Quello dell’alta fedeltà è un mondo bellissimo. Spesso non se ne parla a sufficienza perché si pensa essere qualcosa di riservato a pochi appassionati. Ma non è assolutamente così. Bisogna solo capire di cosa si ha effettivamente bisogno. Qui di seguito potrai trovare alcuni buoni consigli per muovere i primi passi nel mondo degli impianti Hi-Fi.
Entrare nel complesso mondo degli impianti Hi-Fi non è cosa semplice. Il problema di fondo è un’ incoscienza di fondo. Dovremmo cercare di rispondere ad una domanda semplice e cristallina: “A cosa mi servirà questo impianto?”. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza a riguardo, perché c’è una netta differenza sia in termini di qualità che in termini di uso fra una soundbar, diffusori e un intero sistema Hi-Fi. (E ovviamente le differenze, a seconda dei casi, si avvertono anche in termini di costo).
Nota importante: in questo articolo non vi andremo ad indicare quale sia il miglior impianto Hi-Fi “da-acquistare-assolutamente”; non avrebbe senso. Il motivo è semplice. Il mondo degli impianti ad alta fedeltà si basa su una serie di requisiti, che vanno opportunamente studiati. Fra questi, uno dei più importanti è l’ambiente in cui il nostro impianto verrà montato.
Quindi se siete qui nella speranza di trovare l’impianto ideale per la vostra casa chiudete questo articolo. Non c’è cosa più sbagliata che acquistare a scatola chiusa. Piuttosto rivolgetevi a dei professionisti (affermati!) del settore come i colleghi di HIFIGHT. Loro potranno consigliarvi quella che sarà la scelta migliore in base a tutte le vostre esigenze.
Prima di buttarci nel mondo degli impianti Hi-Fi è necessaria anche un’ulteriore precisazione, tanto banale quanto fondamentale per chiunque decida di approcciarsi a questo mondo: la qualità si paga. Con tali premesse aggiungo che, per gusto strettamente personale, ho deciso di non proporre prodotti low budget di facile acquisto, piuttosto degli impianti entry level che, ad una cifra onesta (ma non irrisoria), vi offrono una qualità spaventosamente alta.
Mi serve davvero un impianto Hi-Fi?
Questa domanda è importantissima, perché bisogna capire a chi si rivolge questo mondo. Il target di riferimento sono professionisti e/o “amanti” -anche se è riduttivo- della musica. L’alta fedeltà è la quinta essenza della musica. Non si rivolge all’ascoltatore medio, a chi scarica musica da Youtube o ancora a chi utilizza Spotify craccato. (Caro lettore, ti vedo che stai sorridendo!). E non si rivolge nemmeno a chi vuole vivere esclusivamente un’esperienza “da cinema”, prediligendo magari un suono corposo e potente, ma senza alcun particolare dettaglio o colore.
Certo, con un impianto Hi-Fi, potrai fare anche questo – e lo farai nel migliore dei modi possibili- ma ci sono alternative ugualmente valide che potrebbero fare più al caso tuo, sia in termini di spazio sia in termini economici.
In questo particolare caso, se sei interessato a goderti un buon film devi rivolgerti a una soundbar di Bose. Ottimo rapporto qualità-prezzo, sistema audio plug-and-play e grande varietà di utilizzo. Se optate per questa soluzione, rivolgetevi alla soundbar Bose 900.
Il nuovo dispositivo supporta il Dolby Atmos e monta al suo interno nove diffusori che lavorano attraverso la tecnologia proprietaria PhaseGuide per spazializzare il suono. La nuova tecnologia in grado di spazializzare il suono vi permetterà di ottenere il massimo risultato senza troppi ingombri in termini di spazio. (È possibile integrare gli altoparlanti sorround speaker a parete e un subwoofer, anche se già la sola soundbar siamo sicuri soddisferà i più).
Un altro prodotto molto interessante, che rappresenta un oggetto di design incredibilmente funzionale, è l’Homepod 2 di casa Apple. Sia chiaro: non stiamo parlando di un prodotto pensato per l’ascolto in alta fedeltà. Però, se quello che cercate è un’esperienza audio di impatto, questo dispositivo può rappresentare un valida proposta.
