Flavia NittoQuante storie rimangono inascoltate nella musica elettronica semplicemente perché chi le crea non trova lo spazio o il supporto per emergere? Quante barriere devono essere abbattute affinché la scena techno possa dirsi veramente inclusiva? E soprattutto, cosa possiamo fare, come pubblico e industria, per favorire un cambiamento duraturo?
Katrin Wolke non è solo un’artista talentuosa, ma una donna che ha deciso di affrontare queste domande di petto, trasformando le difficoltà incontrate nel suo percorso in un’occasione per costruire qualcosa di significativo. Dj e produttrice techno, con il progetto She Is Techno, Katrin ha dato vita a una piattaforma/podcast che non è solo un luogo di espressione per le donne nella scena techno, ma anche un vero e proprio movimento culturale che sfida pregiudizi e stereotipi radicati.
Alla scoperta del talento nascosto
Katrin Wolke è un nome che incarna il concetto di scoperta tardiva ma potente. Nata alla fine degli anni ’90, ha iniziato ad avvicinarsi alla musica elettronica e alla techno solo nell’estate del 2022. Ha appreso rapidamente le tecniche di mixing e di costruzione di un set, sviluppando in breve tempo uno stile unico che l’ha portata alla ribalta nella scena techno di Cracovia.
Questo successo improvviso non è stato però privo di ostacoli. Come molte donne nell’industria musicale ( e no, non è un cliché), Katrin Wolke ha dovuto affrontare pregiudizi legati al suo genere e al suo aspetto. Ha trasformato queste esperienze in una forza creativa e ha sviluppato progetti in grado di combattere tali discriminazioni, cementando il suo ruolo di innovatrice nella scena elettronica.
She Is Techno: Un Manifesto Contro le Discriminazioni
Uno dei progetti più significativi di Katrin Wolke è She Is Techno, una piattaforma che va oltre la musica, diventando una dichiarazione politica e culturale. Creato per promuovere e supportare artiste donne nel mondo della techno, She Is Techno rappresenta una risposta diretta alle barriere di genere che molte donne affrontano nell’industria musicale. Attraverso podcast, eventi e collaborazioni, questa iniziativa ha unito musiciste e DJ di tutto il mondo, creando una rete di supporto e ispirazione reciproca.
She Is Techno è, per l’artista non solo un progetto artistico, ma una protesta contro ogni forma di discriminazione all’interno della scena musicale. È un chiaro esempio di come Katrin stia utilizzando il suo podcast per combattere l’ingiustizia, ridefinendo la techno come uno spazio inclusivo, libero e aperto a tutti, indipendentemente dal genere o dall’aspetto.
Oltre la Techno Tradizionale
Nonostante il suo successo iniziale come DJ, la produzione musicale è diventata rapidamente una passione per Katrin Wolke. Incominciando come autodidatta, ha sviluppato la sua abilità nel creare musica sia utilizzando strumenti VST (Virtual Studio Technology) sia con hardware fisici, dimostrando una versatilità rara. Le sue tracce si distinguono per la fusione di elementi techno tradizionali con un tocco moderno, creando soundscape complessi e profondi che trasportano l’ascoltatore in una dimensione senza tempo.
Uno dei suoi primi grandi successi è stato il remix del brano dell’artista tedesco Jemek Jemovit, pubblicato nel disco P.Z.P.R. PROPAGANDA EP. Questa traccia, che si inserisce perfettamente all’interno di un contesto musicale ricco di influenze dark e industriali, ha consolidato la sua reputazione di produttrice abile e innovativa.
“Look Up” e “Ain’t Shit Personal”, pubblicate nel 2023, rappresentano due lati distinti della sua personalità artistica. “Look Up” è una composizione che mescola beat pulsanti con melodie evocative, portando l’ascoltatore in una sorta di viaggio sonoro ipnotico. La cura nei dettagli e la struttura musicale dimostrano l’abilità di Wolke nel creare tracce che sono allo stesso tempo cerebrali e fisiche, ideali sia per l’ascolto attento che per il dancefloor.
