Gli Emirati Arabi lanciano la sfida sia ad Ibiza, con la costruzione di un’isola artificiale completamente dedicata alla nightlife che avrà le caratteristiche già nel precedente articolo menzionate, sia al Berghain.
Uno dei club sarà infatti, secondo George Saad, sales and marketing director della Dream Island, il rivale diretto del Berghain con atmosfere scure e ricercate e soprattutto con la più alta permissività di comportamento.
Inoltre, Saad, parla anche di molti piani commerciali per attrarre i festival sull’isola (primo su tutti il Burning Man) che insieme all’idea di un rivale del Berghain, cozzano parecchio con la politica che gli UAE applicano per la lotta al consumo di stupefacenti che prevede pene come la pena di morte e il carcere duro anche per il possesso di droghe leggere.
L’isola si troverà nella baia di Dubai e farà parte dell’arcipelago completamente artificiale delle isole Al Maraj, gli investimenti che sono già attratti dall’isola ruotano intono alla cifra di 3 milardi e 200 milioni di euro.
Alessandro Cocco