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Il numero dei morti collegato all’uso delle cosiddette droghe legali in tutta Europa, è aumentato di otto volte in tre anni, ed i dati lo dimostrano.
Come si legge su Mixmag, infatti, nel 2009, 12 persone sono morte dopo aver preso droghe, rispetto ai 97 nel 2012 in Inghilterra. Il Regno Unito ha il più alto tasso di consumo di droghe legali tra i giovani in Europa.

Il Centro per la Giustizia Sociale, che ha rivelato le statistiche, ha chiesto al governo di concedere più poteri alla polizia per poter chiudere i negozi che vendono le droghe lecite. I ricoveri ospedalieri sono in forte rialzo e si prevede che i decessi legati ai farmaci, venduti con nomi come Arancia Meccanica, Bliss e Mary Jane, saranno superiori a quelli di eroina in soli due anni.

Le “smart drugs” compaiono sui mercati europei al ritmo di un nuovo prodotto a settimana. In alcuni Paesi ci si comincia a preoccupare degli effetti sulla salute delle persone, altri sono più tolleranti.

L’Unione europea ha individuato soltanto nel 2011 la comparsa di 49 nuovi tipi di sostanze. E nei primi mesi del 2012 la cifra è già arrivata a 36 nuove smart drugs sui mercati europei.

Le smart drugs sono state ritenute la causa di decessi e danni cerebrali. In questi Paesi europei le nuove droghe sono diventate oggetto di dibattito politico. A Londra è nata ad esempio la prima clinica pubblica di disintossicazione. Mentre Bruxelles mantiene uno sguardo vigile sul panorama comunitario, monitorando sia il mercato delle smart drugs sia le soluzioni adottate a livello legislativo dai 28 Paesi europei.