Qui, Katrin Wolke mostra il suo lato più sperimentale, giocando con strutture ritmiche complesse e bassi profondi, che fanno sì che il pezzo diventi un catalizzatore di movimento e dinamismo nei club.
Il Ruolo di Co-fondatrice di Hot Techno Near You Records
Un altro tassello fondamentale nel percorso di Katrin Wolke è la creazione, insieme al suo partner, del collettivo e etichetta discografica Hot Techno Near You Records. Questo progetto è nato come un’estensione naturale del loro amore per la techno e la voglia di dare una piattaforma a talenti emergenti che condividono la stessa passione per il genere. La visione dell’etichetta è quella di promuovere la musica techno dura e sperimentale, creando uno spazio in cui artisti innovativi possono esplorare nuovi suoni senza essere legati alle aspettative di mercato.
In questa intervista, Katrin Wolke ci racconta come la sua esperienza personale – fatta di talento, ma anche di resistenza a un sistema spesso escludente – l’abbia spinta a creare uno spazio dove le artiste possano essere celebrate per il loro valore, senza etichette né limiti.
Hai scoperto il tuo talento musicale solo nel 2022. Com’è stato quel momento per te? Cosa ti ha motivato a immergerti così rapidamente nel mondo della techno e della produzione musicale?
Non riesco a individuare il momento esatto in cui ho capito le mie capacità in termini di produzione musicale… All’inizio ero troppo assorbita e affascinata da questo nuovo ambiente che stavo appena scoprendo, ovvero la Digital Audio Workstation. Ho anche preso confidenza e imparato le basi del lavoro con l’hardware, in particolare con le iconiche Korg Electribes.
Credo però di non aver compreso, almeno fino a poco tempo fa, che ciò che per me era naturale non lo fosse per tutti, né di avere certe abilità.
Parliamo di She Is Techno, la piattaforma che hai fondato per promuovere artiste donne nella scena techno. Come è nato questo progetto e quali sfide hai affrontato per abbattere le barriere di genere nell’industria musicale?
She Is Techno è stata la mia risposta alle disuguaglianze che ho affrontato molto presto quando ho iniziato la mia carriera da DJ. La mia esperienza si è rivelata simile a quella di altre artiste che ho incontrato lungo il cammino.
Conoscevo la storia generale della scena techno e cosa era diventata, ma ciò che ho vissuto contraddiceva completamente i valori fondamentali della cultura rave: libertà di espressione, anticonformismo e accettazione, basati sul concetto PLUR (pace, amore, unità e rispetto).
L’ho imparato a caro prezzo. La mia storia è una triste verifica della realtà e dimostra cosa sia realmente la “cultura rave polacca”: non solo un concetto o una visione utopica, ma purtroppo una palese ipocrisia.
Da quando ho iniziato a produrre musica e ho condiviso un mix fatto esclusivamente con le mie tracce con la comunità techno polacca, ho subito ben tre attacchi di cyberbullismo. Il volume di commenti pieni di odio, sarcasmo, insulti e persino minacce che ho ricevuto era assurdo, tutti provenienti da persone che non avevo mai incontrato. La maggior parte erano DJ uomini di mezza età, membri attivi della scena da anni o decenni (senza una singola produzione a loro nome). Questa diffamazione pubblica, che mi ha costretta a difendermi, e l’ostilità che non riuscivo a comprendere, mi hanno lasciata con un trauma che ha richiesto infinita pazienza, sofferenza e molto tempo per essere elaborato.
Dov’era la musica in tutto questo? Dove sono finiti i valori della cultura rave?
La forza che mi ha tenuta a galla è stata la mia fede nel rispettare quel codice etico e la convinzione che quello che faccio abbia uno scopo più grande. Se la mia attitudine può ispirare un’azione o essere d’aiuto anche solo a un’artista, allora ne vale la pena.
È stata una barriera difficilissima da superare. Ma ce l’ho fatta. E sono pronta ad abbattere le altre.
