Attualità: lo scorso 7 maggio, è stato eletto in Gran Bretagna il 56°Parlamento. Il risultato delle elezioni ha visto trionfare nuovamente il partito conservatore ed il suo leader David Cameron, alla guida del governo già dal 2010. L’elemento di novità rispetto alle elezioni precedenti, sta nella schiacciante vittoria dei conservatori, che hanno sconfitto i laburisti e ottenuto il 36,9% dei voti. Era dal 1992 che non si aveva nel Regno Unito un governo a maggioranza conservatrice. (Nel precedente mandato Cameron era infatti stato costretto a coalizzarsi con i liberal-democratici per avere una maggioranza parlamentare forte).
Cosa c’entra tutto questo con la techno e con il nuovo Ep di Perc? La risposta è semplice: “Gob“, in uscita su Perc Trax il 7 agosto, è stato realizzato durante il periodo della campagna elettorale che ha portato all’attuale assetto governativo. Insieme al precedente EP “The army and the Glory“, il produttore inglese consegna un nuovo lavoro politico, la sua musica diventa colonna sonora di un preciso momento storico, le sue tracce manifesto di una posizione politica.
“Gob” apre le danze e rompe il silenzio in modo tutt’altro che delicato. La propaganda efficace è quella che riesce ad arrivare meglio alle persone e a fare maggior rumore. Un piccolo intro, una voce metallica e filtrata, un eco lontano e poi, senza troppi indugi, un basso secco e serrato in tipico stile Perc. Sulla stessa linea si colloca anche la traccia successiva “Gruel“. Ritmi incessanti, una di quelle che in serata ti incolla sotto cassa e fa ballare tutti, anche il buttafuori più severo. Le poche pause, ponti creati per riprendere fiato, sono effetti striduli e assordanti. Le ripartenze sono quasi liberatorie, il basso deciso torna a martellare e a prevalere sul resto, i timpani smettono di soffrire e il corpo torna a marciare: una vera e propria chiamata alle armi.
“Change to Win” conclude il lavoro distaccandosi dalle due tracce precedenti. Scompare il basso, tutto si ferma. La scena evocata, è quella conclusiva di una battaglia, il momento in cui si tirano le somme sul campo, in cui lentamente la polvere si abbassa e l’occhio torna a vedere nitidamente il mondo che lo circonda. Una voce lontana pronuncia un discorso quasi del tutto incomprensibile. Uno di quei collegamenti televisivi in cui i politici parlano, mentre sullo sfondo passano le immagini dei civili caduti in guerra. “Change to Win” è uno slogan politico, una speranza per il futuro.
Un messaggio chiaro e deciso, la voce stonata e controcorrente, se si pensa che il Regno Unito è, in un certo senso, il simbolo del conservatorismo, nel corso dei secoli non ha subito cambiamenti istituzionali stravolgenti. Qualunque sia il “change” auspicato da Perc, la cosa certa è che il 7 maggio la vittoria alle elezioni di Cameron ha non solo confermato un assetto governativo già esistente, ma lo ha fatto in maniera ancor più forte rispetto al passato 2010.
Un EP davvero interessante, la musica diventa strumento utilizzato per trasmettere qualcosa che va oltre la velocità dei bpm. Perc riesce a farlo in maniera estremamente “leggera“, senza snaturare il suo personaggio e la sua passione per un genere in cui si è contraddistinto nel corso degli anni. La techno rimane pur sempre la musica dei locali e questo è risaputo: non è adatta ai comizi, deve far ballare e divertire e “Gob” ha tutti gli elementi necessari per far scatenare il dancefloor. Quando il fine estetico viene arricchito da un messaggio comunicativo più forte e profondo, ascoltare un EP diventa decisamente più stimolante.
Aprite le orecchie e attivate le sinapsi.
Marta Fantini