Un’intervista al pilastro dell’house e al creatore della deep house Kerri Chandler, una leggenda vivente che si esibirà ai Magazzini Generali di Milano questa sera (venerdì 18 gennaio) e a Napoli domani sera.
Ciao Kerri e benvenuto su Parkett. La prima domanda è anche la più semplice. Sei considerato uno dei pionieri della Deep House, se non il creatore di essa. Cosa significa per te e cosa pensi dovrebbe significare per chiunque?
La deep house provoca pensieri ed emozioni, è un genere che fa pensare molto e che tocca il cuore.
La tua carriera è iniziata più di 30 anni fa tra il New Jersey e New York. Com’era la scena al tempo? Quali furono le tue influenzi, i tuoi modelli, le tue radici?
Crebbi quando potevi suonare qualsiasi cosa disco, funk e house. Le mie influenze furono mio padre, che lavorava nel business, e aver incontrato Frankie Knuckles, Dave Mancuso, Merlin Bobb, Dave Morales e i resident dello Zanzibar Hippie Torales e Tony Humphries. Anche il Paradise Garage con Larry Levan. Furono tutti mentori e come famiglia per me.
Sembra che Amore, Rispetto e Ammirazione giochino un ruolo essenziale nella tua vita. Credi che queste tre cose cruciali dovrebbero essere fondamentali nella scena musicale? Cosa fai per diffondere Amore, Rispetto e Ammirazione nella scena?
Sì, assolutamente. Non credo si possa essere “sinceri” in questa musica se non si ha nessuna di queste tre cose. Suono a ogni party come se fosse il mio ultimo party e sono davvero grato a chiunque venga a vedermi perché avrebbero potuto andare da qualsiasi altra parte e fare qualsiasi altra cosa, ma sono venuti a vedere me e questo per me è incredibile. Ho un supporto così bello dal pubblico dopo tutti questi anni ed è per questo che gli dimostro Amore, Rispetto e Ammirazione.
Nell’intro di “Mommy What’s a Record” parli di questa donna che è sorpresa che facciano ancora vinili. Cosa pensi dell’impressionante revival del vinile e riguardo a tutta la questione “vinile vs. digitale”?
“Mommy What’s a Record” è una storia che mi è davvero successa una volta in un ascensore nel Regno Unito, in cui una donna mi chiese “Oh, fanno ancora dischi?” e dopo che io le risposi, suo figlio le chiese cos’è un disco. Ero così scioccato che lui non sapesse cosa fosse un disco, che registrai la frase nel mio singolo successivo. Casa mia è sommersa dai vinili. Ne sono dipendente, potrei parlare ore della qualità ma dipende comunque da come regoli il giradischi, il mixer e le testine. Viaggiare con i file digitali è un po’ più facile ma ultimamente credo che dipenda tutto dalla selezione musicale, dal mettere a tempo e dall’apertura mentale della folla.
Sei una leggenda vivente e l’opinione di una leggenda vivente sulla scena musicale è sempre qualcosa che si vuole sapere. Cosa pensi della scena house attuale e quali sono i giovani talenti che credi saranno i “grandi nomi” in alcuni anni?
La tecnologia è disponibile per chiunque per fare musica e per fare il dj, per questa ragione è difficile indicare qualcuno. Ce ne sono troppi da citare. Detto questo, molti di quelli che credo essere i migliori talenti li includo nelle mie etichette e da loro imparo davvero molto.
La tua Madhouse Records ha recentemente compiuto 25 anni ed è una delle etichette più longeve, prolifiche e di successo nella scena house. Cosa significa per te Madhouse e quali sono i tuoi piani per il futuro e per il futuro dell’etichetta?
La questione è sempre stata d’amore per me ed è un onore per me pubblicare dischi per me e per le persone in cui credo, quindi tengo Madhouse vicina al cuore e spero ci siano altri 25 anni se sono fortunato.
Suonerai a Milano venerdì prossimo. Non vedi l’ora? Suoni spesso in Italia, cosa pensi della scena house qui, dei club, del pubblico?
Ci sono così tante persone che considero famiglia in Italia. Per me di solito significa incontrare di nuovo qualcuno che non vedo da tempo, è come una grande e bellissima festa in casa, ecco perché sono sempre felice ed eccitato di venire, è come tornare a casa per me.
