Jazz:Re:Found scende in campo con una programmazione stellare, perfettamente bilanciata tra un compromesso “tradizionale” e uno slancio avanguardista.
“La lineup di Jazz:Re:Found annunciata è esplosiva e composta da musicisti internazionali, pionieri, precursori, promesse e realtà affermate” e “mai come quest’anno Jazz:Re:Found è nel posto giusto e al momento giusto” sono due estratti presi in prestito direttamente del comunicato ufficiale JZ:RF che mai potrebbero onorare in maniera più veritiera l’identità e la proposta stilistica di questa formidabile realtà tricolore.
Non vi è richiesto chissà quale sforzo astrattivo affinché i motivi si palesino. In realtà li avete già sotto i vostri occhi, ad immediata portata di vista, occorre solo che volgiate lo sguardo un po’ più giù, letteralmente.Il festival si terrà nel capoluogo piemontese dal 29 Novembre al 3 Dicembre, e proporrà un asse stilistico trasversale tra jazz, black, soul e ampie sfumature di elettronica, riservando il tutto da una limitante visione a compartimenti stagni e permettendo ad ogni act di raggiungere il suo vertice di appeal anche grazie a quel reale intento di pluri-contaminazione tra quanto è rintracciabile nel mezzo dell’offerta. Sperimentazione diventa l’unica chiave di lettura per uno spazio che lascia da parte qualunque logica artistico-direzionale più “immediata” e semplicistica: Never Hype / Ever Ahead, come recita lo slogan di questa edizione.
L’antipasto del programma venne già servito il 20 Ottobre, portata più che appetitosa w/ Azimuth e DJ Spinna al Santeria Social Club; il secondo capitolo di questa parentesi introduttiva si è chiuso sempre nel capoluogo lombardo il 25 Novembre ed è stato a sigla di Thundercat @ Base Club, in collaborazione con Linecheck e Milano Music Week.
Digerite le entrées, è a cavallo delle due mensilità invernali che il festival sfodera tutte le sue ragioni a testimonianza di quella reputazione costruitasi in una decade di attività:
Saranno i locali del Club Supermarket in Viale Madonna di Campagna 1 [sostituiti in seconda battuta allo Spazio Q35 di Via Quittengo] ad ospitare buona parte della rassegna. Ad alternarsi sul palco nel primo giorno dell’esperienza Ever Ahead saranno l’organista newyorkese Cory Henry accompagnato dalla sua band di apostoli funk e, in apertura, una delle più belle risposte italiche alla nu-jazz intercontinentale: le tastiere, la voce e la chitarra dei Technoir (anche loro tra la libreria musicale MyZone).
Si prosegue poi con il cantautorato fusion tra Jazz & Funk di James Senese + Napoli Centrale (evento FB: James Senese Napoli Centrale a Torino x Jazz:Re:Found) professato in più di mezzo secolo di carriera e la selezione di uno dei volti club più in rapida ascesa dal territorio europeo, il britannico Bradley Zero.
Venerdì e Sabato poi, sarà un tripudio di pesi massimi della scena clubbing (ma non solo): da una vera e propria istituzione vivente della cultura di settore quale Nicky Siano; al massimo profeta della cassa sincopata a 160 bpm, da qualche mese onorato anche di uno dei massimi riconoscimenti rilasciati dal regno di Sua Maestà, founder di quella che poi è stata riconosciuta negli anni una delle etichette più rappresentative del genere nonché un tipo dal sorriso piuttosto contagioso. Sì, è Goldie. Accompagneranno il Don della UK britannica i ragazzi del collettivo The Dreamers, da più di 10 anni un piccolo patrimonio tricolore della più tipica tradizione musicale d’oltremanica (evento FB: Goldie, Roni Size, The Dreamers x Jazz:Re:Found Festival 2017).
Accodate poi, altre eccellenze affermate come Motor City Drum Ensemble la cui ricerca musicale così tipica e distintiva ne ha fatto uno degli artisti più apprezzati da qualche anno a questa parte; la rivelazione Peggy Gou; l’impronta berghaniana a cemento e acciaio di Tama Sumo; l’esordio italiano di Lefto, un artista incredibilmente poliedrico così come risuona chiaro già dalla sue affiliazioni secanti per la leggendaria Blue Note, per Ninja Tune, per !K7 e per molto altro ancora; il britannico Moses Boyd, affascinato cultore e raffinatissimo discepolo dei maestri del Jazz vissuti nel secolo precedente; alcune interessantissime promesse tutte Made In Italy come Indian Wells, artista che già acclamammo con sincero entusiasmo nel corso della precedente intervista e appena reduce dall’uscita del suo ultimo lavoro “Where The World Ends”; nuovi manifesti di forme ibride come l’inedito progetto Capofortuna, nato dall’incontro tra Rame e Funk Rimini (qui quando scoprimmo dalle loro parole maggiori info. sul progetto stesso); Jameszoo a richiamare quella complessa esperienza combinata perpendicolarmente all’elettronica e al jazz; Chassol, R&B tutto europeo particolarmente apprezzato da grandi artisti contemporanei d’oltreoceano; e a chiudere il fiocco in questi due giorni di fiamma, non una ma ben due celebrazioni ventennali, “New Forms” di Roni Size e “CRX” dei Casino Royal spengono entrambi le candeline, quale occasione migliore per festeggiare?…
Ci daremo poi l’arrivederci Domenica 03 tra gli stabili del Magazzino sul Po, dalle 16.00 in poi, con l’appuntamento TOLK Temporary Vinyls’ Shop c/o Jazz Re:Found, un’opportunità offerta a tutti gli appassionati per (ri)trovare “dischi nuovi, usati e rarità dal jazz alla techno”.
