Il giorno che conclude il weekend di Halloween si apre con una notizia lontana da noi italiani.
Una notizia che viene da così lontano che sembrerebbe non toccarci minimamente dato che per protagonisti di questa storia abbiamo gli USA: la nazione del “tutto è più grande”, della megalomania, dei festivals immensi e delle line-up in cui è impossibile contare tutti i nomi; la nazione del rock, del metal, della house e della techno.
Una notizia, dunque, che potremmo ignorare, considerando che lì la normalità non è certo di casa.
E invece no! Ci interessa eccome!
Perché i 500 arresti – per accuse come ubriachezza molesta, violazione di domicilio, possesso di droghe illegali e di identità false – all’hard day of the dead di Pomona e all’ESCAPE di San Bernardino fanno rumore.
Ancora una volta la musica elettronica rischia di essere demonizzata, riconosciuta come minaccia alle regole, all’ordine e alla moralità. Perché 500 arresti – un numero enorme, al limite della credibilità – potrebbero far passare questo messaggio.
E dal momento che non ci è dato sapere se ciò che è avvenuto in California durante la notte di Halloween sia stato il frutto di un accanimento istituzionale locale verso certi tipi di eventi oppure atti necessari per la sicurezza messa in serio pericolo, possiamo solo formulare ipotesi, con una sola certezza come punto di riferimento: non è la musica che spinge verso la droga, alla creazione del caos e all’ “intossicazione pubblica”.
Gigi Caputo
(Via RA)