Il 22 marzo del 1997 Martin Frigg ed Arnold Meyer fondavano in Svizzera uno dei più storici club d’Europa: il Rohstofflager, tra i clubber anche conosciuto con il nome “Trax” per via del nome della serata del sabato.
Ispirati dal Loft di New York ed il Warehouse di Chicago (QUI), la prima casa scelta per il Rohstofflager fu una ex-fabbrica di saponi negli stabilimenti Steinfels-Areal della Zurigo ovest, nel quartiere industriale della città: il Kreis 5.
La prima volta che ci misi piede era il ’99 e me lo ricordo come fosse ieri, ve lo racconto perché questo è uno dei momenti più significativi della mia vita. So che potete capirmi, non sto parlando della prima volta in discoteca o della prima volta che avete sentito musica elettronica, sto parlando della prima volta che avete vissuto la techno nella sua interezza. Ammettiamolo, i fanatici come noi si ricordano questo momento perfino meglio del primo bacio.
Ma torniamo alla serata in questione. Del club avevo sentito parlare da un amico della scena dark-industrial che mi aveva già introdotto a gruppi come The Cure, Bauhaus, Atari Teenage Riot, decisi che dovevo andarci. Convinsi un paio di amiche, ci trovammo in stazione a Lugano, prendemmo il treno per Zurigo ed eccoci all’entrata anonima del locale davanti alla quale sostava un gruppo di ragazzi vestiti con pantaloni larghi e giacconi Helly Hanson. È vero che faceva un freddo gelido ed aveva senso indossare quel tipo di giacca, ma ero comunque stupita nel vedere gente dallo stile hiphop davanti a quella che io pensavo fosse una classica discoteca.
Il Rohstofflager però era un club speciale, di un underground eclettico: i sabati offriva techno&house, mentre il venerdì flatground, hiphop e drum&bass. Quella sera era un sabato e suonava Robert Hood (QUI), passammo i buttafuori e ci ritrovammo a ridosso di ripide scale in metallo a scendere in questo locale underground (nel senso che era sottoterra e nel senso che rispettava l’installazione industriale originale ma l’atmosfera da magazzino veniva alleggerita da alti soffitti ed interni minimali) poi il solito tran-tran del guardaroba e nel momento esatto in cui entriamo in sala… parte il set! La prima traccia era una traccia rap, e la cosa mi piacque perché ascoltavo altresì rap italiano all’epoca, sulle pareti venivano proiettate scene di strada in stile film “Colors” con ragazzi che dipingono graffiti sui muri; mi sentivo a mio agio in questo pubblico misto privo ancora di un’etichetta, c’era un’atmosfera rilassata, le persone erano allegre e si molleggiavano sempre più e poi… e poi ragazzi è arrivata la techno.
Avete in mente il telefilm “E alla fine arriva mamma” in cui il padre racconta ai figli tutta la storia di come ha conosciuto la madre? Ecco; per gente come noi quando ci raccontiamo, esiste sempre quel momento chiave “e poi è arrivata la techno”. Da lì in avanti ho seguito il club nella sua seconda sede, dal 1 aprile 2000, nella ex-fabbrica di batterie Batteriefabrik Accu nelle vicinanze della stazione di Oerlikon e poi nella terza, dal 1 marzo 2003, di nuovo nel Kreis 5 questa volta nella ex-fabbrica di yogurt negli stabilimenti del Toni-Areal. Il 18 settembre 2010 c’è stato il party di chiusura prima dello sfratto definitivo del giorno seguente, 19 settembre 2010. La zona è stata riqualificata e gli stabilimenti ristrutturati per permettere l’accoglimento delle scuole superiori d’arte e delle scienze applicate. L’ultimo gestore, Martin Frigg, ha lottato per mantenere il club riuscendo a ritardare i lavori e lo sfratto per 18 mesi.
In 13 anni il Rohstofflager ha portato i suoni scoppiettanti, ronzanti e minimali di dj pionieri del suono come Steinbrüchel, Styro 2000, Carsten Nicolai, Jan Jelinek e Thomas Brinkmann; l’electroclash delle Chicks on Speed; i bassi massivi ed i crudi breakbeats dei ragazzi di Londra come Goldie, Grooverider e Roni Size; e molti dei componenti della techno-avantgarde come (in ordine casuale) Pascal Feos, Miss Kittin, Jumpin Jack, Juan Atkins, Monika Kruse, Aphex Twin, The Advent, Robert Hood, Ellen Allien, Richie Hawtin, Jeff Mills, Dj Hell, Thomas Schumacher, Green Velvet, Adam Beyer, Tobi Neumann, Blake Baxter, Claude Young, Chris Liebing, Surgeon, Cari Lekebusch, Bang Goes, The Hacker, Sven Väth, Der 3 Raum, Marco Carola, Luke Slater, Laurent Garnier, Marco Repetto, Stacey Pullen, Cristian Vogel, Technasia, Green Velvet, Kalabrese, Blake Baxter, Derrick May, Ian Pooley, Wetsbam, Rolando, Mikky B, Jesco Schuck, Ricardo Villalobos, Anthony Rother, Rush, Paul Kalkbrenner, Hardy Hard, Alexander Kowalski, Mirko Loko, Josh Wink, Luciano, Trisha, Ben Sims, Joseph Capriati, Miss djax e molti altri.
Angela Romy Saez