In aggiunta, nell’arco della nutritissima programmazione, le performance di talenti nostrani tra elettronica, house e confini più sperimentali: Raffaele Costantino, DNN, LNDFK, Mono Jazz, Abstract, Ksoul & MuteOscillator, Alessandro Gambo, Andrea Passenger, Capibara, TWEEEDO, TDC PALAZZI, i ragazzi di Outcast Torino, Dj Fede, Teo Lentini & Niko Favata.
Allo stesso modo nutrita è l’attenta selezione di altrettante attività parallele, attività certamente propedeutiche ad irrobustire quell’aurea di eterogeneità generativa che connota il Jazz:Re:Found già dalla “sola” proposta musicale. Sono occasioni di confronto, dibattito e costruzione culturale; adiacenti allo spirito più liberale, integrativo e comunitario del festival stesso. Sperimentazione si vede coadiuvata dal gene della Ridondanza e della prosperità espressiva in una serie di incontri aperti al pubblico dall’alto concentrato attrattivo.
Primissimo appuntamento è quello di Mercoledì 29 Nov. h: 18.00 @ Bellissimo Blue Loft (Via Regaldi 7), vero e proprio “la” del festival in compagnia di Rocco Pandiani, head del progetto Mono Jazz – un calderone musicale fecondo dei suoni più tradizionali di cui l’elettronica è figlia e devota cultrice, ogni mese in onda su Worldwide FM “con l’intento di coniugare Musica che va dagli anni 30/40 fino ai giorni nostri”.
Giorno seguente, stesso posto-stessa ora, in preparazione al black-elettronico dei Technoir e al funk di Cory e soci, girano i dischi di Teo Lentini e Niko Favata.
Dalla spiccata caratura sociale, sono i due appuntamenti (Venerdì 01 e Sabato 02, rispettivamente alle 11.00 e alle 14.30) sotto il marchio “Sangue Misto”, un progetto a cura di GRIOT che ha come obiettivo quelle di responsabilizzare sulla natura fenomenologica dell’immigrazione e dell’integrazione multietnica, un tema su cui mai come oggi è necessaria l’emergenza di una seria e consapevole dialettica. Nella prima parentesi, avverrà la proiezione esclusiva di “Appuntamento ai Marinai” (con intervento della regista Ariam Tekle e Johanne Affricot, fondatrice di GRIOT) un documentario che vede per soggetto la seconda generazione di eritrei dell’urbanistica milanese e la disciplina musicale quale chiave rafforzativa dell’integrazionismo sociale.
Il secondo, intitolato “Sound, Identità e Rappresentazione”, vedrà un dibattito che esplorerà la carenza di sottogenere Africa-impronted sul suolo italiano cui prenderanno parte artisti particolarmente sensibili al tema: Vhelade, David Blank, Technoir, Mudimbi e Tommy Kuti. Questa però sarà solo una delle tante iniziative raccolte nel primo Sabato di Dicembre: di incredibile attualità è il partenariato con Soundreef e la discussione avanzata a partire dalla ore 11.00 sotto il monito titolare “Il Copyright alla fine del Monopolio SIAE”, un tema che sta suscitando grandissimo interesse in virtù delle ultime evoluzioni normative. A mediare saranno: il giornalista Carlo Bordone, Lucian Beierling (Soundreef), Matteo Bellitto (Calista Records), Salvatore Marano (musicista) e Raffaele Costantino (dj, producer e conduttore radiofonico).
Passata la pausa pranzo, Andrea Passenger ai dischi sottofondo del brunch, e l’incontro Sangue Misto; si ritorna alle 17:30 in Viale Madonna di Campagna (Soundreef Waves Arena) con i DJ set di Tweeedo e Capibara. Parallelamente, ma qualche ora prima (13.00), gli spazi Supermarket assisteranno al nuovo progetto by Jazz:Re:Foud dal nome Pier35 / Hub Creators, come comunica la stessa direzione: “un vero e proprio porto di mare che, per tutta la giornata di sabato 2 dicembre a partire dalle 13:00, aprirà gratuitamente, al pubblico di JZ:RF e alla città, lo Spazio di via Quittengo. Un mall diffuso in cui art, food e market saranno rappresentati dalle più interessanti realtà enogastronomiche, culturali e artigianali torinesi”.
Per maggiori informazioni completamente dettagliate su line-up e timetable vi rinviamo al programma ufficiale.
Si chiude così un ciclo di offerte, proposte e ricerche altamente interagenti tra loro che valicano “formule pronto-uso” (parafrasando le parole di Rame e Ricky Cardelli alias Capofortuna) verso la sintetizzazione di espressioni non solo alternative, ma che coadiuvate reciprocamente e finalizzate alla costruzione di una sola, sinergica, identitaria realtà complessa
Tutte le altre informazioni propedeutiche al caso (e annessi buy-link), le potrete raccogliere dai canali ufficiali dell’organizzazione.
– Sito Web Jazz:Re:Found
– Evento ufficiale FB _ Jazz:Re:Found Festival 2017
– Pagina ufficiale FB _ Jazz:Re:Found
– Tickets