Oggi Internal Selection vi propone una selezione a cura dei Re-UP, duo di origini italiane che però già si è naturalizzato in giro per il mondo.
Vista l’occasione abbiamo avuto modo di fare direttamente qualche domanda ai Re-UP in merito alle imminenti collaborazioni, pubblicazioni e prossimo showcase che tra Milano e Venezia li vedrà protagonisti.
ITALIAN – ENGLISH
La vostra collaborazione e partecipazione al progetto è più che ventennale, come vi sentite oggi dopo la diversa strada percorsa? Quali sono le mescolanze che più sentite fondamenta del vostro progetto?
“Partiamo dal presupposto che il nostro è un matrimonio senza sesso, basato sulla comprensione, sul rispetto reciproco e fondato sulla fusione del punto di vista reciproco. Essere un duo significa motivare e farsi motivare, mettere da parte l’ego e avere come unico focus il bene del progetto. Sicuramente ci sentiamo, personalmente e artisticamente, più maturi e consapevoli delle strada percorsa e delle scelte che ci hanno portato fino a qui, senza rimpianti e fieri per tutto ciò che abbiamo conquistato in maniera onesta, sempre motivati dall’amore per la musica. Per Internal Selection abbiamo voluto raccogliere nel podcast quelle che sono state alcune delle influenze e contaminazioni che nel corso degli anni ci hanno marchiato per arrivare al sound che più ci rappresenta al giorno d’oggi.”
Dopo l’esperienza a Barcellona, Kina Music e altri due progetti di livello quali Where We Met e Species, è ritornata la residenza veneta. Com’è stato l’approccio, se differente, tra un paese come la Spagna e l’Italia, com’è il contatto e l’interazione con il pubblico?
“Paese che vai usanze che trovi dicevano… Una volta forse! Barcellona e Venezia sono solo 2 delle città dove abbiamo vissuto ma se dobbiamo parlare dal punto di vista musicale possiamo tranquillamente dire che al giorno d’oggi un posto vale l’altro. Non si può più ragionare solamente a livello nazionale ma bisogna sentirsi cittadini del mondo e sapersi confrontare con diverse culture. Come questa considerazione vale per il mondo del lavoro tanto vale per l’arte ma soprattutto per i rapporti intrepersonali, ciò che cambia sono le influenze dell’ambiante che ti circonda.
Relativamente al music business, l’unica vera distinzione è tra promoter appassionati ed altri che trovano nella ripetitività il segreto del loro successo. Parlo dei promoter poichè grazie alle loro scelte artistiche, sono in grado di creare ed istruire una fanbase di clubbers educata, ricettiva e curiosa.
Di conseguenza capita di suonare in diversi paesi europei e rendersi conto che persone di nazionalità diverse hanno gli stessi gusti, apprezzano gli stessi artisti e seguono dei trend comuni. Internet ha permesso l’abbattimento di molte barriere, soprattutto quelle fisiche e in questo caso, ed è così che ci si può trovare a Londra, Barcellona, Milano a parlare di argomenti comuni a tutti, come si faceva una volta al bar del paese con gli amici d’infanzia.”
Nel 2018 arriverà la prima release con O300f, com’è avvenuta la collaborazione tra voi?
“Abbiamo conosciuto Samuel molti anni fa grazie ad alcune amicizie in comune. Nel tempo si è creata un’intesa basata anche su determinati valori umani e morali, molto importanti per entrambi, che sono alla base anche del nostro rapporto professionale.
Il resto è un “semplice” processo di selezione musicale con l’obiettivo di raggiungere un punto stilistico comune in cui l’artista e il label owner si identifichino e che sentono proprio.”
Le collaborazioni e le diverse esperienze sono per tutti bagaglio culturale ed artistico. Quali sono stati i più importanti ricordi che portate con voi a tal proposito? Ci sono degli artisti che hanno giocato un ruolo chiave nella vostra formazione come Dj o circa le vostre produzioni artistiche?
“Negli anni non abbiamo collaborato con moltissime persone. Molti produttori riescono a collaborare a distanza nella realizzazione di brani tramite un file sharing. Noi abbiamo sempre preferito incontrare e passare del tempo assieme ai nostri collaboratori, ritorna il peso del valore umano, della condivisione di stimoli ed esperienze.
Per noi funziona così… si invita un produttore in studio o viceversa, avviene uno scambio culturale a tutti gli effetti in cui entrambe le parti mettono a disposizione le proprie conoscenze ma anche il proprio vissuto. E quando scocca la scintilla, beh è proprio li che succede la magia! Più che formazione potremmo parlare di inspirazione e per citare degli artisti che hanno giocato un ruolo importante per noi dobbiamo risalire alla nostra adolescenza quindi per l’occasione, io e il mio compare vi daremo non una bensì due risposte.
Leo: Nella mia storia sicuramente sono stati fondamentali Dj e producer come l’immenso Ricardo Villalobos, Laurent Garnier, Juan Atkins, Minilogue, Mathew Jonson, Underworld, Nightmares On Wax, Kraftwerk, Global Communication… ma anche grandi nomi italiani come Leo Mas, Marco Trani, Claudio Coccoluto giusto per citarne qualcuno.
Omar: Mi riallaccio a Leo citando dei Dj che hanno portato la club culture italiana a livelli altissimi come Coccoluto, la magica triade, Farfa, Di Rocco passando per i Dj che hanno reso grande il DC10 del 2004 (Tania e Luciano in primis) fino ad arrivare alla fase minimal un paio d’anni più tardi con protagonisti assoluti Riccardo e Richie Hawtin.
