M-Plant ripropone su triplo vinile e CD, Minimal Nation di Robert Hood, molto di più che un “semplice” classico della musica elettronica.
Minimal Nation è il capolavoro di Robert Hood pubblicato la prima volta in formato doppio EP 27 anni fa su Axis Record quando lo stesso Jeff Mills chiede a Robert di entrare in studio di registrazione per sintetizzare la sua spiritualità musicale e stamparla su vinile. Il prodotto che uscì dallo studio fu l’innesco che avrebbe fatto esplodere il fenomeno minimal techno pochi anni più tardi. Una fusione tra la musica house di Chicago, la Techno di Detroit ed il funk del Midwest. Un ritmo ipnotico, accattivante ma sopratutto minimalista, semplice da capire in modo che possa diventare universale.
“Once I had that chord sound and a particular pattern I realized I didn’t need anything else.”
Robert Hood
Sempre nel 1994 Hood rilascia per la berlinese Tresor, un altro dei suoi lavori più importanti, Internal Empire che insieme a Minimal Nation decodifica le basi per il sound minimal degli anni ‘90. Il suono unico composto da drum machine e tastiera ridefinisce allo stesso tempo anche i fondamenti della musica techno. 4 anni più tardi la seconda traccia del lato A di Internal Empire ispirerà il nome della label di Richie Hawtin, che all’epoca, da Windsor sulla sponda canadese del fiume Detroit, pianificava come portare al grande pubblico “The future sound of Detroit” come riportato sulle etichette di alcune delle sue prime produzioni.
Con la sua etichetta M-Plant, Robert crea la serie Perpetual Masters dove ripubblica i suoi lavori e collaborazioni storiche. Il progetto -dopo un periodo di pausa- è attivo ancora oggi con l’ultima uscita, Underestimated del 1998, ripubblicata ad inizio anno.
Nel 2009 M-Plant ripropone per la prima volta Minimal Nation. L’album viene definito da Resident Advisor “ground zero for minimal techno”, il punto dal quale è nato tutto. Un album dal suono minimal primordiale dove la cassa e la nota della tastiera sembrano entrare e uscire l’uno dall’altro.
Robert sviluppò la sua tecnica nell’intenzione di creare ritmi all’interno di altri ritmi, ispirandosi a quelle immagini -utilizzate negli anni ‘80- che se guardate con attenzione, lasciano percepire altri elementi al proprio interno.
Come per le altre ristampe anche Minimal Nation, includerà alcune tracce inedite come il rework di SH-101 e la rara Self Powered. Il Disco sarà disponibile in versione triplo vinile bianco o CD ed il preorder è disponibile qui