Giorgia Angiuli è la nostra ospite di oggi su Parkett Channel, in occasione della sua ultima fatica discografica “Quantum Love”, rilasciata lo scorso 26 novembre sull’etichetta UNITED.
Giorgia Angiuli è diventata grande. Ci sentiremo di esordire così. Nessun lavoro discografico precedente ha avuto il livello di maturità di questo ultimo album. Nessuna traccia ci era parsa così perfettamente immersa dentro un racconto. Il racconto che “Quantum Love” dirama traccia per traccia.
Coraggio? Sì, forse è il concetto prevalente in questo disco. Il coraggio di scoprirsi, di mostrarsi al pubblico che la sostiene da anni -nella sua essenza più intima. Un qualcosa che rimane sempre difficile da rendere e trasformare in musica. Soprattutto quando, dall’altra parte, ci sono continue aspettative.
E soprattutto dopo la pandemia, che ha rappresentato per Giorgia un momento di riflessione e di accettazione. Nel momento in cui si è fortemente immersi dentro una vita scandita da ritmi e riti ben precisi, lo stravolgimento capovolge il punto di vista e la musica assume un significato ancora più profondo.
Può diventare un angolo di pace, uno spazio figurato in cui potersi muovere senza limiti, mentre il resto del mondo sembra essere fermo. Tutto ciò è diventato Quantum Love. Lo spazio felice di Giorgia Angiuli: un’oasi di salvezza.
Un viaggio compiuto attraverso dodici tracce più un remix, che presentano come minimo comune denominatore lo stile creativo della Angiuli.
Il suo sound – a metà tra synth melodici e beat più dance – trova compimento in un lavoro che accoglie nuove suggestioni musicali. Da brani al piano, rivisitati in chiave downtempo, a pezzi techno più incisivi e graffianti. Il disco è il risultato di un approfondimento scientifico e allo stesso tempo spirituale.
Partendo dalla concezione di Einstein, per cui l’immaginazione a livello fisico ricopre un ruolo prioritario rispetto alla conoscenza, Giorgia Angiuli ha tracciato un disco che trova nella fisica quantistica un riferimento culturale di ordine primario; e lo ha unito ad elementi della spiritualità induista. “Dirac Equation” ne è un esempio lampante.
Dopo un viaggio in India, l’artista pugliese ha infatti trovato nella meditazione un nuovo spazio creativo. Da indagare e rendere protagonista in questo periodo così tremendamente difficile. “Hanuman”, terza traccia dell’album, presenta un sound quasi moroderiano che si fonde con dei synth melodici composti proprio a Goa.
La ricerca sull’elemento vocale, da sempre tema centrale nell’estetica musicale della Angiuli, è protagonista in numerose tracce. Dalla sensuale ed ipnotica “Nevermind” alla trascinante e incisiva “Tears of Bliss”.
Resiste la parte dance del disco, perfettamente espressa in tracce come “Break down the Walls” e “Rainbow Island” -pronte per essere testate sul dancefloor. La quinta traccia “I Want I Will”, al contrario, ritrova la voce di Giorgia appoggiata su sintetizzatori tremanti e ricchi di pathos.
Il risultato è un disco strutturato ma compiuto, chiuso perfettamente dentro un cerchio. Uno di quei lavori dove ritrovi la pienezza artistica o ancora meglio una verità emotiva forte e tagliente. Una personalità artistica delineata, limpida e persuasiva.
Abbiamo voluto scambiare una chiacchierata con Giorgia Angiuli per conoscere non solo la genesi e lo sviluppo di “Quantum Love”, ma l’universo artistico e la linea di pensiero di un’artista che da anni porta avanti un esempio di eccentricità universale e leggibile.
Ciao Giorgia. Benvenuta su Parkett.“Quantum Love” è il tuo ultimo lavoro discografico, uscito lo scorso 26 novembre sulla tua label. Il tuo processo compositivo si evolve attraverso la traduzione delle tue emozioni – assorbite attraverso viaggi, confronti e dialoghi – in musica. In questi due ultimi anni, sei dovuta scappare dalla realtà più con la mente che con il corpo. È dunque questo un album più astratto e concettuale che pragmatico?
“Quantum Love” è un lavoro che riassume i miei dialoghi interiori, alla ricerca di un equilibrio tanto desiderato. In questi due anni di grande incertezza, la musica si è rivelata una vera e propria ancora di salvezza. Ho composto tutti i brani in modo intimo e spontaneo e direi che le note per me rappresentano, in realtà, uno strumento molto pragmatico per l’ autoguarigione. Le cellule del corpo umano generano continuamente vibrazioni e suoni che narrano il loro stato di salute o di sofferenza. La musica e la parola, attraverso il potere diffusivo del suono, possono raggiungere queste cellule, in ogni organo e tessuto del corpo umano, rendendole capaci di avviare questo processo di autoguarigione. Quindi definirei questo album concettuale e pragmatico allo stesso tempo.
