Gli influencer di Spotify sono il nuovo esperimento della piattaforma nell’ambito della comunicazione musicale: una nuova generazione di esperti del gusto emerge sul servizio di streaming, per costruire insieme il futuro della creatività e della connessione.
Negli ultimi anni, il modo in cui le persone scoprono la musica è cambiato significativamente: in gran parte, grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali e delle piattaforme di streaming.
Senza dubbio, questi cambiamenti hanno reso più facile per le persone trovare ed accedere ad una vastissima gamma di musica proveniente da tutto il mondo, scoprire nuovi artisti e generi musicali.
I Social media e la condivisione di contenuti sono parte del quotidiano di ognuno di noi e, inevitabilmente, anche l’ambito musicale ne risente. Basti pensare a piattaforme come YouTube, SoundCloud e TikTok che forniscono una vetrina agli artisti emergenti per condividere la loro musica e raggiungere un pubblico più vasto.
Sul podio di questo cambiamento troviamo Spotify, piattaforma di streaming musicale che offre accesso a milioni di brani provenienti da artisti di tutto il mondo. Spotify permette agli utenti di creare playlist personalizzate, playlist dedicate e podcast musicali, senza dimenticare la possibilità di poter seguire i propri artisti del cuore e meno, di scoprire nuova musica e di condividerla con gli amici.
Il servizio streaming nato nel 2008 innegabilmente crea una presa diretta e funzionale a livello globale, rendendosi una vera e propria gemma per i professionisti del marketing, che si può definire scoperta solo dopo diversi anni.
L’analisi dei social media e l’utilizzo di algoritmi sempre più evoluti offrono raccomandazioni personalizzate sui gusti musicali degli utenti, rendendo Spotify portatore di un enorme potenziale diretto all’intercettazione dei gusti del pubblico.
Come non pensare alla nascita di una correlazione con qualcuno che, di nota, con le tendenze ci lavora quotidianamente?
Ed ecco che arriviamo all’introduzione di programmi di partnership e sponsorizzazioni con gli influencer, dove sono previsti accordi per promuovere le playlist o brani specifici in cambio di compensi o altri vantaggi.
Alcuni hanno anche la possibilità di collaborare direttamente con artisti e case discografiche per creare playlist esclusive o partecipare a campagne promozionali di eventi o nuovi album, attraverso l’inclusione di brani di artisti specifici nelle proprie playlist.
L’influencer cura una playlist su una piattaforma di streaming musicale utilizzando le sue conoscenze e competenze musicali e di marketing, per creare playlist tematiche, come ad esempio “Le mie canzoni preferite dell’estate” o “Brani per allenarsi“, e condividerle attraverso i propri account di social media.
Pensiamo all’influencer Ari Elkins, che ha più di 2,1 milioni di follower su TikTok e più di 40 playlist pubbliche con migliaia di Mi piace: la sua formula vincente consiste nell’aver creato lo Spotify Live Show “Soundtrack Your Day”, offrendo a Spotify un’opportunità per lavorare con una giovane voce influente, ma anche per mostrare il potenziale del servizio audio live di una piattaforma che tende ad essere la numero uno nell’industria musicale.
Cosa ne guadagna Spotify?
La condivisione di brani e playlist attraverso piattaforme di social media come Facebook, Instagram e Twitter consente alle persone di scoprire nuova musica attraverso le raccomandazioni dei loro amici o degli influencer che seguono, guadagnandone un numero sempre crescente di ascolti e pubblicità.
Cosa ne guadagnano gli influencer?
Un numero sempre più consistente di follower viene incanalato verso i loro account Spotify, dove si offrono playlist altamente curate in alternativa alle raccomandazioni dello stesso streamer, in larga misura rappresentato dall’intelligenza artificiale.
Da parte sua, inoltre, Spotify offre agli influencer diverse funzionalità e strumenti per supportare le loro attività. Essi, ad esempio, possono utilizzare Spotify for Artists per ottenere statistiche dettagliate sulle performance delle loro playlist, come il numero di stream, l’ascolto localizzato e altre misurazioni rilevanti, per indirizzare meglio le preferenze musicali del pubblico e adattare le proprie playlist ad ogni variabile.
Stream On, l’evento virtuale della piattaforma dedicato al futuro del mondo dell’audio, ha annunciato a Marzo nuovi sviluppi che verranno introdotti man mano, per aiutare i creators a continuare a tracciare percorsi verso il successo e creare un pubblico veramente globale, tramite nuovi strumenti e funzionalità che portano inevitabilmente verso il successo di tutti.
In sintesi, Spotify e gli influencer hanno un rapporto di collaborazione in cui gli influencer utilizzano la piattaforma per condividere musica e playlist con i loro follower, mentre Spotify fornisce funzionalità e strumenti per supportare gli influencer e promuovere la musica attraverso loro.
In continuo divenire, questa è solo l’ennesima dimostrazione di come la musica resti il soggetto della nostra realtà adattandosi impeccabilmente e da tempo immemore agli innumerevoli periodi storici che vive.
Nell’era dei social media non viviamo più l’esperienza fisica e tangibile di sfogliare copertine di album, l’esplorazione casuale della musica attraverso la radio o le sezioni di musica nei negozi, sono però innegabili tutti i vantaggi che rendono così smart l’infinita realtà musicale.
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