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Abbiamo intervistato Sebastian Szary, metà dei Modeselektor e membro di Moderat, che rilascia “Datei”, album solista che cura dieci rielaborazioni innovative e astratte di brani musicali inizialmente contenuti in “More D4ta”.

Diciamolo subito: “Datei” di Sebastian Szary non è un altro album di remix, è qualcosa di più, di più astratto, di più complesso. Una condensazione di pensieri e musiche. Dieci rielaborazioni innovative di brani musicali inizialmente contenuti in “More D4ata”, album del supergruppo tedesco Moderat (di cui Szary fa parte), che reinterpretano l’opera da una prospettiva diversa.

Szary
Szary

Sembra come se Szary abbia preso un microscopio e analizzato la sua musica per capirne gli effetti e le dinamiche interne, accorgendosi, così, dell’esistenza di un sistema a sé stante, che funziona alla perfezione anche da solo.

“Datei” è come se ci offrisse un’istantanea di un edificio, ma catturando solo un fotogramma, un mattone o un angolo.

« Quando ho iniziato a fare musica, la struttura e il mixaggio della musica elettronica non erano così buoni. Il mio campo di interesse includeva rap/hip hop, house, techno, EBM e industrial, ambient e Sonic Youth (ride, ndr). A poco a poco, stili che prima non avevano avuto molto a che fare tra loro cominciarono a mescolarsi ».

Sebastian Szary

Anche se in modo inconsapevole, è possibile che questo processo era già in corso durante la stesura di “More D4ta” nel 2022, quando Szary, Gernot Bronser e Sasha Ring (Apparat) si sedevano ore, giorni e settimane per discutere e affinare la loro opera.

Moderat
Moderat.©PH._Birgit_Kaulfuss

Leggi anche: Intervista Moderat: “MORE D4TA è il nostro album più sincero”

In quel momento Szary era molto concentrato sulla parte musicale, che suddivideva in pezzi, testando suoni diversi, frammentandoli, osservandone i cambiamenti e abbracciando trasformazioni accidentali lungo il percorso.

Probabilmente, quello era l’ignaro inizio di questo progetto. Oggi, invece, ne vediamo il risultato: la pubblicazione di questa musica eccezionale sull’iconica etichetta di Berlino, la Edition Dur, disponibile esclusivamente su vinile e limitata a 500 copie.

Edition Dur è una serie di edizioni limitate in vinile realizzate da Sven Hasenjäger e Daniel Meteo in collaborazione con Kulturkaufhaus Dussmann di Berlino e i loro lavori sono disponibili solo presso il negozio fisico Dussmann o il loro webshop.

szary

Sono tanti i dettagli che rievocano il passato, a partire dai titoli delle tracce, opportunamente “tagliati”, ridotti, fino ad arrivare al significato stesso del termine tedesco “datei” (in assonanza con “More D4ta”), che si traduce con la parola “file” che ci fa pensare all’idea di ricerca, di archivio, di qualcosa di polveroso, che però viene riportato alla luce e riscoperto per il suo valore. Come:

« […] una fotografia scattata con una vecchia macchina fotografica a pellicola.
Niente è perfetto, ma è così com’è ».

Sebastian Szary
szary

“Datei – Szary – (Edition Dur)”

TRACKLIST

Side A
a1. Land 
a2. Prey 
a3. Glow 
a4. Edit 
a5. Love 
a6. Hype
 
Side B
b1. Bell 
b2. Redo 
b3. Copy 
b4. Rats 

Artista: Szary
Titolo: Datei
DataRelease: 2024-06-28
Formato: Vinyl LP
Label: Edition Dur
Link d’acquisto

INTERVISTA

Ciao Sebastian! Prima di tutto, come stai? È un piacere averti su Parkett.

Ciao carissimo team di Parkett, e ciao Nicola! Sto molto bene. Sono appena tornato da una pausa di sei mesi. Ora posso ricominciare. Non vedevo davvero l’ora di parlare con voi.

