Indira Paganotto sarà una delle headliner di questa super edizione di Galactica Festival a Rimini e Riccione. L’artista spagnola si è raccontata su Parkett dopo un anno stratosferico che ha consacrato definitivamente il suo successo.
Indira Paganotto non ha certo bisogno di presentazioni. Il suo 2023 ha parlato da solo, portandola a ricoprire un ruolo di prestigio nei club e nei festival più importanti del pianeta. L’ascesa rapidissima degli ultimi anni è il frutto di un lavoro decennale. Di energia e forza, di una grandissima dose di determinazione.
Il suo stile musicale ha sicuramente dettato una tendenza verso la quale molti artisti nel 2023 hanno prestato la loro attenzione: una techno fortemente contaminata da sonorità psy, in cui i bpm aumentano, i ritmi sono sempre più veloci e lo sguardo si rivolge verso le sonorità electro techno di fine anni’90, reinterpretate in chiave moderna.
Un sound vincente che ha portato l’artista spagnola su palchi prestigiosissimi come quelli di festival del calibro di Tomorrowland, Exit, Awakenings, Kappa e Sonus e in numerosi club storici come Thuishaven, Fabric London e Cavo Paradiso.
Dopo un’estate frenetica in cui Indira ha potuto avere la sua prima residence all’Amnesia Ibiza, affianco al dj italiano Joseph Capriati, si esibirà, per chiudere questo anno incredibile, al Galactica Festival di Riccione. Proprio in vista di questo appuntamento di assoluto rilievo nel panorama dei festival italiani, abbiamo potuto farci raccontare da Indira la sua musica, tra passato e presente, ed i nuovi orizzonti verso cui la dj sta posando la sua curiosità. Buona lettura!
Ciao Indira, benvenuta su Parkett. Sono davvero felice di averti qui su Parkett dopo quest’anno così importante, potremmo dire che è stato l’anno in cui hai avuto una consacrazione ufficiale nel panorama elettronico. Ti senti sotto pressione per tutto ciò che hai ottenuto negli ultimi anni? Eri pronta per questo enorme successo?
Grazie Parkett Channel per avermi ospitato. Penso che ci sia sempre un po’ di pressione, mi piace spingermi per vedere quanto lontano possa arrivare, voglio sempre ottenere di più e Ti alla prova. Tuttavia, in questo momento mi sto davvero divertendo e godendo il presente. Io e tutto il mio team abbiamo lavorato molto duramente per arrivare fin qui e per poter mostrare un’evoluzione in modo così fruttuoso è davvero un altro livello. Soprattutto, sono entusiasta di ciò che deve ancora venire, ma sono anche immensamente orgogliosa di quanto lontano siamo già arrivati!
A proposito di questi grandi successi, sei sulla scena da oltre dieci anni e sei riuscita a coltivare un tuo percorso assolutamente personale anche per quanto riguarda le scelte che hai fatto. Quale ritieni sia stato il punto di svolta o quando hai sentito personalmente che la tua carriera stava davvero decollando?
È difficile rispondere a questa domanda perché in retrospettiva ci sono stati molti momenti che occupano un posto speciale nel mio cuore. Penso che forse sia quando è uscito il mio primo lavoro su KNTXT, “Himalaya”, probabilmente è stato lì che tutto ha iniziato a sembrare così reale.
Il tuo amore per la musica, lo hai dichiarato più volte, nasce tra le mura di casa. Tua madre ti ha proiettato nel mondo dell’opera e della musica classica mentre tuo padre è stato per anni un DJ di Goa Trance. Credo che entrambe le cose abbiano fortemente influenzato il tuo approccio all’ispirazione musicale, come sei riuscita a trarre ispirazione e portare tutto questo nel tuo mondo della psy techno?
Sì, ho familiarizzato con la musica fin dalla tenera età. Traggo ispirazione da tutto: dalle mie emozioni, dal mio percorso di vita. Pertanto, è naturale per me che questi primi incontri con la musica occupino un posto speciale in questo genere che faccio.
Parlando del tuo marchio di fabbrica, cioè quel suono che possiamo definire psy techno ispirato alle sonorità trance, come riesci a mantenerlo solido pur declinandolo in modo diverso in ogni traccia che produci?
Come accennato nella domanda precedente, traggo grande ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalle emozioni e dagli avvenimenti intorno a me. Sono molto sensibile ed elaboro le emozioni in modo molto personale. Tutto ciò influisce sul mio processo di creazione.
Attraverso la tua musica hai compiuto una missione difficile, ovvero quella di creare una vera e propria community più che una classica fanbase con cui interagire e che riporti il clubbing alla dimensione originaria in cui il DJ era una figura inserita nel contesto dei club e non una superstar nel senso pop del termine. Quanto è importante per te questo aspetto e quanto effettivamente ti aiuta creare una connessione con il pubblico per crescere come artista?