Il tuo stile musicale è noto per mescolare ritmi pulsanti con texture complesse. Come descriveresti il tuo processo creativo in studio? Parti da un’idea specifica o lasci che la musica ti guidi spontaneamente?
Direi che il mio processo creativo è diverso ogni volta che mi siedo davanti alla DAW, e più musica produco, più cambia. Il mio obiettivo è sempre giocare con contrasti e contraddizioni, unendo elementi che sembrano incompatibili. La mia prima direzione è trovare un modo per farli funzionare bene insieme, creando una traccia che sia impossibile non ballare. La seconda è lasciar fluire il mio stato d’animo, che si riflette nella traccia. È una perfetta valvola di sfogo per tutte le emozioni, vissute o represse, che riverso in FL Studio. È come una terapia per me. Grazie, Image Line.
Hai co-fondato Hot Techno Near You Records con il tuo partner. Cosa vi ha spinti a creare la vostra etichetta e quali sono gli obiettivi?
Per me, gestire un’etichetta significa principalmente essere responsabili della formazione del gusto musicale delle persone. Ero sicura di poter avviare un progetto del genere con un produttore con quasi 30 anni di esperienza in vari generi: batterista in una band punk/grunge, hip-hop, sampling, drum&bass, fino a influenze più recenti come tekkcore.
Non riuscivamo a trovare un’etichetta polacca che si concentrasse sul lato più veloce della techno. Volevamo qualcosa che non fosse solo ritmo, ma che si discostasse dalle tendenze dominanti, con tracce che spiccassero. Il nostro obiettivo era creare una rete che supportasse idee fresche e non convenzionali, integrando artisti polacchi con produttori affini di tutto il mondo.
Proporre qualcosa di nuovo e diverso richiede coraggio, ma per me è questo il senso di essere un artista: offrire qualcosa di unico affinché la cultura possa progredire e svilupparsi. E noi siamo qui per supportarlo.
Hai anche pubblicato sull’etichetta tribe tekno OKUPE REC. Cosa ci puoi dire di questo progetto? Come si differenzia dal tuo lavoro precedente e cosa ti ha attratto della loro visione?
Quando si è presentata questa opportunità, avevo già pubblicato tracce su etichette rispettate come Raekke’s Imminent in Portogallo, ALIOM in Francia, Shivers in Svezia e ECHO Recordings nei Paesi Bassi.
Collaborare con OKUPE è stata un’avventura entusiasmante. Questo progetto mi permette di esplorare uno stile diverso da quelli che ho affrontato in passato. Mi ha attratto la loro dedizione nel supportare artisti underground e spingere i confini dell’industria musicale.
Alcuni indizi sulla collaborazione con XTECH sono già su Soundcloud: seguiteci per scoprire cosa arriverà!
Il remix che hai fatto per il brano “P.Z.P.R. – KW RMX” ha segnato una tappa importante nella tua carriera. Come affronti un remix rispetto alla produzione di una traccia originale? E cosa ti ha ispirata per questo particolare remix?
Quando ho ricevuto i stem del brano originale con cui lavorare, per il mio primo remix ho pensato che la “soluzione più sicura” fosse partire come se fosse una normale traccia di hard techno, aggiungendo gradualmente delle sottili tracce dell’originale man mano che la traccia si sviluppa, fino a quando non fosse chiaro per l’ascoltatore di cosa si trattasse.
Da allora sono diventata ossessionata dai remix. A volte sento il bisogno di rielaborare ogni suono in modo che rifletta completamente l’originale e sia facilmente riconoscibile da chi lo conosce. Più spesso, però, mi concentro su un solo elemento che mi piace di più e lo arrangio secondo le mie idee. A volte lo modifico così tanto che alla fine diventa irriconoscibile. Se succede, lo prendo come riferimento e lo ricreo da capo, con le mie risorse.
Quando produco tracce originali, invece, lascio semplicemente fluire la mia immaginazione nella direzione che vuole prendere.
