Secondo podcast Internal Selection 002: Alex Neri.
Dopo il primo podcast degli Charlotte Isabelle oggi vi proponiamo il secondo lavoro di questa Internal Selection a cura di Alex Neri.
Abbiamo voluto cogliere l’occasione per porre qualche domanda ad Alex, come Dj, produttore e runner della label Tenax Recordings che ha messo in mostra moltissimi artisti e produttori italiani come: Federico Grazzini, Ilario Alicante, Luca Bacchetti, Minimono, Federico Locchi, Sonothèque e molti altri.
Ciao Alex, grazie mille per la collaborazione. Per primissima cosa ci piacerebbe chiederti: cos’è diventata secondo te la figura del Dj oggi. Le evoluzioni tecnologiche e di conseguenza multimediali hanno nel corso del tempo modificato non poco l’approccio generale, cosa ne pensi?
Penso che la figura del dj oggi sia talmente cambiata che riuscire ancora a parlare di Dj sia davvero difficile… credo che ci sia molta confusione in merito. Il Dj per come lo conosco io e’ sempre stato colui che aveva il compito attraverso la musica di altri di far ballare e divertire la gente nei club.
Certo oggi parlare di questa figura mi sembra al quanto obsoleto, oggi il Dj è pop star, musicista, produttore ed in molti casi imprenditore… Io ho vissuto un po tutte le fasi qui elencate ma rimango affezionato sicuramente alle mie origini.
Proprio in questi ultimi anni ho riscoperto e ritrovato, se così si può dire, la voglia di fare il Dj attraverso i miei vinili. Ad ogni modo quello che però mi sento di dire, oltre a quanto già detto, è che c è molta confusione tra i generi musicali e le relative figure che di conseguenza confonde il pubblico…
Ci sono dei club in Italia o dei movimenti culturali che senti possano incarnare il concetto stesso di clubbing? Credi che queste realtà siano ancora fedeli al suo intrinseco significato?
Credo che il concetto di club sia andato perso nel tempo. Da quando i promoter hanno iniziato a proporre solo nomi di Dj lo spirito del club è andato perso.
Penso che il più grosso errore sia stato quello di proporre la formula festival anche nei club. Il festival è una cosa ed il club un’ altra! Il club è fatto di tanti piccoli tasselli che hanno sempre reso il mondo della notte affascinante anche se in alcuni casi roccambolesco.
Onestamente, penso che i club dovrebbero tornare a fare i club e i festival a fare i festival, cosa che ad oggi purtroppo non stanno facendo
Ti andrebbe di parlarci della nascita di Tenax Recording e il suo successivo successo su scala Globale. Quali sono state le collaborazioni che più hai vissuto intensamente in questi anni?
Tenax recordings nasce da una mia idea di molti anni fa. L idea era quella di riuscire a crescere nuovi talenti e in molti casi penso di esserci riuscito.
Ne sono esempi penso Marco Faraone, Luca Bacchetti, Ilario Alicante, Fabio della Torre, Minimono, Federico Grazzini e altri ancora. Ho avuto molte soddisfazioni e molte delusioni ma questa è la vita quindi nessun rimpianto.
I Dj e produttori oggi sono tanti. Ti andrebbe di svelarci cinque artisti che nella tua playlist non possono mancare, o che hanno giocato un ruolo importante della tua formazione culturale e musicale?
Sicuramente uno dei dj che più mi ha influenzato musicalmente e dal quale ho imparato molto è stato Dj Harvey…con lui ho passato un periodo davvero molto bello a Londra e penso che sia stato di vitale importanza per la mia carriera.
Un altro è stato Andrea Gemolotto altro grande Dj e produttore che ha influenzato la mia gioventù. Paolo Martini altro grande artista e amico con il quale ho condiviso molto e condivido ancor oggi. Altro grande incontro è stato sicuramente con Ralf il quale mi ha davvero dato un grande supporto e con il quale ho condiviso un bellissimo periodo della mia vita.
Anche Claudio Coccoluto mi ha sicuramente aiutato soprattutto agli albori. La parte più importante pero’ me l’ha data mio padre, Dj degli anni 70 dal quale ho ereditato sicuramente la passione per questo mestiere e per la musica…
Infine, parlando di futuro: che consigli daresti a chi si vuole avvicinare, o far parte, della scena clubbing italiana oggi?
Se non avete intenzione di farlo per passione ma solo per soldi, cambiate lavoro!
Grazie ancora per il tuo tempo e sopratutto per il tuo podcast!