Domanda personale: una delle mie tracce preferite, forse la preferita, è “Rain”. Considerando la passione che trasmetti quando la suoni live, si può dire che tu ci sia molto affezionato. Puoi dirci di più sulla creazione di questo capolavoro e di come ti senti quando la suoni e la canti?
“Rain” è così personale per me, parla della rottura tre me e una mia ex fidanzata, nonostante io cercassi di far funzionare le cose invano. Un giorno mi svegliai e la immaginavo sempre come una nuvola nera di pioggia e da qui l’ispirazione che mi fece scrivere quella canzone. Amo il “sentiero” che mi portò a scriverla.
ENGLISH VERSION
The first question is also the most simple. You are considered one of the Deep House originators, if not THE Deep House originator. What does Deep House mean to you and what do you think it should mean to everyone?
Deep house provokes thoughts and emotions, is a very thoughtful music that touch you heart.
Your career started more than 30 years ago between New Jersey and New York. How was the scene back then? Which were your influences, your role models, your roots?
I grew up when you can play everything disco, funk, house my influences were from my dad working in the business and meeting Frankie Knuckles,Dave Mancuso,Merlin Bobb and Dave Morales and trough the club in the jersey Zanzibar with resident Djs Hippie Torales and Tony Humphries. Also Paradise garage with Larry Levan they were all mentors and family to me.
It looks like Love, Respect and Admiration play an essential role in your life. Do you think these three crucial things should be fundamental in the music scene? What do you do to spread Love, Respect and Admiration in the music scene?
Yes absolutely I don’t think you can be true to this music if don’t have any of this 3 things. I play every single party as it is my last party and I am very grateful for everyone that come to see me, this is because they could go anywhere they want, and do anything they want, but they came to see me so that’s incredible for me. I have such a wonderful support from the crowd after all this years that’s why I show them love, respect and Admiration.
In the intro of “Mommy What’s a Record” you talk about this lady who’s surprised that they still make records. What do you think about the impressive vinyl revival of the last years and about the whole “vinyl vs. digital” thing?
“Mommy What’s a Record” Is a story that happened to me one time in uk on a lift were a women asked me Oh they still make records? And after I replied, her son ask his Mommy what’s a record, I was so shocked that he did not know what a record was that I recorded the phrase on my next single after meeting them. My house is over-run with vinyl. I am addicted to them, I can go on and on about quality but it is still depending how you set up turntable, mixer and cartridges. It is all a factor especially in a live environment. You get it wrong you’re going to know immediately especially with traveling I loose so many records so it’s a-bit easier traveling with digital files but ultimately I feel it still is all about the music selection and timing and open minded crowd.
You are a living legend and the opinion of living legends about the music scene is always something everybody wants to know. What do you think about the House scene nowadays and which are the young talents you think will be huge sensations in some years?
The technology is so available now for everyone to make music and DJing for that reason is is difficult for me to to put my finger on just anyone or a group. There are way to many to mention and I have a serious bios towards my friends. Having said that it is not fair for me to mention a few without mentioning all of them, but I do feature a lot of them on my labels and I also learn a lot from them.
Your Madhouse Records recently turned 25 and it’s one of the most long-lived, prolific and successfull label in the House music scene. What does this Madhouse mean to you and which are your plans for your future and the future of the label?
It’s always been a thing of love for me and has been an outlet to release records for me and people I believe in, so I keep it close to my heart and hopefully if I am lucky I can have another 25 years to go.
You are going to play in Milan the next Friday. Are you looking forward to it? You often play in Italy, what do you think about the House music scene here, the clubs and the public?
I have so many people I consider family when I come to Italy. For me is a kind of a catch up with everyone I have not seen in a while, it feels like a big and great house party that’s why I am always exited to come, is like coming home for me.
Personal question: one of my favourite tracks, probably my favourite one, is “Rain”. Considering on the passion you convey when you perform it live, I can say you are so attached to it. Can you tell us something about the creation of this masterpiece and how you fell when you play amd sing it?
Rain is very personal to me it’s about a break up between me and my ex girlfriend that I was trying to make it work, and no matter what i could not explain anything to make it better to her. ONe day I wake up and I always imagine her as a black rain cloud and this was the inspiration that got me to write this song, and I also like the path of the song.