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Intervista al produttore olandese Joris Voorn che dopo “Ringo” con oltre 20 milioni di streaming su Spotify rivela “Ryo”, il nuovo singolo realizzato in onore del figlio più giovane Ryoma.

Joris Voorn, dj e produttore olandese classe ’77, da poco ha rilasciato il suo ultimo singolo intitolato “Ryo” in onore del suo secondogenito Ryoma.

Fondatore della label “Green” e co-fondatore insieme a Edwin Oosterwal della label “Rejected“, Joris Voorn ha deciso di diffondere la track sul suo programma radiofonico “Spectrum” per estendere la versatilità sonora della sua musica.

Joris Voorn, nel 2003, è stato incoronato come Talento Dell’Anno dalla Dj Dutch Award successivamente al rilascio dell’EP “Lost Memories” spianandogli la strada verso l’olimpo delle “DJ Star”.

Il suono ricco di scie emotive e sentmentali è avvolto da pattern elettronici virili e dolci categorizzandolo in un filone tra la Deep-House, Techno ed Electro, spesso trascesi in un caleidoscopio di immagini musicali malleabili eludendo qualsiasi genere musicale.

Dopo il successo della traccia “Ringo” ispirata alla nascita del primogenito e con più di venti milioni di streaming su Spotify, ecco che Joris Voorn ritorna con un nuovo singolo oltre che con la responsabilità di padre, anche con quella di fare gli stessi ascolti; se lo augura l’industria musicale.

Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e di sapere di più della nuova uscita.

Ciao Joris e benvenuto su Parkett. Dopo “Ringo”, la traccia dedicata al tuo primogenito, il nuovo singolo “Ryo” è nato in onore del tuo secondogenito (Ryoma) e sarà trasmesso tramite “Spectrum”, il tuo programma radiofonico. Che impatto ha avuto la nascita di tuo figlio su questa traccia e come ci hai lavorato? Perché hai scelto Spectrum per diffonderlo invece di una delle tue etichette “Green” o “Rejected”?

Mio figlio Ryoma è stato l’ispirazione per questa canzone. La natura ottimistica e positiva delle melodie si adatta molto bene alla sua personalità avventurosa! Sono molto felice che questa canzone sia finalmente finita perché un sacco di persone lo hanno chiesto dopo aver suonato una versione della canzone un anno fa. Ho rilasciato Ryo su Spectrum, perché ho trasformato la mia impronta Green in Spectrum. Lo scopo di Spectrum era quello di mostrare versatilità musicale e penso che i suoni di Ryo si adattino perfettamente a questo concetto. La traccia bonus Noa è presente in Ryo. In entrambe, la musica ha componenti dolci, positive e ottimiste, sensibili e romantiche.

Se mi permetti aggiungo la componente malinconica. Improvvisamente si ha la sensazione di avere il respiro rotto dall’emozione dei ricordi e della felicità presente in essi. Hai dichiarato che per Ryo hai usato la primissima registrazione fatta con il tuo synth Prophet-6, dal momento che non è semplice ricreare la stessa sensazione nei seguenti schemi. Quanto è difficile esporre le tue emozioni attraverso la musica? Tecnicamente come ti approcci a questo processo? 

Esporre le emozioni attraverso la musica può diventare difficile quando stai provando troppo. Il modo migliore per mostrare le emozioni nella tua musica è sperimentare semplicemente mentre sei su una certa atmosfera. La melodia di Ryo è stata creata mentre sperimentavo il synth del Prophet-6 e mi è venuta fuori dal cuore in quel momento. Non ho mai avuto la stessa identica sensazione quando ho provato a ricreare questo esempio, anche se era lo stesso modello di synth…

L’approccio? Ricomincio sempre da zero, creo una melodia o un ritmo e ci lavoro sopra. Sperimento con suoni diversi e costruisco sopra la traccia. Il mio laptop è sempre equipaggiato con Traktor e Ableton e il mio studio è pieno di controller, espositori ritmici e sintetizzatori.

Cosa significa diventare padre per un DJ? Movimenti continui, serate / festival, impegni, etichette, come concili tutto questo?

Non importa quello che fai per vivere, diventare un padre cambia sempre la tua vita. Come DJ, a volte è difficile trovare l’equilibrio perfetto tra essere a casa per la mia famiglia e stare in studio o in un tour. Certo, cerco di essere a casa il più possibile e cerco di fare un sacco di cose da papà come portare i bambini a scuola o fare delle belle attività padre-figlio. Ma sì, ho una vita intensa e molto nella mia mente. Mi piace che io abbia i miei figli perché mi aiutano a distrarmi dalle cose.

Hai una laurea in architettura d’interni. Penso che gli studi svolti insieme al tuo lavoro convergono in un unico flusso: la propagazione del suono attraverso l’ambiente. Uno dei tuoi set, al Grand Palais (Parigi), dove hai suonato per Cercle, ambiente e suono sono le facce della stessa moneta, testimoniano l’importanza di entrambi i concetti. Quanto è importante la prospettiva ambientale sulla prospettiva del suono e viceversa? Questi studi hanno, in qualche modo, facilitato il lavoro da DJ?

Bene, penso che questi siano fattori davvero importanti per un concerto o un festival. È importante che il suono si adatti all’ambiente. Ecco perché l’hard techno viene spesso suonata in una scena industriale, solo perché queste due cose vanno così bene. Penso che i miei studi universitari abbiano contribuito alla mia carriera di artista, soprattutto quando si tratta di creatività. Non è molto simile al fare musica, ma mi ha aiutato con il mio processo creativo. Come pensare fuori dagli schemi, creare una storia e costruire il lato imprenditoriale di questo business.

