Via Mazzini, i porticati e il suono della strada: denominatore comune di un gruppo di MCs, beatmakers e produttori ad oggi tra i fiori all’occhiello della proposta musicale tricolore. In questa maxi-intervista, Homequest racconta di se stessa tramite le testimonianze dei suoi membri attivi; tutti figli di una tradizione culturale che investì l’Italia in quasi due decadi di storia.
Nella quotidianità delle nostre cronache, spesso capita di ribadire quell’evoluzione esponenziale che la scena Clubbing italiana ha intrapreso per tutta la decade dei ’90s; processo evolutivo che radicò i suoi presupposti già da qualche anno prima trovando piena consapevolezza di sé e dei prodotti di una tale Industria proprio nell’arco temporale su in apertura ribadito.
Tuttavia, molto probabilmente, per mancanza della coerente opportunità, non abbiamo mai avuto modo di dialogare su di un altro mastodontico movimento parallelo e concomitante temporalmente che animò la nostra penisola e che si riconobbe in specifiche circoscrizioni geografiche.
Magari casualmente, magari no, avrete sicuramente sentito parlare nel corso della vostra adolescenza del così volgarmente detto Movimento Delle Posse: pagine e pagine di bibliografie sono state spese a riguardo, rimandando quindi ulteriori approfondimenti ai riferimenti specifici di settore, ci limiteremo a presentarlo quale quel fenomeno musicale italiano andato ora scemando ma attivamente militante (anche politicamente, seguendo un’evidente ispirazione anti-fascista) tra i centri sociali dall’ultima metà degli anni ’80s per tutti i ’90s.
Roma, Napoli, Pescara, il Salento, Torino, Milano, Calabria e Sicilia; in tutta Italia dilagava un numero veramente considerevole di microcosmi, più o meno estesi, ognuno dei quali vibrante della sua scena e dei suoi protagonisti.
Parentesi a parte la vogliamo dedicare all’Emilia per motivi cui faremo subito luce.
Se da un lato, tutta la costa regionale si sta rendendo protagonista di quelle dinamiche che ben conosciamo e su cui non abbiamo intenzione di disperderci; dall’altro, Bologna e i suoi spazi occupati sono gli agglomerati più attivi e frenetici cui possiamo ricondurre la fenomenologia delle Posse.
Ma a che cosa serve tutta questa introduzione? Perché vi stiamo raccontando di questa parentesi di “folklore” italico?
Beh, se volete capirci qualcosa sull’ideologia e sul simbolismo su cui poggia tutto il collettivo Homequest, paradossalmente, e in senso meno lato di quanto potreste inizialmente supporre, non è ammesso prescindere dalle liriche e dal lascito di MCs quali Rischio, Joe Cassano, Deda, Dj Gruff, Sangue Misto, Inoki…
Presa concretezza nel 2015 con l’album “Return to the Classics”, il progetto Homequest ad oggi non solo conta svariati membri ma anche considerevoli soddisfazioni; traguardi che caricheremo di significato nel corso di quest’intervista.
Prima di tutto ragazzi, grazie per aver preso parte a questa nostra chiacchierata. Iniziamo subito col snocciolare una prima fondamentale curiosità.
Nella prima metà dei 2000s, sul beat di DJ Shocca, Fabiano registra “Bolo by Night”, track diventata poi (tra tante altre) una delle più rappresentative in Italia di questo genere. A fine della prima strofa recita: “dj suona fino all’alba, ritmo che si scalda / gente che non sa restare calma / l’autoradio spinge il nuovo Hi-Fi / sulla macchina si va Mazzini Bolo by Night”.
Quanto di vero, da ieri fino ad oggi, ritrovate in questo? Cosa vi raccontano le strade, i portici e le piazze di Bologna?
Bumbe: Se non sai da dove vieni, non puoi sapere nemmeno dove vai. Attraverso le chiacchierate con chi ha vissuto attivamente il lato musicale di questa città prima di noi, cerchiamo di recepire i valori fondamentali su cui è basata questa cultura, possibilmente in maniera da poter trasmettere ai nostri coetanei l’importanza della città stessa.
Leggendo quanto voi-stessi-di-voi-stessi avete reso disponibile in rete, nelle vostre motivazioni ultime ho rintracciato un piccolo coefficiente di similitudine a quelle che storicamente accreditiamo ad Underground Resistance senza chiaramente quella tipica impostazione para-militare. Da quel che ho avuto modo di interiorizzare, anche Homequest si percepisce quale “guardiana” di una sub-cultura e del complesso sistemico di significati che ne orbitano attorno; ci/vi chiediamo allora, ponendo questa domanda con tutte le cautele del caso ma fiduciosi di non esser fraintesi: Bologna è nel suo piccolo una realtà modello-Detroit?
La percezione comune è quella di Rockstar-DJs apolide il cui unico concetto di residenza che conoscono è quella stagionale in qualche cinematografico spot di Ibiza. Tra queste tendenze, valide anche per artisti dal medio livello in su; Homequest rema contro corrente facendo della sua leva distintiva non la plateale esaltazione dell’entità Tour ma al contrario una forte auto-riconoscimento “nel territorio-per il territorio”, tratto comune ad esempio a realtà quali quella firmata Bosconi. In questo, esistono degli ordini specifici di ragioni?
…a proposito, siete reduci di una release di grandissimo successo che, per i suoi tratti, fa da sommatoria a tutte le considerazioni svolte fino adesso. Bolo Represent con le sue posizioni in classifica ha raccolto l’attenzione di orecchie nazionali ed estere catapultando grande interesse su di voi. Come ci si sente all’alba di questa esito?
Artisticamente e creativamente parlando; a prescindere dal background (quello dato per assodato), al di là della vostra comune passione per la Golden Age dell’Hip Hop italiano e di quei suoni House ispirati alla tradizione classica, da cosa vi sentite particolarmente accomunati gli uni con gli altri?
Se poteste scegliere un brano, un EP o un intero album che incarni perfettamente l’essenza del vostro progetto, quale sarebbe? Quello che il solo ascolto vi rimanda immediatamente alla percezione di voi stessi in quanto Homequest.
Ascolteremo mai dai membri Homequest qualcosa di veramente “inconsueto”? Un prodotto musicale decisamente inedito e sperimentale cui non vi siete mai cimentati prima…
DJ Rou: E’ poco ma sicuro! Siamo continuamente in ricerca e sperimentazione.