Potrebbe essere la mia parte preferita di questo lavoro! Il senso di comunità e di appartenenza è così forte, ne sono così follemente orgogliosa! Soprattutto, è successo in modo così organico, il che mi dimostra che c’era una lacuna, che ce n’era bisogno. Va oltre la musica: è un luogo di accettazione, di generosità e di amore.
Restando nella dimensione clubbing, la tua residenza all’Amnesia quest’estate si è rivelata un altro grande successo. Com’è stata questa esperienza e qual è l’insegnamento o semplicemente l’emozione più forte che ti ha regalato?
Sì, l’Amnesia si è rivelato un enorme successo. Devo ammettere che la residenza è molto più faticosa di quanto mi aspettassi, eheh! Tuttavia, il feedback è stato così positivo che mi è sembrato semplice che tutte le difficoltà passino inosservate. Questa esperienza ha insegnato a me e al mio team che c’è un posto per questo suono nell’isola. Molte persone, compresi noi del team talvolta, erano scettiche in alcuni momenti. Temevamo che questo sound non avrebbe ottenuto il riconoscimento che merita in quel territorio: Ibiza a volte può essere un po’ specifica. Ma, con nostra grande gioia, si è rivelato un successo stellare!
Sei una DJ che si mostra senza paura nei suoi set e non ha paura di mostrare le sue emozioni, di scatenarsi, di essere completamente se stessa anche a costo di ricevere critiche. Mi viene in mente il set nel mainstage del Tomorrowland dove la tua emozione era palpabile. Questo, oltre ad essere sintomo di sincerità, può essere sia sintomo di umanità ma anche di una certa sensibilità. Nel mondo della notte, quanto è difficile custodire le proprie fragilità e come si traduce nella tua musica questo aspetto che emerge come empatico e sincero?
Hehe, ho detto sopra che sono davvero molto sensibile. Penso che essere genuini e onesti sia il catalizzatore della comunità che abbiamo creato: mostra vulnerabilità, emozioni vere e una personalità autentica. Non sono diversa da chiunque altro nella nostra comunità. Provo sentimenti, mi sento sopraffatta dalle emozioni, proprio come tutti gli altri. In un mondo in cui molto viene messa in scena l’apparenza e non la sostanza, penso che la sincerità sia quasi una novità. Una novità che le persone riconoscono in sé, in cui possono identificarsi.
Anche i social media, quando una DJ acquisisce una certa popolarità, diventa uno strumento importante in cui vengono spesso letti commenti positivi e altri negativi. Quanto sono importanti i social media nella vita di tutti i giorni e come gestisci le critiche, soprattutto quelle negative?
I miei profili sui social media, in particolare Instagram, non sono realmente pianificati o coordinati. Pubblico semplicemente ciò che trovo interessante e ciò che voglio mostrare alla mia comunità, ai miei amici. Sì, è una piattaforma importante, è quasi una finestra sulla mia vita. Ma come accennato in precedenza, rimango fedele a me stessa e non ci penso troppo.
Sarai ospite al Galactica Festival che rappresenta un evento di assoluto rilievo in uno degli epicentri del clubbing italiano ed europeo. Che rapporto hai con l’Italia e con il tuo pubblico italiano?
L’Italia è uno dei miei posti preferiti in cui suonare! Mi sento molto connessa con il pubblico lì e il feedback della pista è sempre irrealmente forte. Le persone qui sono molto calorose e generose. Puoi sempre sentire l’energia della pista!
Ho letto che uno dei tuoi sogni sarebbe avvicinarti e creare qualcosa nel mondo del cinema e hai un grande amore per Quentin Tarantino, che condivido con te. Hai già qualcosa in serbo o dovremo ancora aspettare per vederti in questa nuova veste?
Ahah, in questo momento nel mio calendario non c’è sicuramente abbastanza tempo libero da dedicare a questo! Posso solo sperarci, no?
Grazie per essere stata nostra ospite su Parkett Indira!
ENGLISH VERSION
Indira Paganotto will be one of the headliners of this super edition of the Galactica Festival in Riccione. The Spanish artist spoke about Parkett after a stratospheric year that definitively consecrated her success.
Indira Paganotto certainly needs no introduction. Her 2023 spoke for itself, leading her to play a prestigious role in the most important clubs and festivals on the planet. The very rapid rise in recent years is the result of decades of work. Of energy and strength, of a huge dose of determination.
His musical style has certainly dictated a trend to which many artists have paid their attention in 2023: a techno strongly contaminated by psy sounds, in which the bpm increases with a look at the electro techno sounds of the late 90s, reinterpreted in modern key.
A winning sound that has brought the Spanish artist to very prestigious stages such as those of festivals such as Tomorrowland, Exit, Awakenings, Kappa and Sonus and in numerous historic clubs such as Thuishaven, Fabric London and Cavo Paradiso. Furthermore, her artistic partnership with her colleague Charlotte De Witte made her the absolute protagonist throughout the tour of the Belgian DJ KNTXT‘s label, further consecrating her international success.