Dopo Berlino, anche Londra ha messo a disposizione finanziamenti per i club indipendenti e promotori in generale (per saperne di più CLICCA QUI). Cosa ne pensi dell’attuale scena elettronica? E quanto è importante avere il supporto dello Stato?

Penso che la scena attuale sia incredibile. È più grande di quanto non sia mai stata prima. Gli aiuti di Stato svolgono un ruolo importante in questo! Per esempio, nella mia città natale ad Amsterdam, la città aiuta ogni anno con l’ADE (Amsterdam Dance Event). È una collaborazione tra la città e i suoi club e attrae molti turisti ogni anno. L’aiuto di Stato non è importante solo per la scena e per i club, ma è anche un grande vantaggio per la città.


ENGLISH VERSION

Interview with Dutch producer Joris Voorn that after “Ringo” with over 20 million streaming on Spotify reveals “Ryo”, the new single made in honor of the younger son Ryoma.

Joris Voorn, dj and Dutch producer born in ’77, recently released his latest single entitled “Ryo” in honor of his second son Ryoma.

Founder of the “Green” label and co-founder along with Edwin Oosterwal of the “Rejected” label, Joris Voorn decided to spread the track on his “Spectrum” radio program to extend the sound versatility of his music.

Joris Voorn, in 2003, was crowned as Talent Of the Year by the Dj Dutch Award following the release of the “Lost Memories” EP, paving the way to the Olympus of the “DJ Stars”.

The rich sound of emotional and sentimental trails is enveloped by virile and sweet electronic patterns categorizing it in a vein between Deep-House, Techno and Electro, often transcended into a kaleidoscope of malleable musical images eluding any musical genre.

After the success of the “Ringo” track inspired by the birth of the first child and with more than twenty million streaming on Spotify, here is that Joris Voorn returns as well as with the responsibility of father, even with that of doing the same plays, at least for the music industry.

We had the pleasure of interviewing him and knowing more about the new release.

Hi Joris and welcome on Parkett. After “Ringo” the track dedicated to your firstborn, your new single Ryo was born in honor of your second child and will be broadcast through Spectrum, your radio show and series of events. What impact did the birth of your child have on this track and how did you work on it? Why did you choose Spectrum to spread it instead of one of your Green and Rejected labels?

My son Ryoma was the inspiration for this song. The optimistic and positive nature of the melodies suits his adventurous personality really well! I’m very happy that this song is finally finished because a lot of people asked for it after I played a version of the song a year ago. I released Ryo on Spectrum, because I turned my Green imprint into Spectrum. Spectrum’s purpose was to show musical versatility and I think the sounds of Ryo fit perfectly to this concept.

The Noa bonus track is present in Ryo. In both, music has sweet, positive and optimistic, sensitive and romantic components. If you allow me, I would add melancholy because suddenly you have the feeling of having your breath broken by the emotion of memories and happiness present in them. You stated that for Ryo you used the very first recording made with your Prophet-6 synth, since you couldn’t recreate the same feeling in the following patterns. How difficult it is to expose your emotions through music? And technically how do you approach it? 

Exposing emotions through music can become difficult, when you’re trying too hard. The best way to show off emotion in your music, is to just experiment while you’re on a certain vibe. The melody of Ryo was created whilst experimenting with the Prophet-6 synth and it just came out of my heart at that moment. I never got the exact same feeling when I tried to recreate this sample, even though it was the same synth pattern…

The approach? I always start from scratch, create a melody or a beat and just work on that. Experiment with different sounds and build on the track. My laptop is always equipped with Traktor and Ableton and my studio is filled with controllers, rhythm exposers and synths.

What does it mean to become a father for a DJ? Continuous movements, evenings / festivals, commitments, labels, how do you reconcile all this?

It doesn’t matter what you do for a living, becoming a father always changes your life. As a DJ, it is sometimes hard to find the perfect balance between being home for my family and being in the studio or on a tour. Of course, I try to be home as much as possible and I try to do a lot of dad stuff like bringing the kids to school or doing some nice father-son activities. But yeah, I have a busy life and a lot on my mind. I love that I have my sons because they help me to take my mind off things.

You have a degree in interior architecture. I think that the studies carried out alongside your work converge in a single flow: sound propagation through the environment. One of your sets comes to mind at the Grand Palais (Paris), where you performed for Cercle, where environment and sound, faces of the same coin, testify to the importance of both concepts. How important is the environmental perspective on the sound perspective and vice versa? Did your university studies somehow help your DJ job?

Well, I think these are really important factors for a gig or a festival. It is important that the sound fits to the environment. That’s why hard techno is frequently played in an industrial scene, just because these two things go along so well.

I do think my university studies contributed to my career as an artist, especially when it comes to creativity. It’s not quite similar to making music, but it helped me with me creative process. Like thinking outside the box, creating a story and doing the entrepreneurial side of this business.

After Berlin, I don’t know if you are aware of London funding for independent clubs and promoters in general. What do you think of the current electronic scene? And how important is state aid

I think the current scene is amazing. It is bigger than it has ever been before. State aid plays an important part in this! In my home town Amsterdam for example, the city helps with the Amsterdam Dance Event every year. It’s a collaboration between the city and its clubs, and it attracts a lot of tourists every year. State aid is not only important for the scene and for the clubs, but it’s also a big plus for the city.