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Il 18 ottobre esce “13”, la compilation per il tredicesimo anniversario dell’etichetta Diagonal Records.

Fondata da Oscar Powell e Jaime Williams nel 2011, Diagonal Records è uno di quei rari esempi di etichetta discografica che ha saputo creare un’identità sonora ben definita e, al contempo, sfuggente a qualsiasi categorizzazione. Negli ultimi tredici anni, il catalogo di Diagonal è diventato una sorta di manifesto per gli appassionati di suoni elettronici avanguardisti, sfociando in una miscela di noise, industrial, techno e sperimentazione sonora pura.

La raccolta di 4 LP contiene 19 tracce di artisti che hanno arricchito il suono e l’estetica dell’etichetta, da nomi come Jim O’Rourke e Autechre a figure centrali della scena sperimentale come Powell stesso, Dale Cornish e Sote.

Oltre alla compilation, l’etichetta pubblicherà anche un libro contenente fotografie e scritti dell’artista sonora Sue Tompkins e di Jonnine Standish degli HTRK, insieme a un’intervista con Powell scritta dalla collaboratrice di “The QuietusJennifer Lucy Allan.

Un’identità radicale

Fin dal principio, Diagonal ha portato avanti una visione sonora che fosse simultaneamente provocatoria e complessa, capace di confondere e ispirare. Il sound dell’etichetta, infatti spazia tra la destrutturazione ritmica e il rumore puro, il tutto permeato da un’ironia latente che riflette la personalità dei suoi fondatori.

13” incarna pienamente questa filosofia. Ad esempio, la presenza del remix di Autechre di “Heavy Handed Sunset” di Russell Haswell è simbolo di questa identità. Gli Autechre, noti per il loro approccio radicale alla composizione musicale, incarnano il lato più astratto e concettuale della musica elettronica. La loro collaborazione con Haswell, una delle voci più acide e sperimentali della techno-noise, rappresenta un punto di convergenza tra caos controllato e struttura frammentata, elementi fondamentali nell’estetica di Diagonal.

Tracklist

1. Russell Haswell – Heavy Handed Sunset (Autechre Form Conversion)

2. VIVIANKRIST – Creatures

3. Powell Tillmans – Stairwell

4. NHK – Binah

5. Russell Haswell – Hypersonic

6. Powell – Nomad [Regis Remix]

7. NOVO LINE – Miasme Drumapella

8. Streetwalker – Limelight

9. Patiño – Skin Careless [DJ TOOL]

10. Stabudown Productions – Moody Runes

11. Jim O’ Rourke – ror bypass

12. Powell – Kate feat. Kae Tempest

13. Simon Pomery – Heard in the Womb

14. Sote – Ataraxy [featuring Arash Bolouri on santur]

15. Russell Haswell – Various Recordings [James Ruskin Amalgamation]

16. L/F/D/M – Non Death

17. Not Waving – Rolling in Thoughts

18. Dale Cornish – Back in the Room

19. EVOL – Wabbit Trax 7

L’evoluzione di Diagonal Records

Diagonal Records ha sempre tratto linfa vitale dalle intersezioni tra club culture e avanguardia artistica. Nei primi anni, molti dei dischi pubblicati dall’etichetta si rifacevano ai suoni industrial e post-punk, infusi di influenze techno. Con il tempo, l’etichetta ha allargato il proprio raggio d’azione, accogliendo artisti il cui approccio alla composizione unisce elementi di improvvisazione, musica elettroacustica e minimalismo.

L’apertura a influenze eterogenee ha permesso a Diagonal di evolversi in modo continuo, senza mai ancorarsi a un suono prevedibile. Come, per esempio, Sote con il suo uso di strumenti tradizionali iraniani, come il santur, manipolati elettronicamente per creare paesaggi sonori ibridi, capaci di dialogare con l’avanguardia occidentale e la tradizione orientale.

Ed è per questo che “13” non è solo una retrospettiva sul percorso dell’etichetta, ma un vero e proprio compendio di suoni che riflettono l’eclettismo di Diagonal. Le tracce variano dal noise abrasivo di VIVIANKRIST ai suoni tribali distorti di Not Waving, dimostrando come l’etichetta abbia costantemente sfidato i confini di genere e stile.

Il Tour

L’ironia e l’atteggiamento dissacrante dell’etichetta si riflettono anche nelle esibizioni dal vivo. Il tour organizzato per celebrare il 13° anniversario, che toccherà città come Bristol, Birmingham e Manchester, sarà un’occasione per portare questi suoni estremi a contatto con nuove platee.

Diagonal si distingue proprio per il modo in cui riesce a creare un ponte tra il mondo del clubbing e quello dell’arte concettuale, spingendo il pubblico a riconsiderare la propria idea di musica da club e avanguardia.

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