Il disco presenta una naturale prosecuzione tra le tracce, come quasi fosse stato concepito attraverso un flusso creativo in cui i brani hanno avuto una genesi d’insieme. Ci vuoi parlare di come ha preso forma il disco e quali sono state le fasi principali nella sua evoluzione e l’interazione tra strumenti tradizionali e digitali?
Non mi accadeva da tantissimo tempo di poter trascorrere così tanti giorni nel mio studio e ho avuto la possibilità di registrare i brani in modo sereno e rilassato. Nei mesi scorsi ho letto molti libri di neuroscienza, mindfulness ed energy healing e, alla fine di ogni libro, sentivo la necessità di scrivere un brano su quello che avevo interiorizzato. I rituali che hanno accompagnato il mio viaggio compositivo sono stati: profumare l’ambiente con palo santo e ascoltare musica a 174 Hz, prima di accendere tutte le mie macchine. Ho usato tanti strumenti digitali ma anche la mia chitarra classica, ho registrato un sitar e ho suonato vari synths analogici, oltre chiaramente alla mia voce.
I colori nella tua vita hanno una grande importanza: lo si deduce dal tuo modo di stare sul palco, dalle melodie sgargianti e dall’outfit giocoso. Quanto è importante per te cercare di rimanere bambini, in questo mondo sempre più “adulto”? E come riesci a trovare un equilibrio fra l’impulsività della vita notturna e la razionalità armoniosa di quella diurna?
I colori sono di vitale importanza per me; ogni colore ha le sue proprietà uniche e la sua frequenza, quindi attrae diversi tipi di energia, così per esempio indossando una felpa rossa si potrà accrescere la propria autostima. Nel 2022 uscirà il mio vinile e sarà rosso, poiché è il colore che risveglia la nostra forza vitale. Per me sentirsi eterni bambini significa guardare al mondo sempre con stupore e curiosità.
L’equilibrio tra notte e giorno è il riflesso del mio equilibrio energetico e talvolta non dipende neanche da quante ore dormo o dal cibo che mangio… quando una serata è in grado di donarmi tante emozioni, mi sento piena di energia, un pò come quando si è innamorati e si tende a mangiar meno.
Nella cover dell’album appari in una dimensione animata, una dimensione che sembra particolarmente affine alla tua personalità e ciò potrebbe far dedurre una presenza di cartoon tra i tuoi riferimenti culturali. In tal caso, quali sarebbero le serie animate che ti hanno maggiormente colpito nel corso degli anni o da cui hai tratto eventualmente un insegnamento che custodisci preziosamente?
Sono una grande fan di Miyazaki , fondatore dello Studio Ghibli e ho visto tutti i suoi cartoni. L’artwork dell’album è stato realizzato da Nicoletta Ceccoli, una delle mie illustratrici preferite. Amo l’arte figurativa, che si tratti di dipinti o illustrazioni e sono solita scovare e analizzare un’opera d’arte ogni sera, prima di andare a dormire. Adoro perdermi nei quadri, mi rilassa tantissimo. Ci sono opere d’arte che potrei contemplare per ore.
Sei una donna di personalità e che ha raggiunto successo e potere in un business internazionale, che vede ancora oggi molti più protagonisti maschili che femminili. Quanto è difficile mantenere la propria personalità e non sentirsi giudicate in un mondo che ha ancora degli strascichi di un maschilismo che è stato imperante per diverso tempo?
All’inizio è stato molto difficile per me, poiché mi sentivo sempre sotto pressione, come se dovessi dimostrare molto di più solo perché fossi una ragazza. Poi, con il passare del tempo, ho imparato ad ignorare questi pregiudizi e mi sono concentrata solo sulle cose belle che il mio lavoro mi stava donando. Credo che bisognerebbe lavorare molto sul concetto di armonia tra uomo e donna, piuttosto che sulla competizione tra i due sessi. I pregiudizi sono dannosi in qualsiasi contesto.
Nel tuo ultimo album, la tua voce sembra risaltare di più rispetto al passato. Meno nascosta, più limpida e definita: è questo un ulteriore passo versa una Giorgia più “matura” e determinata?
Credo che si tratti di maggior autostima e ho anche acquistato finalmente un microfono Neumann.
Personalmente ho apprezzato molto le tue tracce sperimentali dell’album: non hanno snaturato la tua identità artistica. Quantum Love rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di te stessa. Dopo questo ulteriore step, chi è Giorgia Angiuli -oggi? E come la immagini nei prossimi anni?
Sento un’immensa devozione nei riguardi della musica e voglio usarla come un linguaggio per poter condividere un senso di speranza e positività. Nel futuro mi immagino sempre più vicina ad una musica che sia principalmente terapeutica. Non è una questione di genere musicale ma di intenzione. Ho seguito anche un corso di sound therapy e attualmente sto sviluppando una app e un device per poter influenzare le onde cerebrali attraverso delle frequenze sonore benefiche; il progetto si chiama Kalya ( in sanscrito questa parola significa benessere) ed è in collaborazione con Matteo Pertosa, CEO di Sitael. Non vedo l’ora di farvi conoscere questo progetto a cui tengo moltissimo.