“Look Up” e “Ain’t Shit Personal” sono due tracce molto diverse, eppure entrambe riflettono il tuo approccio eclettico alla techno. Come decidi quale direzione sonora prendere per ogni nuova produzione? Esplori una particolare emozione o idea in ogni traccia?
Quando inizio un nuovo progetto, di solito ho già deciso il genere che voglio esplorare. “Look Up” è stata la mia versione per ricreare le textures ruvide e graffianti dei batteristi tipiche dello schranz, con un kick molto pesante. “Ain’t Shit Personal“, invece, l’ho composta subito dopo aver scoperto il rap di Memphis, in particolare DJ Paul e Kingpin Skinny Pimp. Mi ha stregato, quindi ho capito subito che dovevo includere quelle voci nella mia traccia.
Dopo vari tentativi e errori mi sono fermata e mi sono chiesta: voglio conservare la stessa vibrazione intimidatoria dell’originale?
No. Togli il verso “everything is business; ain’t shit personal” dall’originale, e ciò che ottieni è una visione del mondo piuttosto ottimista! Almeno così l’ho vista io (LOL). E visto che l’assurdo come misura stilistica mi ha sempre affascinato in tutte le forme artistiche, ho pensato: perché non applicarlo anche nella mia musica? Così ho combinato quel verso con una base da trance un po’ nostalgica e sognante. Perché no?
Come una delle voci principali della techno underground in Polonia e oltre, come vedi l’evoluzione della scena techno negli ultimi anni? C’è una tendenza o direzione che trovi interessante?
Quello che ho notato è sicuramente un cambiamento relativamente rapido in cosa viene classificato come hard techno. Forse mi sfugge qualcosa o non capisco questa nuova tendenza…
Ma credo di avere una visione diversa su come dovrebbe suonare la techno più dura e pesante. L’abbondanza di suoni acuti, taglienti e striduli non è quello che intendo per “hard”.
Il primo incontro con il tekno e il hardtek, però, è stato ciò che ha lasciato una traccia indelebile nella mia musica. Ha cambiato profondamente il mio approccio alla produzione delle tracce e alla gestione delle mie performance da DJ. Ovviamente non si tratta di una moda, ma per me è stato un momento definitorio che ha plasmato la mia visione della produzione techno.
Quando ho capito le infinite possibilità di combinazione che questa musica mi offriva, ho iniziato a incorporare elementi di tekno e hardtek nelle mie tracce, sperimentando con suoni e strutture diverse per creare qualcosa di nuovo. Penso che un orecchio allenato possa facilmente riconoscere questa evoluzione.
Il mondo della techno è in continua evoluzione. Come fai a rimanere aggiornata sulle nuove tendenze senza perdere la tua identità artistica?
Continuo a fare la mia ricerca musicale nello stesso modo in cui lo facevo prima di iniziare a fare musica. Ho un taccuino dove scrivo tutte le osservazioni, i pensieri e le idee che mi vengono durante il percorso. Poi, di solito, concentro la mia ricerca su tutti i generi che non sono techno, cercando di tenermi aggiornata su cosa succede nel panorama musicale in generale. E cerco di afferrare l’essenza di ciò che la gente apprezza e vuole sentire oggi.
Ma soprattutto, mi concentro sulla mia sperimentazione personale per creare qualcosa di completamente nuovo: musica che sia “relazionabile” per un pubblico più ampio, innovativa e semplicemente divertente da ballare.
Se potessi collaborare con qualsiasi artista o produttore, passato o presente, chi sceglieresti e perché? C’è qualcuno che ti ispira particolarmente nel modo in cui affronta la techno?
