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Dopo un silenzio durato tre anni, Hyperion è il terzo ed atteso album dell’artista francese Gesaffelstein.

I segnali di un progetto in arrivo erano evidenti, attraverso il rilascio del singolo “Reset” a fine novembre e un cartellone pubblicitario apparso a Miami con la scritta “this is the cover of Hyperion, the new album of Gesaffelstein”, Mike Lévy torna sulle scene con un nuovo ed atteso progetto. Distribuito tramite la Columbia Records, la data di uscita di Hyperion non è ancora stata rilasciata, segno che potrebbe avvenire presto e senza una dichiarazione ufficiale.

Dopo Aleph, rilasciato su Parlophone nel 2013 e Maryland (Original Motion Picture Soundtrack) rilasciato del 2015, le sonorità che hanno sempre contraddistinto il compositore francese vengono confermate dal suo inquietante timbro horror-hop che emergono dal singolo Reset: un insieme di influenze tipicamente rap con esclamazioni legate al mondo delle colonne sonore cinematografiche (guarda il video diretto da Manu Cossu a fondo pagina).

Gesaffelstein è uno pseudonimo nato dall’insieme di due nomi, il cognome del fisico Albert Einstein e il termine Gesamtkunstwerk, vocabolo che fu coniato nel 1827 dal filosofo tedesco Trahndorff, (e usato successivamente anche dal compositore Richard Wagner) per indicare qualcosa identificabile come una “forma d’arte totale.

Nome d’arte che Mike Levy si porta dietro dal 2008, quando rilascia il primo Ep dall’anima EBM/Italo-Disco dal titolo Vengeance Factory, sull’etichetta francese OD Records. Ma è dopo la realizzazione di alcuni remix e la collaborazione con artisti come Brodinski che Gesaffelstein si afferma prepotentemente nella scena musicale mondiale; tanto da essere nominato nel 2012 dalla rivista francese Inrock come “Il nuovo principe della techno francese“.

Nel corso degli anni ha collaborato attraverso numerosi remix e progetti con artisti come Daft Punk, Depeche Mode, Lana Del Rey, Jean-Michel Jarre e Moby.

In attesa di poter ascoltare questo atteso nuovo album ascolta il primo singolo estratto da Hyperion qui: