Oggi parliamo di un disco che ci ha davvero lasciato senza parole. Si tratta del nuovo Format a cura di Flug intitolato Navigator EP.
In uscita il 27 luglio su tutti i formati esistenti, questo ep è una sberla techno di altissimo profilo. La label olandese di Juan Sanchez ha sempre puntato a questi dischi molto potenti, che vogliono riprendere dei set di gente come Jeff Mills o Richie Hawtin.
Flug questa volta ha sfornato, dalla lontana Argentina, un grandissimo ep che si compone di 4 grandi tracce.
La prima traccia è Drones. Dritta e potente, la cosa che sorprende è quel bip che fa da hit hat nella primissima parte, per poi aprire la strada a dei rides che danno velocità alla ritmica di questo treno oscuro. Prima pausa, espolde un synth techno. Rimaniamo quasi paralizzati perchè non ci aspettavamo un suono così aperto e così nitido. I suoni si sovrappongono secondo dopo secondo, come messaggi di droni, appunto. La pausa centrale carica il disco a mille e lo fa esplodere in una cascata di groove e hats. Magnifico!
In Tension è la secondo traccia che analizziamo. Cassa sporca, equalizzata con un sub profondo. La cassa non è dritta e questo ci fa apprezzare questo disco ancora di più. Un mega synth techno va a fondersi con una voce oscura che ribadisce il titolo del disco senza fermarsi mai. Quando pensate che stia per arrivare la pausa ecco che tutto si chiude. Cassa e basso. Delirio. Complessivamente la traccia migliore è forse questa, non è difficile ma nemmeno scontata, perfetta per aprire il cuore del floor.
Navigator è la terza. Bisogna dire che questo disco ci ha riportato alla mente quello che potrebbe proporti un qualsiasi mostro della musica Detroit. Synth in arpeggio che sfuma per poi tornare dirtto assieme ad una ritmica mostruosa! Discone, che vuole aprirsi alla pausa, quasi creando magia, per poi tornare sulla terra e massacrare tutto quello ciò che trova a tiro.
X-Pasion alla fine ci riporta un po’ indietro. Parliamo, dei un buon periodo della Techno attuale dove avevamo Richie Hawtin e Dubfire al meglio della loro condizione. Infatti questo disco ricorda loro. Scuro con voci soffuse e suoni da Warehouse nordico. I clap aprono la via ad un synth mostruoso che ricorda una porta arruginita quasi aperta con prepotenza. Gli hats ben definiti conferiscono una velocità e dinamicità incredibile a questo disco. La pausa è quasi scontata, riverberi ovunque per poi tornare al punto d’inizio. Non prendiamolo in modo negativo. Forse questa traccia è la meno notevole dell’ep, ma la più efficace per le piste.
Flug sa fare grandi cose e questo ep ne è la prova!
Nico Cabeza