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Approvata in francia la nuova legge che va a contrastare i rave. Gli obbiettivi sono aumentare la sicurezza e le sanzioni contro gli organizzatori.

Martedì scorso in Francia è stata approvata dal Senato la nuova legislazione anti-rave. É stata proposta dalla senatrice Pascale Bories, esponente del partito dei repubblicani.  Allo stato attuale si tratta ancora di un disegno di legge a cui manca l’ultimo step, quello dell’assemblea nazionale, prima di divenire ufficiale a tutti gli effetti.

Nello specifico la legge anti-rave funzionerà così: le “riunioni” di almeno 500 persone che in considerazione della loro importanza non siano soggette a una dichiarazione per il rappresentante statale nei vari dipartimenti o, a Parigi, per il prefetto di polizia, sono soggette ad almeno un mese prima della data prevista, di una dichiarazione ai sindaci dei comuni in cui devono essere tenute. Sono stati imposte inoltre limitazioni sui livelli di rumore e scadenze amministrative.

Se le nuove regolamentazioni, sempre nel caso che il disegno di legge diventi effettivo, non saranno rispettate si potrà incorrere in una multa di € 3750, 400 ore di servizi socialmente utili e il sequestro delle attrezzature utilizzate per il rave stesso, come i sistemi audio.

Il disegno di legge è possibile consultarlo QUI.

La motivazione dietro questi regolamenti sembra essere quella di “garantire la sicurezza pubblica, la salute pubblica, l’igiene e la tranquillità, evitare fastidi nel vicinato e limitare l’impatto sulla biodiversità”

Questa nuova legge andrà a rendere problematica in maniera particolare la gestione e la creazione di nuovi eventi nelle piccole realtà underground, che sono notoriamente quelle con meno fondi e attrezzature.

Nella speranza che la legge non diventi particolarmente limitante come la “Criminal Justice and Public Order Act 1994″ del Regno Unito, vi invitiamo a leggere il nostro articolo su Beats, film ambientato in quell’epoca con la colonna sonora di The Prodigy, Plastikman e Juan Atkins. QUI il link.