Artisti diversi tra loro ma che avevano in comune un approccio morbido ed emozionale nel proporre la propria musica.”
A breve vedremo un doppio Showcase che vi vedrà partecipi in due diverse location, Venezia e Milano. Cosa potete raccontarci su quest’ imminenti appuntamenti? Ci sono delle anticipazioni che potete darci?
“Siamo molto eccitati per la doppietta Milano-Venezia. Da una parte sarà l’occasione per ritrovarci in console con Alberto Gerardi, amico e co-fondatore del party ALGORHYTHM | A Music Based Society, ma sarà anche l’occasione per passare del tempo con Giammarco Orsini e Saverio Celesti, due cari amici che vivono in Germania e che non riusciamo a frequentare quanto vorremmo. Nella settimana precedente alle due date, lavoreremo invece in studio assieme a Giammarco mentre con Saverio abbiamo già abbozzato 3 tracce che necessitano solo degli ultimi ritocchi prima di poter essere pubblicate.
D’altra parte ci sarà maniera di testare su strada buona parte dell’O300f team in due situazioni diverse e in più quella di suonare per la prima volta al Discosizer di Milano!”
Your collaboration and participation at the project is going on more than twenty years old; how do you feel today after all this time? Which are the major influences that you feel as most fundamental elements of your project?
“We think on our marriage as a sexless marriage, based on mutual understanding, respect and based on the fusion and common point of view. As duo you have to motivate and be motivated, put away the ego and think as sole focus the good of the project. We certainly feel, personally and artistically, more mature and aware of the path taken and the choices that have brought us to this point, without regrets and pride for everything we have won honestly, always motivated by love for music. With this podcast we wanted to tell you something about our influences and contaminations that over the years have marked us to get to the sound that represents us today.”
After the experience in Barcelona, Kina Music and two other projects of level such as Where We Met and Species, the Venetian residence has returned. How was the approach, if different, between a country like Spain and Italy, how is the contact and interaction with the public?
“Country that goes custom that you find they said…” Once maybe! Barcelona and Venice are only two of the cities where we lived but, if we have to speak from a musical point of view, we can safely say that nowadays one place is worth the other. We can’t longer think only at national level, but we must feel citizens of the world and be able to compare ourselves with different cultures.
Just as this consideration applies to the world of work, as the art world, but above all to interpersonal relationships, what changes are the influences of the environment that surrounds you? For the music business, the only real distinction is between passionate promoters and others who find in repetitiveness the secret of their success.
I speak about promoters because thanks to their artistic choices, they are able to create and educate a fanbase of clubbers educated, receptive and curious. As a result, you happen to play in different European countries and realize that people of different nationalities have the same tastes, appreciate the same artists and follow common trends. Internet has allowed many barriers to be removed, especially physical ones and in this case, and so is how you can find yourself in London, Barcelona, Milan talking about topics common to all, as you once did in the bar of the country with childhood friends.”
In 2018 the first release with O300f will arrive, how did the collaboration between you happen?
“We met Samuel many years ago thanks to some friendships in common. Over the time an understanding has been created based on certain human and moral values, which are very important values for both of us and which also form the basis of our professional relationship.
The rest consist in a “simple” process of musical selection with the aim of reaching a common stylistic point which the artist and the label owner identify and feel their own.”
The collaborations and the different experiences are for all cultural and artistic background. Which were the most important memories that you bring with you in this regard? Are there any artists who have played a key role in your training as DJs or artist?
“Over the years we have not collaborated with many people. Many producers can collaborate remotely in song making via file sharing; we have always preferred to meet and spend time with our collaborators, this because returns the human value of sharing stimuli and experiences returns. For us it works like that. When a producer in the studio is invited or vice versa, a cultural exchange takes place to all intents and purposes in which both parties make their knowledge available but also their own experiences. And when the spark breaks out… well, that’s where the magic happens! More than training we could talk about inspiration, and to mention the artists who played an important role for us, we must go back to our adolescence. Me and Leo will give you two answers!
Leo: on my history DJs and producers have been fundamental, such as the immense Ricardo, Laurent Garnier, Juan Atkins, Minilogue, Mathew Jonson, Underworld, Nightmares On Wax, Kraftwerk, Global Communication, but also great Italian names like Leo Mas, Marco Trani, Claudio Coccoluto just to name a few…
Omar: as Leo told, citing DJs who have brought the club culture to the highest levels such as Coccoluto, the magical triad, Farfa, Di Rocco, passing through the DJs who made the 2004 DC10 great (Tania and Luciano first of all) until reaching the minimal phase a couple of years later with absolute protagonists Riccardo and Richie Hawtin.
Artists who were different from each other but who had in common a soft and emotional approach in proposing their own music.”
Soon we will see a double Showcase that will see you participate in two different locations, Venice and Milan. What can you tell us about this upcoming appointment? Are there any advances you can give us?
“We are very excited about the one-two between Milan and Venice. On the one hand, it will be an opportunity to meet up on consoles with Alberto Gerardi, friend and co-founder of the party ALGORHYTHM | A Music Based Society, but it will also be an opportunity to spend time with Giammarco Orsini and Saverio Celesti, two dear friends who live in Germany and who we can not attend as much as we would like. In the week before the two dates, instead, we will work in the studio with Giammarco, while with Saverio we have already sketched 3 tracks that need only the last touches before they can be published.
On the other hand there will be a way to test on the road a good part of the O300f team in two different situations and more to play for the first time at Discosizer in Milan!