Interstellar Records è una label che propone Cosmic Techno, ma è anche la prima etichetta a donare tutte le entrate in beneficenza per le persone affette da SLA.
Quando la musica incontra il volontariato e l’impegno sociale, è sempre buona cosa prestare un orecchio attento. Se poi il progetto musicale risulta essere valido e soprattutto interessante, ecco a voi Interstellar Records.
Il lavoro di Gianluca Santoriello, in veste di curatore e di primo artista della label come Laherte, è quello di proporre – per primi – un’etichetta focalizzata solo sulla Cosmic Techno. Usando le parole dell’autore: “La Cosmic Techno punta a creare un viaggio interstellare per la mente dell’ascoltatore, ed è caratterizzata da ritmiche techno e da riferimenti alla Syntwave degli anni ’80.”
Interstellar Records nasce quindi come un laboratorio creativo sulla fusione fra sonorità prettamente eighties, che negli ultimi anni stanno salendo di nuovo alla ribalta, e il mondo della techno. E, da buon laboratorio qual’è, l’etichetta prevederà canali per l’invio di materiale e di demo, per permettere anche a giovani producer di proporre le proprie tracce.
E questo è tutto per la parte musicale, e basterebbe già a destare attenzione. C’è però una componente altrettanto importante oltre a quella artistica, ed è quella umana. Tutti i ricavati andranno infatti a sostegno della ricerca contro la SLA (sclerosi laterale amniotrofica) tramite AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la SLA.
Il nome Interstellar Records infatti non è un caso. “Fin da giovanissimo ero appassionato di fisica quantistica, ho letto tutti i libri di Stephen Hawking e proprio in quel periodo venne proiettato un capolavoro del cinema Interstellar.” Ed è proprio ricordando Hawking, affetto anche lui da SLA, che nasce questo progetto.
Potete ascoltare il primo EP di Laherte per la Interstellar, Mercury, a questo indirizzo.
Per ulteriori informazioni sul progetto, potete cliccare qui.