste zone, i britannici Gary Beck e Dax J, nel pieno di un annata che sembra essere anche migliore di quella appena passata, e una scommessa, il debutto in Italia del nuovo progetto di Ambivalent, LA-4A.

Insieme a loro oltre ai resident del festival, Dario Mass e il duo dei Wizard K, compaiono David Easy e Pneich, I Twinsound e il giovane Alessio Nardi.

L’appuntamento è per il 22 luglio.

Timeless