Non sono ancora sicura, non ho deciso! So che ho ancora un sacco di musica e di artisti rinomati da scoprire. Al momento, la mia concentrazione è tutta sui progetti e le collaborazioni a cui sono già coinvolta, e sto dando il massimo impegno. Ma una cosa è certa: mi porterà sicuramente in direzioni che vanno oltre le mie aspettative 🙂
Katrin Wolke torna con “Faded” nel 2025
L’artista e produttrice Katrin Wolke sta continuamente espandendo i confini di ciò che la techno può essere. I suoi progetti, dalle tracce personali alle collaborazioni con etichette come Imminent Records, OKUPE PROD e COUP, indicano che siamo solo all’inizio della sua ascesa. Dopo il successo di singoli come Hold Up e Hardest Frequencies nel 2024, Wolke pubblica Faded nel 2025, un brano atteso che promette di spingere ancora oltre i confini del suo sound innovativo.
Tra le sue release più apprezzate troviamo l’EP Keep an Eye on It, con tracce come Stop My Mind, Umad e Baile Funk, oltre al remix Baile Funk – Rakke Hardtool Remix realizzato con Reekke. Anche il progetto Time is Circular EP e singoli come Your Opinion e Stop Playin’ hanno contribuito a consolidare il suo status di nome emergente nella musica elettronica. Da poco ha raggiunto la crew di SUM – Sound Underground Music, l’agenzia di booking tutta italiana che si occupa di musica underground e indipendente.
Con uno stile distintivo e un’evoluzione costante, Katrin Wolke si conferma come una delle producer più interessanti del momento. Faded sarà un’altra pietra miliare della sua carriera? Non resta che aspettare il 2025 per scoprirlo. Intanto, Katrin Wolke si esibirà a Stoccolma, il 29 marzo 2025 in occasione dell’anniversario dell’etichetta indipendente Shivers Label.
ENGLISH VERSION
Katrin Wolke: Rising Activist and Techno Queen
How many stories go unheard in electronic music simply because those who create them don’t have the space or support to break through? How many barriers still need to be torn down before the techno scene can truly call itself inclusive? And most importantly, what can we do—as an audience and as an industry—to drive lasting change?
Katrin Wolke is not just a talented artist; she’s a woman who has chosen to confront these questions head-on, turning the challenges she’s faced into an opportunity to build something meaningful. A techno DJ and producer, she launched She Is Techno, a platform and podcast that goes beyond being a space for women in the techno scene—it’s a cultural movement challenging deep-rooted biases and stereotypes.
A Surprising Talent and the Discovery of Techno
Katrin Wolke embodies the concept of late discovery but powerful emergence. Born in the late ’90s, she only found her way to electronic music and techno in the summer of 2022. What might seem like a late start for a successful artist turned into a rapid evolution towards mastery. After casually experimenting with DJ equipment, Wolke quickly grasped mixing techniques and the art of building a set, developing a unique style that propelled her to the forefront of Krakow’s techno scene.
Her sudden success, however, wasn’t without its challenges. Like many women in the music industry, Katrin Wolke faced biases related to her gender and appearance. Instead of being discouraged, she transformed these experiences into a creative force, developing projects aimed at combating such discrimination and cementing her role as an innovator within the electronic scene.
She Is Techno: A Manifesto Against Discrimination
One of Katrin Wolke’s most significant projects is She Is Techno, a platform that goes beyond music, becoming a political and cultural statement. Created to promote and support female artists in the techno world, She Is Techno responds directly to the gender barriers many women face in the electronic music industry. Through podcasts, events, and collaborations, this initiative has brought together female musicians and DJs from around the world, creating a network of support and inspiration.
For Wolke, She Is Techno is not just an artistic project but a protest against all forms of discrimination within the music scene. It’s a clear example of how she’s using her platform to fight injustice, redefining techno as an inclusive space—free, open to everyone, regardless of gender or appearance.
Beyond Traditional Techno
While Katrin initially made a name for herself as a DJ, music production quickly became a passion. Self-taught, she has mastered creating music using both VST (Virtual Studio Technology) tools and physical hardware, showcasing a rare versatility. Her tracks stand out by blending traditional techno elements with modern touches, creating complex and deep soundscapes that transport listeners into a timeless dimension.
