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Jack Leroy Tueller-parkett

NEWS di Francesco Magnante

Jack Lorey Tueller, 89 anni ex pilota di Caccia dell’esercito americano, ci racconta a distanza di 65 anni una storia di guerra e di vita, che gli cambiò l’esistenza.

Durante una ricognizione aerea, dopo aver avvistato un gruppo di carri armati tedeschi, gli fu ordinato di fare fuoco, Jack spiegò in volo ai suoi superiori che i militari tedeschi per evitare che venissero attaccati, usavano donne e bambini del posto come scudo, facendoli sedere sopra i serbatoi dei carri.

L’ordine però era tale e non poté ne lui ne i suoi compagni tirarsi indietro, così sacrificarono le vite dei poveri civili.

Tornati alla base i piloti, come lui dice, erano devastati e sotto shock per il gesto che erano stati costretti a fare, così per non pensare e per cercare di alleviare il dolore dei compagni, come ogni sera, prese la sua tromba ed iniziò ad intonare qualche nota. Ci dice che era il metodo migliore per alleviare lo stress e che “la musica ha lo stesso effetto dell’alcool, ma senza sbornia.”

Poco dopo però un suo compagno lo avvertì che da lì a poche centinaia di metri era stato avvistato un cecchino tedesco e suonando avrebbe attirato la sua attenzione.

Così Jack non smise di suonare, ma sapendo che il cecchino era tedesco, intonò una canzone d’amore tedesca, “Lili Marlene“, che negli anni ’30 fu resa famosa dall’attrice Marlene Dietrich e la suonò per tutta la sera.

La mattina seguente venne a sapere che il giovane cecchino, che aveva solo 19 anni, era stato catturato e chiedeva in continuazione, chi la sera prima stesse suonando la tromba e se poteva incontrarlo. Jack andò dal giovane ed il ragazzo gli spiegò che non ebbe il coraggio di sparare perché quelle note lo cullavano, addirittura lo fecero commuovere, perché gli venne in mente la sua ragazza e la sua famiglia.

Jack la sera prima continuò a suonare perché aveva riconosciuto la paura e la solitudine comune a tutti noi, quando si vivono determinate situazioni, infatti strinse la mano al nemico che in realtà non era un nemico, era soltanto un povero giovane spaventato e solitario come lui stesso.

Ora a quasi 90 anni condivide la sua storia indimenticabile sulla potenza della musica ed il potere della compassione.

Francesco Magnante

 

 

link video: http://www.youtube.com/watch?v=aQzRxGuBn0k