Soprattutto nella sua configurazione a doppio modulo – banalmente acquistatene due e settateli in modo che lavorino assieme – rappresenta un’ottima alternativa alle soundabar. Il loro punto di forza, oltre alla compatibilità con Alexa e Google Home, sta nel fatto di essere speaker intelligenti, valutando la configurazione della stanza per offrirvi, in ogni istante, la migliore esperienza acustica possibile. Se siete interessati all’acquisto, cliccate sull’immagine sottostante.
Gli impianti Hi-Fi: il sistema che permette al suono di brillare
Quello che c’è da sapere riguardo agli impianti Hi-Fi è prima di tutto il loro schema. Uno degli elementi centrali è senza ombra di dubbio l’amplificatore, che nei settaggi professionali sono dotati di pre-amplificatore e amplificatore finale. Questa è una componente importantissima del nostro futuro impianto Hi-Fi perché, se non ci si affida al giusto strumento si rischia di avere una stanza acustica ampia, ma, come spesso accade, con scarsa potenza in termini di volume.
L’amplificatore
“Repetita iuvant“: come abbiamo detto in apertura, vi consigliamo chiaramente di farvi aiutare da tecnici di settore nella scelta di questo tipo di prodotti. Perché? Perché in base al tipo di amplificatore potrete scegliere i diffusori che meglio collimano con le vostre disponibilità e, soprattutto, lavorano al top con il tipo di apparecchio acquistato. (Si, esatto. Il suono può cambiare tantissimo anche a seconda del rapporto “amplificatore-diffusori” collegati. Uno stesso suono amplificato se mandato a due diffusori molto differenti, anche se entrambi di ottima qualità, vi potrebbero far percepire suoni anche molto differenti. E noi, in base al tipo di musica che ascolteremo, dobbiamo trovare l’accoppiata che ci permetta di ascoltare la nostra musica nel modo più fedele possibile).
Synthesis Soprano Silver
Premesso che non esistono scelte assolute, ma tutto va ponderato sulla base di ciò che vogliamo ascoltare e dal tipo di diffusore che andremo ad acquistare, se proprio dobbiamo pensare ad un amplificatore – altro mondo vastissimo – vi proponiamo per i vostri vinili un amplificatore a valvole (aperto) piuttosto che a transistor. Il motivo è semplice: vi permetterà di avere quel suono caldo e avvolgente che tanto piace a chiunque ascolta musica su vinile. Ovviamente tutto questo ha un costo.
Fate attenzione! Magari dopo aver letto questa guida potreste provare cercare “amplificatore-a-valvole” su Amazon ed inciampare i prodotti molto meno costosi. Non fate scelte affrettate perché ci sono amplificatori a transistor che suonano meglio di valvolari se non si sceglie bene. Comunque, se non siete disposti a spendere così tanto per un amplificatore, ma avete comunque intenzione di fare un investimento che vi permetta di accedere al mondo dei valvolari, vi consigliamo il Nobsound – MS-10d MKII.
Come facile intuire, confrontare i due prodotti – il Synthesis e il Nobsound- è semplicemente inutile, sia per qualità costruttiva che per qualità suono proposta. Sono due prodotti diversi, per due diverse tipologie di qualità e fasce di prezzo. Fanno la stessa cosa, ma uno la fa meglio dell’altro. Nonostante ciò per chiunque abbia voglia di approcciarsi per la prima volta al mondo degli impianti Hi Fi, la Nobsound è un’ottima scelta.
Se invece siete degli amanti dello streaming, e fruite di servizi a pagamento come Tidal – ma anche Spotify nella sua versione Premium – allora c’è un altra marca che fa al caso vostro: HEGEL. Gli amplificatori H95 e H120 rappresentano ad oggi dei gioielli di tecnologia. Se vuoi ascoltare la migliore musica in digitale e goderti l’alta fedeltà anche nello streaming, devi investire su questi amplificatori. Questo tipo di prodotti potrebbe far impazzire i veterani dell’alta fedeltà. Però la verità è un’altra: se siete disposti a pagare un cospicuo abbonamento per un servizio di riproduzione musicale, che vi permetta di accedere a cataloghi in alta qualità e decidete di acquistare uno di questi amplificatori, allora avrete la migliore musica digitale possibile.
In entrambi i casi i prezzi si fanno veramente importanti, ma è lo scotto da pagare se si vuole riprodurre musica in alta fedeltà anche da formato digitale. Se siete interessati a scoprire i prezzi per valutarne l’acquisto, cliccate sull’immagine appena sotto.