One of her early major successes was her remix of a track by German artist Jemek Jemovit, featured on the P.Z.P.R. PROPAGANDA EP. This remix, rich in dark and industrial influences, cemented her reputation as a skilled and innovative producer.
Her recent tracks, “Look Up” and “Ain’t Shit Personal,” released in 2023, represent two distinct sides of her artistic personality. “Look Up” is a composition that mixes pulsating beats with evocative melodies, taking the listener on a hypnotic sonic journey. The attention to detail and musical structure demonstrates Wolke’s ability to craft tracks that are both cerebral and physical, perfect for both focused listening and the dance floor.
On the other hand, “Ain’t Shit Personal” is an energy-packed track, ideal for nights where techno takes on a more physical and instinctual dimension. Here, Katrin Wolke shows her more experimental side, playing with complex rhythmic structures and deep bass, making the piece a catalyst for movement and dynamism in clubs.
Co-founding Hot Techno Near You Records
Another key milestone in Wolke’s journey is the creation of the collective and record label Hot Techno Near You Records, alongside her partner. This project was a natural extension of their love for techno and the desire to provide a platform for emerging talent who share the same passion for the genre. The label’s vision is to promote hard and experimental techno music, creating a space where innovative artists can explore new sounds without being tied to market expectations.
Hot Techno Near You Records stands out for its collaborative attitude and its ability to build a community around techno, where creativity and originality are at the center.
In this interview, Katrin shares how her personal journey—marked by talent but also by resistance to an often exclusive system—pushed her to create a space where female artists can be celebrated for their artistry, free from labels and limitations.
You discovered your musical talent only in 2022. What was that moment like for you? What motivated you to dive so quickly into the world of techno and music production?
I can’t pinpoint the exact moment I realized what I was capable of in terms of music production… I guess in the very beginning I was too absorbed and fascinated by this new environment I was just introduced to, which was the Digital Audio Workstation. I also became familiar and grasped the basics on what working with hardware is like, particularly with the two iconic Korg Electribes.
But I guess I wasn’t aware that what comes naturally to me is not the same for everyone else and what my abilities are until quite recently.
Let’s talk about She Is Techno, the platform you founded to promote female artists in the techno scene. How did this project come about, and what challenges did you face in breaking down gender barriers in the music industry?
SHE IS TECHNO was my response to the inequalities that I faced very quickly on when I started pursuing my DJ career. My experience turned out to be almost the same of other female artists I met along the way.
I knew the general history behind the techno scene and what it came to be – and what I experienced was completely contradictory to the idea of rave culture and its core values – assuming freedom of expression, unconventionality and acceptance, grounded in the PLUR concept of peace, love, unity and respect.
I had to learn it the hard way. My story is a sad verification of reality and proves what the “rave culture of Poland” really is – not just a concept, nor a utopian dream vision… but unfortunately blatant hypocrisy.
Since I started producing music, and finally shared a mix made of my own tracks only with the fellow polish community of techno musicians – I went through three (!) cyberbullying attacks. The amount of hateful, sarcastic, derogatory and even threatening comments that were addressed to me and my work – were all coming from people who I never met in my life. The majority of them were middle-aged male DJs who were active members of the same scene for years or even decades (without a single production under their name). This public slander that I was forced to deal with, and the hostility I could not understand – left me with a trauma that required patience of a saint, even more pain and a lot of time before I could process it all.
Where was the focus on music in all this? Where did all the rave culture ideas go?
The force that kept my head up and pushed me forward was my faith in acting accordingly to its code of conduct, and that what I’m doing is for a greater cause.
If my attitude was going to inspire any kind of action and be empowering enough for just one artist – then it’s totally worth it all.
This was a hell of a barrier to break. But I did it. And ready to break down the rest.
Your musical style is recognized for blending pulsating rhythms with complex soundscapes. How would you describe your creative process in the studio? Do you start with a specific idea, or do you let the music guide you spontaneously?