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La musica è una cosa seria. Anzi, a un certo livello non è più solo passione ma diventa lavoro. Mi piacerebbe sapere, per questo, come la vive un artista come te? Per esempio, a Szary capita di andare nei piccoli locali ad ascoltare musica dal vivo?

Fondamentalmente, vivo la musica come fosse un alimento base. In teoria, potresti mangiare la stessa cosa ogni giorno sul pane, burro, verdure, formaggio (ecc.). Fortunatamente c’è voglia di provare anche altre cose. Basta farle.

A volte aiuta cambiare prospettiva e trovare un tema di base semplice da seguire. Una sorta di minimalismo, che per me è anche una forma di ispirazione. Il mio problema personale, però, è che questo processo finisce sempre nel caos.

A proposito di ispirazione attraverso i concerti: ho assistito a molti spettacoli musicali diversi negli ultimi 6 mesi. Da Kali Malone, a Beirut, Opn, ecc. È tutta musica che mi stimola.

Anche perché, sia come Modeselektor, che come Moderat ma anche come Fundamental Knowledge, hai (e avete) dato grande contributo al panorama musicale contemporaneo. Qual è il tuo approccio alla produzione? Cambia a seconda del progetto cui ti dedichi?

Sì, cambia molto da progetto a progetto. Passo da una identità all’altra. Accade (è successo) anche che queste identità si sviluppino parallelamente e contemporaneamente. Non sono un grande fan di questo genere di cose, ma non si può evitare.

Con Moderat – “More D4ta” – noi come Modeselektor avevamo ancora molto da fare con il nostro “extended” album. Quindi le nostre identità musicali cambiavano, si muovevano avanti e indietro in continuazione (tra i due progetti), il che portò malcontento anche all’interno della band.

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Molto comprensibile. A proposito di Moderat e di “More D4ta”: è in uscita “Datei”. A primo impatto, è chiara la passione per le parole, le assonanze, le etimologie, i significati e sappiamo anche dello stretto legame tra le due release appena citate, basta cofrontare i titoli dei due album. Ma cos’è per te “Datei”, qual è l’anima di questo lavoro?

Forse, l’anima di quest’opera può essere paragonata all’impronta digitale di un determinato momento, di un certo “tempo”. Oppure, potresti anche paragonarlo a una fotografia scattata con una vecchia macchina fotografica a pellicola.

Niente è perfetto, ma è così com’è.

In “Datei” molto materiale è stato ridotto e tagliato, mentre altre volte ti rendivi conto che a funzionare era solo “quel suono”

szary

Pubblicando su Edition Dur hai fatto anche una scelta di incisione particolare. Solo 500 copie ed esclusivamente in vinile. Come mai questa scelta?

Penso che questa sia proprio una delle idee alla base di “Edition DUR”. Ridurre la quantità, mantenere la qualità.

Se consideri quanta nuova musica viene pubblicata ogni settimana, allora è una buona decisione “fare spazio” alla nuova musica.

Come vedi la proposta/mercato musicale (sopratutto in ambito elettronico, anche se la musica elettronica ha ormai pervaso ogni genere) di oggi? O meglio: cosa c’è di diverso rispetto a quando hai iniziato a fare musica?

Quando ho iniziato a fare musica, la struttura e il mixaggio della musica elettronica non erano così buoni. Il mio campo di interesse includeva rap/hip hop, house, techno, EBM e industrial, ambient e Sonic Youth (ride, ndr). A poco a poco, stili che prima non avevano avuto molto a che fare tra loro cominciarono a mescolarsi.

Ogni settimana nei negozi arrivavano nuovi dischi e CD, cosa che all’epoca trovavo un po’ travolgente. A paragone però, i numeri di oggi sono estremi, se si considera che ogni giorno vengono caricate su Spotify circa 100.000 nuove canzoni.

La cosa peggiore è la quantità incredibile che talvolta è anche sinonimo di qualità in calo; ma la cosa migliore è che tutti possono creare e pubblicare musica. A differenza del passato, oggi c’è molta più apertura all’interno dei singoli generi.