Grazie.
Scarica “Quantum Love” qui.
Intervista a cura di
Martina Ballocco e Andrea Ghidorzi.
ENGLISH VERSION
“Quantum Love” is your latest album, released on November 26th on your label. Your compositional process evolves through the translation of your emotions – absorbed through travel, confrontation and dialogue – into music. In these last two years you have had to escape from reality more with the mind than with the body. So is this album more abstract and conceptual than pragmatic?
“Quantum Love” is a work that sums up my inner dialogues, in search of a much desired balance. In these two years of great uncertainty, music has proved to be a real lifeline. I composed all the pieces in an intimate and spontaneous way and I would say that the notes for me represent, in reality, a very pragmatic tool for self – healing. The cells of the human body continuously generate vibrations and sounds that narrate their state of health or suffering. Music and speech, through the diffusive power of sound, can reach these cells, in every organ and tissue of the human body, enabling them to initiate this self-healing process. So I would define this album as conceptual and pragmatic at the same time.
The disc presents a natural continuation between the tracks, as if it had been conceived through a creative flow in which the songs had an overall genesis. Can you tell us about how the record took shape and what were the main phases in its evolution and the interaction between traditional and digital tools?
It hadn’t happened to me for a very long time that I could spend so many days in my studio and I had the opportunity to record the songs in a calm and relaxed way. In the past months I have read many books on neuroscience, mindfulness and energy healing and, at the end of each book, I felt the need to write a passage about what I had internalized. The rituals that accompanied my compositional journey were: perfuming the room with Palo Santo and listening to music at 174 hz, before turning on all my machines. I used a lot of digital instruments but also my classical guitar, I recorded a sitar and I played various analog synths, as well as my voice.
The colors in your life have a great importance: it can be deduced from your way of being on stage, from the flamboyant melodies and from the playful outfit. How important is it for you to try to remain children, in this increasingly “adult” world? And how do you manage to find a balance between the impulsiveness of the nightlife and the harmonious rationality of the daytime one?
Colors are of vital importance to me; each color has its own unique properties and frequency, so it attracts different types of energy, so for example by wearing a red sweatshirt you can increase your self-esteem. In 2022, Il mio vinyl will be released and it will be red, as it is the color that awakens our life force. For me, feeling eternal children means always looking at the world with amazement and curiosity. The balance between night and day is a reflection of my energy balance and sometimes it does not even depend on how many hours I sleep or on the food I eat … when an evening is able to give me so many emotions, I feel full of energy, a bit like when you are in love and you tend to eat less.
In the cover of the album you appear in an animated dimension, a dimension that seems particularly similar to your personality and this could lead to the deduction of a cartoon presence among your cultural references. If so, what would be the animated series that have most impressed you over the years or from which you have possibly drawn a lesson that you treasure?
I am a huge fan of Miyazaki, founder of Studio Ghibli and have seen all the cartoons of him. The album artwork was created by Nicoletta Ceccoli, one of my favorite illustrators. I love figurative art, be it paintings or illustrations and I usually find and analyze a work of art every night, before going to sleep. I love getting lost in the paintings, it relaxes me a lot. There are works of art that I could contemplate for hours.
You are a woman of personality and who has achieved success and power in an international business, which still sees many more male than female protagonists. How difficult is it to maintain one’s personality and not feel judged in a world that still has the aftermath of a chauvinism that has been reigning for some time?
At the beginning it was very difficult for me, as I always felt under pressure, as if I had to prove a lot more just because I was a girl. Then, with the passage of time, I learned to ignore these prejudices and I focused only on the beautiful things that my work was giving me. I believe that a lot of work should be done on the concept of harmony between man and woman, rather than on the competition between the two sexes. Prejudices are harmful in any context.
In your album, your voice seems to stand out more than it used to be. Less hidden, more clear and defined: is this a further step towards a more “mature” and determined Giorgia?
I believe it is about higher self-esteem and I also finally bought a Neumann microphone
Personally, I really appreciated your experimental tracks on the album: they did not distort your artistic identity. Quantum Love represents another step in building yourself. After this further step, who is Giorgia Angiuli today? And how do you imagine it in the next few years?
I feel an immense devotion to music and I want to use it as a language to be able to share a sense of hope and positivity. In the future I imagine myself getting closer to a music that is mainly therapeutic. It is not a question of musical genre but of intention. I also took a course in sound therapy and I am currently developing an app and a device to be able to influence the brain waves through beneficial sound frequencies; the project is called Kalya (in Sanskrit this word means well-being) and is in collaboration with Matteo Pertosa, CEO of Sitael. I can’t wait to introduce you to this project which I care very much about.
Thank you.
You Can Download “Quantum Love” here.
Interview by
Martina Ballocco e Andrea Ghidorzi