I would say that my creative process is different each time I sit down with my DAW, and the more music I make the more it keeps changing. What I’m definitely aiming for every time is playing around with contradictions and contrast, putting together elements that seem like they would never go together. So my first sonic direction is not just finding a way to make them fit together well – but to make such a banger out of this combo that’s gonna be impossible NOT to dance to. The second – is just letting my current mood set the mood right in my track. It’s a perfect vent for all my emotions, the ones I experience or the ones I suppress. I pour them all out into FL Studio and it’s like therapy to me. Thanks, Image Line.
You co-founded Hot Techno Near You Records with your partner. What drove you to create your own label, and what is your long-term vision for its future?
To me, running a label primarily meant being responsible for shaping people’s music tastes. I was confident enough to start a project like this with a producer with almost 30 years of experience in music in general – starting off as a drummer in a punk rock/grunge band, through hiphop and the art of sampling in the 90’s, drum&bass, ragga jungle, breakcore, some techno, hardtechno, dubstep, and combined his hardfloor, tribecore, hardtek and frenchcore influences into his own subgenre he dubbed “tekkcore”. So together we had a firm foundation to start off with what we wanted.
We couldn’t find any polish label that would focus on the faster side of techno. What we wanted wasn’t just tempo but something alternative to the dominating trends. The tracks that would stand out. Our primary vision and goal for the future was to create a network that is focused on supporting various fresh and unconventional ideas, integrating the polish artist with other like-minded producers from all parts of the world.
Coming forward with something that’s yours, that is innovative and different from what is currently popular – takes guts. But to me that’s the whole the point of being an artist – aiming to bring something different to the table so that culture can emerge forward and develop. And we are here to support that.
Recently, you announced your collaboration with OKUPE. What can you tell us about this new project? How does it differ from your previous work, and what attracted you to the label’s vision?
When this opportunity arose, I’ve already had released a series of tracks on respected labels that specialize in cutting-edge hard techno of the modern era. These labels include Raekke’s Imminent from Portugal (with my debut EP), ALIOM from France, Billie Jo’s Shivers from Sweden, and ECHO Recordings from the Netherlands.
My collaboration with OKUPE has been an exciting venture for me. This project differs from my previous work in how it allows me to fully explore a different sound and style that I haven’t delved into before. What attracted me to OKUPE’s vision was their commitment to pushing boundaries and challenging the norms of the music industry. Their focus on supporting underground artists by giving them a platform to showcase their skill and talent – is one of the things that caught my eye. Working with OKUPE has been a breath of fresh air, and I can’t wait to see where this collaboration takes us.
Hints of what you can expect from our collaboration with XTECH are already up on Soundcloud. Make sure to follow us there to stay tuned of what’s coming next 😉
The remix you did for the track “P.Z.P.R. – KW RMX” marked an important milestone in your career. How do you approach a remix compared to producing an original track? And what inspired you for this particular remix?
I received the original track stems to work with – and for my first ever remix to release, I figured out the “safest” solution would be to start off like any other hard techno track, and keep adding subtle hints of the original as the track unfolds – to the point where it’s clear to the listener what this track is based on.
I became obsessed with remixing after that. Sometimes I feel like reworking each sound so that it fully reflects the original and can easily be recognized by anyone who knows it. More often now, I’ll go for just one element I like most and then arrange it according my own ideas. Sometimes I’ll play around with the sample to the point where it ends up being unrecognizable. If that happens, I’ll use it as a reference and recreate it from scratch, with my own resources.
As for producing the original – I just let my imagination flow in any direction it chooses.
“Look Up” and “Ain’t Shit Personal” are two very different tracks, yet they both reflect your eclectic approach to techno. How do you decide which sonic direction to take for each new production? Do you explore a particular emotion or idea with each track?
When I start a new project, I usually have my mind made up about the genre I’ll go for. “Look Up” was my approach to recreate the harsh and rasping textures of drums (typical of schranz) with its heavy rumble kick. With “Ain’t Shit Personal” though – I had just discovered memphis rap, particularly DJ Paul and Kingpin Skinny Pimp. This stuff blew my mind so I knew right away I need to have these vocals in my track. After some trial and error I stopped and asked myself – do I want to preserve the same intimidating vibe from the original?