Diffusori
Trattiamo per ultimo l’argomento dei diffusori non a caso. Spesso se pensiamo ad impianti Hi-Fi la prima immagine che ci viene in mente è quella di questi diffusori a colonna. Magari gli appassionati avranno già intuito dove vogliamo andare a parare, ma abbiamo optato di parlarne solo “alla fine” perché vogliamo sia chiaro un messaggio: il diffusore, a prescindere dalla sua qualità costruttiva, è solo una delle parti che costituisce il “buon impianto Hi-Fi”. Potreste spendere anche migliaia di euro in diffusori, ma se associati ad amplificatori scadenti o, ancora, ad una cavetteria non all’altezza, il risultato sarà comunque mediocre.
KEF Q750, modulo Subwoofer e canale centrale
Partiamo semplicemente con un’icona del mondo Hi-Fi: KEF. Fondata da Raymond Cooke in Inghilterra nel 1961, quella proposta dall’azienda non è solo un prodotto in grado di riprodurre musica, ma una filosofia che esalta il momento dell’ascolto a qualcosa di più. Quello che vi proponiamo in questo primo mento però è la loro linea Entry Level, ovvero l’iconica serie-Q.
Attenzione però! Qualora voi decidiate di optare per un impianti Hi-Fi di questo tipo non pensiate di trovarvi per le mani un “giocattolo” che vale poco, come spesso accade nel caso di prodotti mainstream. La componentistica e i brevetti proposti anche in questo modello sono gli stessi della proposta ammirgaglia della casa inglese -chiaramente, a deficitarne rispetto ai modelli più costosi è un design più semplice e l’ottimizzazione di alcuni elementi.
Se volete affacciarvi al mondo dell’alta fedeltà e farlo con un budget “limitato” questo è sicuramente un ottimo prodotto di partenza. Se abbinato al subwoofer attivo da 300w e al diffusore per i canali centrali KEF Q650, questo sistema non vi farà rimpiangere l’esperienza del cinema.
Ecco il KEF Q750:
Ecco il diffusore centrale KEF Q650:
Qui sotto invece il KEF Kube Subwoofer da 10b:
DYNAUDIO Emit 30
Se sei appassionato di musica e di alta fedeltà sicuramente hai già sentito parlare di questa azienda danese fondata nel 1977. Da anni si occupa di fornire prodotti di altissima qualità e che nel tempo hanno avuto riconoscimenti importantissimi. I loro prodotti infatti sono stati scelti non solo da moltissimi studi di registrazione, ma le loro monitor sono state selezioante da BBC Radio & Music.
Quella che vi proponiamo in seguito è uno degli impianti Hi-Fi legati all’alta fedeltà più versatili che potrete trovare in commercio. I diffusori Dynaudio Emit 30 infatti possono lavorare autonomamente, garantendovi una qualità di altissimo livello, ma avete anche la possibilità di realizzare il vostro impianto 5.1 con canale centrale (Dynaudio Emit 25c) e relativo subwoofer così da ottenere un fantastico impianto home theatre.
Ecco il Dynaudio Emit 30:
Qui invece il Dynaudio Emit 25c:
KEF LS60: semplicemente la bellezza della semplicità (anche wirless)
Torniamo in casa KEF per segnalare un impianti Hi-Fi di cui ci siamo completamente innamorati: KEF LS60. Questi due diffusori dalla indubbia linea di design (a cui KEF presta sempre molta attenzione) presentano una compatibilità assoluta con tutti i principali servizi di streaming musicale, garantendovi il meglio del suono anche dalla riproduzione digitale mediante streaming.
Ma non è solo questo a rendere KEF LS60 un prodotto eccezionale, anzi. Ogni altoparlante è dotato di driver Uni-Q per la gestione degli alti e dei medi. Ogni diffusore è dotato di un amplificatore da 500W (classe D) per le frequenze basse, di altri 100W (classe D) per i medi ed altrettanti 100W per le alte (classe A/B).
La grande innovazione di questo modello di impianti Hi-Fi KEF sta però nella gestione dei bassi mediante il Uni-Core: qui due coppie di woofer sono montate schiena contro schiena ed, in questo modo, le vibrazioni vengono eliminate completamente. Questo ritrovato della tecnologia firmato KEF ha un prezzo non indifferente, certo, ma si tratta di prodotti che assicurano qualità e prestazioni sopra lo standard.