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È indubbio che la tecnologia abbia trasformato il mondo della musica elettronica, underground e non. Novità tech come il metaverso, l’intelligenza artificiale e i visitatori della realtà virtuale hanno migliorato il mondo della musica, o no? Come sempre, tutto dipende da chi risponde.

Il metaverso ha rivoluzionato il mondo dei concerti online, soprattutto durante la pandemia. Artisti di ogni genere fanno performance live per gli utenti che acquistano l’accesso a questi concerti virtuali dove non serve fare la fila fuori dai cancelli, aspettare per andare in bagno e dove non si viene spinti verso le transenne dalle file dietro. Insomma, la musica virtuale è una vera esibizione, spesso anche live, con avatar che hanno una somiglianza eccezionale con il cantante o la band.

Esistono concerti virtuali a pagamento, altri gratuiti con posti senza limitati ed altri ibridi, con il concerto che avviene sia in una location fisica che online, per i fan che hanno acquistato il biglietto virtuale. Grazie a piattaforme dedicate al metaverso, come SandBox e Fortnite, artisti come Justin Bieber hanno debuttato nel metaverso e addirittura J Balvin, con un concerto in 3D.

Mentre case discografiche internazionali e di successo come Universal Music fanno passi importanti come il ritiro del proprio catalogo su TikTok, imprese del settore come Warner Bros investono nelle innovazioni tech come il metaverso. Infatti, Warner ha annunciato il suo accordo con The Sandbox, un gioco virtuale.

La nuova collaborazione ha permesso alla casa discografica di creare un parco a tema musical all’interno del metaverso con concerti di firme dalla Warner (come i Green Day) per offrire ai fan un’esperienza davvero esclusiva.Però il metaverso non è l’unica innovazione che sta trasformando l’industria musicale. C’è anche l’intelligenza artificiale (IA).

Sono sempre di più le app ed i siti Web che permettono di creare musica anche a chi è nuovo in questo mondo. Questi innovativi generatori creano rime e note in pochi secondi per brani davvero inediti. Tra queste app c’è Aiva, che ha già lanciato un album di musica per i videogiochi, e anche Soundraw, che usa l’IA per creare la musica di sottofondo ai video degli utenti.

Se nessuno di questi brani parteciperà mai a Sanremo, è anche vero che queste musiche sono inedite e non copie di celebri canzoni o melodie.

“Potrà sentirsi minacciato dall’intelligenza artificiale solo chi non si confronterà con questi strumenti,” ha detto Paolo Bigazzi Alderigi, editore musicale e docente presso il SAE Institute di Milano a Billboard, “e il mercato della musica è uno dei primi ad essere attraversati in modo a volte dirompente dalle nuove tecnologie.”Microsoft è sicuramente al passo con i tempi con il software IA Copilot che ha creato la canzone “Runaway love” interpretata da una cantante virtuale con rime e controcanti.

Questo è il potenziale della tecnologia che trasforma intere industrie, quella musicale e quella automotive con meccanici che usano set di cacciaviti, kit, robot e addirittura intelligenza artificiale. Infatti, i settori che sfruttano i benefici tecnologici non si limitano a quello della musica. Ma gli artisti come Giusy Caruso possono trarre vantaggi dal metaverso. La performance virtuale della pianista italiana è stata resa possibile da un duo con avatar, sensori muscolari per il movimento del corpo, tech in 3D e realtà aumentata.