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Purtroppo siamo giunti alla fine. Solitamente nelle mie interviste, lascio uno spazio bianco in cui l’artista può condividere con noi un pensiero, un appello o un’istanza che ha particolarmente a cuore.

Una frase o un messaggio che voglio esprimere ancora e ancora: stop al razzismo!!

Condivido il tuo pensiero. Ti ringrazio molto per il tuo tempo, Sebastian!

È stato un piacere parlare con te. Ciao!


ENGLISH VERSION

Ciao Sebastian! First of all, how are you? It’s a pleasure to have you on Parkett.

Hello dear Parkett team and Nicola! I’m doing very well. 

I’ve just returned from a six-month break. Now I can get started again. I’m really looking forward to talking to you.

Music is a serious thing. Indeed, at a certain level it is no longer just a passion but becomes a job. For this reason, I’d like to know how an artist like you lives music? For example, does Szary happen to go to small venues to listen to live music?

Basically, I experience music like a staple food. Theoretically, you could eat the same thing every day on bread, butter, vegetables, cheese (etc). Fortunately, there is a desire to try other things. Just do things.

Sometimes it helps to change your perspective and find a simple basic theme. A kind of minimalism, which is also a form of inspiration. My personal problem is that it ends in chaos for me.

On the subject of inspiration through concerts: I have been to a lot of different concerts in the last 6 months. By Kali Malone, Beirut, Opn, etc. It is all inspiring music.

szary

Also because, both as Modeselektor, and as Moderat but also as Fundamental Knowledge, you (and they) have made a great contribution to the contemporary musical panorama. What is your approach to production? Does it change depending on the project you are working on?

Yes, that changes a lot from project to project. You switch between different identities. It also happens (happened) that these identities take place in parallel at the same time. I’m not a big fan of doing it like that, but it can’t be avoided. With Moderat “more data” we as modeselektor still had a lot to do with our “extended” album. 

Always switching back and forth, which led to discontent within the band.

Very understandable speech. Speaking of Moderat and “More D4ta”: “Datei” is about to be released. At first glance, the passion for words, assonances, etymologies, meanings is clear and we also know of the close connection between the two releases just mentioned, just compare the titles of the two albums. But what is “Datei” for you, what is the soul of this work?

The soul of this work can perhaps be compared to a fingerprint of a certain time.

You could also compare it to a photograph taken with a film camera. Nothing is perfect, it is as it is. In “Datei” a lot was reduced and cut out, sometimes it was just “that one sound”…

By publishing on Edition Dur you have also made a particular choice of engraving. Only 500 copies and exclusively on vinyl. Why this choice?

I think that’s one of the ideas behind “Edition DUR”. Reduce quantity, maintain quality.

If you consider how much new music is released every week, then it’s a good decision to make room – for new music.

szary

How do you see the music proposal/market (especially in the electronic sector, even though electronic music has now pervaded every genre) today? Or rather, what’s different compared to when you started making music?

When I started making music, the structure and mix in electronic music wasn’t that fine. My field of interest included rap/hip hop, house, techno, EBM and industrial, ambient and Sonic Youth (he laughs, ed). Gradually, styles that hadn’t really had much to do with each other before began to mix. 

New records and CDs came into the shops every week, which I found a bit overwhelming at the time. 

Today’s numbers are extreme when you consider that around 100,000 new songs are uploaded to Spotify every day. 

The worst thing is the incredible amount and sometimes declining quality; but the best thing is that everyone can make and publish music. 

In contrast to the past, there is much more openness in the individual genres today.

Unfortunately we have reached the end. Usually in my interviews, I leave a blank space in which the artist can share with us a thought, an appeal or an instance that he particularly cares about.

A sentence or message that I want to express again and again: Stop racism!! 

I agree with you completely. Thank you very much for your time, Sebastian!

It was a pleasure to speak with you. Ciao!