Arriva direttamente dalla discoteca Romagnola la nuova proposta di legge che riguarderà tutte le discoteche Italiane ed è stata presentata qualche giorno fa a Montecitorio da Renato Brunetta, presidente di Forza Italia, il deputato Pugliese dello stesso gruppo Rocco Palese e Francesco Paolo Sisto, presidente Commissione Affari costituzionali.
La legge si articola in due punti: uno riguarda direttamente il divieto di accesso ai soggetti “pericolosi” nei locali, l’altro invece le modalità di allontanamento della discoteca stessa. Oltre una multa dai 3000 ai 10000 euro per chi viene colto in flagranza di reato, che abbia a che fare con utilizzo personale o spaccio di sostanze illecite oppure con risse o episodi violenti in cui la persona è stata coinvolto negli ultimi 5 anni, si prevede reclusione e inizio del “Daspo”. Tutte le discoteche riceveranno dalla Questura l’elenco dei soggetti nella zona con a carico denunce di questo genere, e grazie a un responsabile della sicurezza, non basta Sven del Berghain, ma una figura collegata all’ordinamento giuridico, segnala alla polizia i nomi dei contravventori.
Il disegno di legge è interessante, e sicuramente non riguarderà noi, che in un club ci andiamo più per la passione per la musica, che per lo svago, spesso legato alle droghe. Però da un altro punto di vista, il “Daspo”, coinvolgerebbe persone che utilizzano droghe all’interno o all’esterno della discoteca, o rissosi con manie di persecuzione (la solita storia del piede pestato), ma non ha a che fare con gli alcolici che vengono somministrati all’interno del locale. Una normativa già esiste, ed è quella del divieto di servire bevande alcoliche e superalcoliche dopo le 3 di notte, ma non ho mai visto una discoteca seguirla, per cui, pare più una prevenzione verso i locali stessi, per non avere problemi futuri con la legge, che verso i problemi che sorgerebbero se una persona ubriaca o fatta si mettesse alla guida.
Insomma, pare proprio la classica legge tutta Italiana che guarda prima i soldi, e poi le persone. A confermarlo, le parole di Brunetta in conferenza stampa, Fabrizio de Meis, general manager del Cocoricò, invece, parla di “una rivoluzione culturale all’interno delle discoteche”, ma non dimentichiamoci cosa è successo a inizio settembre alla Piramide.
Edoardo