Ibiza e le tasse ai turisti a partire dal primo luglio 2016. Questa tassa verrà applicata in tutte le Isole Baleari, al fine di tutelare le bellezze naturali che l’arcipelago spagnolo offre. Tra le Isole Baleari infatti, spiccano Ibiza (Patrimonio mondiale dell’UNESCO), Menorca (Nominata dall’UNESCO Riserva della biosfera), Formentera e la capitale Mallorca.
L’aliquota d’imposta sarà formulata sulla base di due fattori: la durata del soggiorno e la tipologia dell’alloggio scelto. Secondo il tabloid inglese The Independent, il prezzo della tassa di soggiorno si aggirerà sui cinquanta centesimi a notte per persona per gli ostelli ed i campeggi, mentre per gli hotel e gli appartamenti più esclusivi il costo sarà di circa due euro.
Lo stesso tariffario verrà applicato nelle visite fuori stagione da novembre a marzo, mentre dopo le otto notti di soggiorno l’imposta verrà dimezzata. Molto probabilmente le quote del soggiorno verranno raccolte dagli addetti al momento del check-in sia negli hotel che negli appartamenti.
Questa è la seconda volta che le Isole Baleari provano ad imporre una tassa di soggiorno, a seguito di un tentativo non riuscito nel 2002, le autorità locali ci riprovano prevedendo questa volta un introito pari ad 80 milioni di euro, che verranno devoluti alle “associazioni per il turismo sostenibile e la conservazione degli spazi naturali”.
Alcune categorie di persone saranno esentate dal pagamento dell’imposta di soggiorno quali i rifugiati politici, i disabili e coloro che si recano nell’arcipelago per motivi religiosi.
Simone Crescenzi