Galaxian: psichedelico, burrascoso, crudo e bellico questi sono solo alcuni degli aggettivi che descrivono la potenza sonora di questo rivoluzionario artista.
Con l’album dal titolo “Pacifying The Population”, pubblicato lo scorso 15 Settembre sull’etichetta berlinese Libertine Records, Galaxian ha pubblicato il suo secondo LP dell’anno, affermandosi così come artista di riferimento della scena sperimentare del genere Electro. Il messaggio lanciato attraverso il titolo di quest’album è un’incitazione alla pace mondiale. Ma non lasciatevi ingannare, non si parla di guerre terrestri ma bensì di guerre extra-terrestri, ben lontane dal nostro pianeta e che mai sono avvenute realmente.
Per comprendere tale ragionamento è necessario scavare nel passato dell’artista, andando ad analizzare la narrazione – fantasy – da lui costruita durante i suoi 11 anni di carriera come produttore ed artista musicale.
Perchè proprio loro? E cosa centrano con la storia di Galaxian?
Fateci caso, questi suoni tipici di una guerra interstellare ricordano molto i suoni di alcuni video-games.
Coincidenza, nel 1980 la casa di giochi per PC giapponese, Namco, sbarca in Europa con il gioco dal titolo “Galaxian”, che si rivelerà un successo alla vendita diventando un’icona del gaming soprattutto tra i teenager della generazione di quegli anni. Uno di quelli era proprio l’artista in questione. Possiamo dedurre che quei suoni spaziali hanno indissolubilmente avuto un’influenza sul processo produttivo musicale del dj scozzese.
Tornando al recente passato, a solo un anno dal primo disco pubblicato su Shipwerc, Galaxian pubblica sulla stessa etichetta un Ep epico dal titolo “Uprising”, tradotto in italiano “Insurrezione”. L’artista sta lanciando un messaggio di rivolta – figurata – molto chiaro, la cui essenza è racchiusa nell’ascolto di una delle tracce che compone l’uscita: Glasgow to Detroit. Ascoltiamola assieme.