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In occasioni dei festeggiamenti per il ventesimo anniversario del Fabric, presente anche Luciano con un extended set dopo diversi anni.

I festeggiamenti e i party per il ventesimo anniversario del Fabric si fanno sempre più intensi.

“The next chapter starts here”

“…Nel 2019 celebriamo il nostro 20° anniversario e, sebbene a molti questo rappresenti un’opportunità per riflettere sul passato, lo consideriamo un’importante opportunità per guardare al futuro. Da quando abbiamo aperto le nostre porte per la prima volta nel 1999, ci siamo sempre concentrati sulla gestione di uno spazio che sarebbe diventato una casa per l’espressione e la creatività a Londra.”

Così viene descritto questo tanto atteso ventesimo anniversario, tanto atteso visto i lavori sia dal punto strutturale del club stesso, ma anche organizzativo e non solo. Ricordiamoci della campagna di guerrilla marketing sviluppata a gennaio che ha riscosso enorme successo in tutto l’ambiente musicale. Ve ne abbiamo parlato inizialmente qui e successivamente qui.

Venti i party annunciati e molti più gli artisti che faranno parte di questo “Fabric XX”. Dopo Lee Burridge e Bonobo che si sono già esibiti nelle scorse settimane, sono stati già annunciati i Tale of Us, Fuse, John Digweed e The Martinez Brothers.

Parkett vi annuncia in anteprima Luciano che ritorna dopo tanti anni con un extended set il prossimo 5 maggio.

 

Luciano Fabric

Una data importante anche per l’artista, visto il proseguirsi dei festeggiamenti per la sua label che compie 15 anni.

Già lo scorso 14 dicembre i Magazzini Generali di Milano hanno ospitato il primo evento organizzato da Luciano per le celebrazioni di Cadenza Records. Nata, così, senza una vera idea in occasione della produzione dell’album con Philippe Quenum e che in seguito, è diventata quella label, punto di riferimento che conosciamo oggi.

Lucien, vero nome dell’artista, ci ha parlato del futuro e del passato della sua Cadenza Records, di Ibiza, dei suoi inizi con la musica elettronica, della lotta contro le dipendenze e molto altro. Qui l’intervista completa.