No. Take the verse “everything is business; ain’t shit personal” out of the original – and what you actually get, is quite an optimistic view of the world! At least that’s the way I chose to see it. (LOL) And since absurd as a stylistic measure resonated with me the most in all other art forms – I thought, why not imply it in my own music. So I combined this verse with a dreamy, kind of nostalgic trancey-type of beat. Cause why not?
As one of the leading voices in underground techno in Poland and beyond, how do you view the evolution of the techno scene in recent years? Is there a particular trend or direction that you find interesting?
What I noticed for sure is a relatively quick change in what falls into the hard techno category. Maybe there’s something I’m missing here or I just don’t get this new trend…
But I guess I have a different view of what hard and heavy type of techno can sound like. And the abundance of high-pitched, sharp and shrilling sounds are just not that.
Hearing tekno and hardtek for the first time though, was what left a lasting impression on me and my music. It significantly changed my approach to how I make my techno tracks and how I handle mixing my DJ set. Of course it’s not a trend, but to me it was a defining moment that shaped my entire perspective of techno production.
When I realized the endless possibilities this kind of combination means, I started incorporating tekno & hardtek elements into my techno tracks, experimenting with different soundscapes and structures to come up with something new. I think a trained ear can easily tell what’s going on here.
The world of techno is constantly evolving. How do you stay updated on new trends without losing your artistic identity?
I still do my extensive music research the same way I used to do it before I started making my own. I have a notebook where I put down all my own observations, remarks and ideas I’ll have along the way. Then I usually target my research to all other genres that are not techno and keep myself updated on what’s going on with music in general. And try to grasp the essence of what people enjoy and want to hear these days. Above all, I’m mainly focused on my own experimentation and to come up with something completely new; music that is “relatable” to a wider audience, innovative and simply fun to dance to.
If you could collaborate with any artist or producer, past or present, who would you choose and why? Is there someone who particularly inspires you in how they approach techno?
I am not sure, I haven’t made up my mind about it! I know I still have a ton of music and a lot of renowned artists that I have to discover yet. My full focus is currently on the projects and collaborations I’m already a part of, and giving it a 100% of my attention. What I’m definitely sure about – is that it’s going to take me somewhere beyond my expectations 🙂
An Artist in Continuous Evolution
Despite her relatively recent entry into the music world, Katrin Wolke has already made a significant impact on the international techno scene. With a natural talent for production and a strongly personal artistic vision, Wolke continues to push the boundaries of what techno can be. Her projects, from personal tracks to collaborations with labels like Imminent Records, OKUPE PROD, and COUP, indicate that we are only at the beginning of her ascent.
Her ability to balance the raw energy of techno with a sophisticated approach to production makes her a figure to watch for electronic music enthusiasts. As she continues to experiment and grow as an artist, Katrin Wolke is destined to leave a lasting mark on the history of electronic music.
Katrin Wolke Returns with Faded in 2025
Artist and producer Katrin Wolke continues to make her mark on the electronic music scene with an impressive string of releases. Following the success of singles like Hold Up and Hardest Frequencies in 2024, Wolke is set to drop Faded in 2025—an eagerly awaited track that promises to push the boundaries of her innovative sound even further.
Among her most acclaimed releases is the Keep an Eye on It EP, featuring tracks like Stop My Mind, Umad, and Baile Funk, as well as the Baile Funk – Rakke Hardtool Remix in collaboration with Reekke. Her Time is Circular EP and singles like Your Opinion and Stop Playin’ have also played a key role in solidifying her status as a rising name in electronic music.
With her distinctive style and constant evolution, Katrin Wolke continues to establish herself as one of the most exciting producers of the moment. Will Faded be another milestone in her career? We’ll have to wait until 2025 to find out.
In the meantime, she will take the stage in Stockholm on March 29, 2025, to celebrate the anniversary of the independent label Shivers Label.