After a hectic summer in which Indira was able to have her first residency at Amnesia Ibiza, alongside Italian DJ Joseph Capriati, she will perform to close this incredible year at the Galactica Festival in Riccione. Precisely in view of this event of absolute importance in the panorama of Italian festivals, we were able to ask Indira to tell us about her music, between past and present, and the new horizons towards which the DJ is setting her gaze. Enjoy the reading!
Hi Indira, welcome to Parkett. I’m really happy to have you here on Parkett after this year which was so important, we could say that it was the year in which you had an official consecration in the electronic panorama. Do you feel pressure from everything you have achieved in the last few years? Were you ready for this huge success?
Thank you Parkett channel for having me. I think there is always a little bit of pressure, I like to push myself to see how far I can go, I always want to achieve more and to challenge myself. However, right now I am really enjoying where I am. My whole team and I both worked very hard to get here and to
see everything evolving so fruitfully is really something else. Most of all, I am excited of what’s yet to come, but I am also so immensely proud of how far we got already!
Speaking of these great successes, you have been in the scene for over ten years and have managed to cultivate your own absolutely personal path also in terms of the choices you have made. What do you feel was the turning point in your career or when did you personally feel like your career was really taking off?
It’s hard to answer this question because in retrospect there’s been many moments that hold a special place in my heart. I think maybe when my first release on KNTXT came out, Himalaya, that’s probably where it started feeling so real.
Your love for music as you have declared several times within the walls of your home. Your mother projected you into the world of opera and classical music while your father was a Goa trance DJ for years. I believe both things have strongly influenced your approach to musical inspiration, how did you manage to draw inspiration and bring all this into your world of psy techno?
Yes, I have been familiarised with music from a very early age. I draw my inspiration from everything: from my emotions, from my life journey. Therefore, it is natural for me that these early encounters with music hold a special place in this genre.
Speaking of your trademark, that is, that sound that we can define as psy techno inspired by trance sounds, how do you manage to keep it solid while declining differently in each track you produce?
As mentioned in the previous question, I am highly inspired my everyday life, by my emotions and happenings around me. I am very sensitive and process emotions very personally. All of this impacts my process of creation.
Through your music you have succeeded in a difficult mission, namely that of creating a real community rather than a classic fan base with which you interact and which brings clubbing back to the original dimension in which the DJ was a figure inserted in the club context and not a superstar in the pop sense of the word. How important is this aspect for you and how much does it actually help you create a connection with the public and grow as an artist?
This might be my favourite part of this journey! The sense of community and belonging is so strong, I am so insanely proud of it! Most of all, it happened so organically, which proves to me that there was a gap, a need for it. It goes beyond music: it’s a place of acceptance, of abundance and of love.
Remaining on the clubbing dimension, your residency at Amnesia this summer proved to be another great success. How was this experience and what is the teaching or simply the strongest emotion it gave you?
Yes, Amnesia turned out a massive success. I have to admit a residency is much more tiring that I expected it to be, hehe! However, the feedback has been so positive that it is easy for all the difficulties to just go unnoticed. This experience has taught my team and me that there is a place for this sound on
the island. A lot of people, us included sometimes, were skeptical at moments. We worried that it won’t get the recognition it deserves in that territory – Ibiza can be a bit specific at times. But, much to our joy, it turned out to be a stellar success!
You are a DJ who shows herself without fear in her set and is not afraid to show her emotions, to let loose, to be perfectly herself even at the cost of receiving criticism. I’m reminded of the mainstage set at Tomorrowland where your emotion was palpable. This, in addition to being a symptom of sincerity, can be both a symptom of humanity and also of a certain sensitivity. In the world of the night, how difficult is it to guard one’s fragilities and how does this aspect that emerges as empathetic and sincere translate into your music?
Hehe, I mentioned above that I am indeed very sensitive. I think being genuine and honest is the catalyst of that community we have created – it shows vulnerability, true emotions and a real personality. I am no different than anyone in our community. I have feelings, I get overwhelmed with emotions,
just like everyone else. In a world where a lot is staged, I think sincerity is almost a novelty. A novelty which people recognise in themselves, they can identify within it.
Even social media, when a DJ acquires a certain popularity, becomes an important tool in which positive and other negative comments are often read. How important are social media in everyday life and how do you deal with criticism, especially negative criticism?
My social media profiles, especially Instagram, are not really pre-planned or coordinated. I just post what I find interesting and what I want to show to my community, to my friends. Yes, it is an important platform, it is almost a window into my life. But as mentioned above, I remain true to myself and I do not overthink it.
You will be a guest at the Galactica Festival which represents an event of absolute importance in one of the epicenters of Italian and European clubbing. What relationship do you have with Italy and with your Italian audience?
Italy is one of my favourite places to play! I feel very connected to the crowd there and the feedback from the crowd is always unreal. People here are very engaging and giving. You can always feel the love!
I read that one of your dreams would be to get closer and create something in the world of cinema and you have a great love for Quentin Tarantino, which I share with you. Do you already have something in store or will we still have to wait to see you in this new guise?
Haha, right now in my calendar there is definitely not enough free time to dedicate to this! One can only hope, right?