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Dal 7 al 10 novembre Utrecht, si è trasformata in un melting pot di culture, generi musicali e sperimentazioni sonore. Le Guess Who? 2024 è stato molto più di un semplice festival: un’esperienza immersiva che ha celebrato la diversità e l’apertura mentale, diventando un punto di riferimento per la musica sperimentale a livello internazionale.

Visioni artistiche e una line-up eclettica

Il cuore pulsante di Le Guess Who? 2024 è stato senza dubbio il gruppo di curatori d’eccezione, ognuno dei quali ha saputo infondere la propria visione artistica, contribuendo alla costruzione di una line up eclettica e open-minded.

La cantante, compositrice e produttrice discografica pakistana Arooj Aftab ha intrecciato le sue radici pakistane con sonorità contemporanee, regalando un viaggio musicale che abbraccia Oriente e Occidente.

Personale e libera da ogni condizionamento è stata anche la sua sezione, tutta al femminile, dove hanno trovato spazio artiste dalla forte radice identitaria tra le quali Aja Monet, Kalia Vandever, Meshell Ndegeocello, Noura Mint Seymali, Sheherazaad.

I componenti del quartetto giapponese london based dei Bo Ningen hanno portato la loro visione libera e sperimentale attraverso collaborazioni stand alone, sfruttando al massimo la potenza del collettivo per realizzare un’inedita sonorizzazione del leggendario film El Topo, capolavoro surrealista del maestro messicano Alejando Jodorowski. La loro energia sul palco è stata elettrizzante, un’esperienza capace di unire caos e armonia in un’esplosione di suoni al limite dell’udibile.

La cantante, compositrice e produttrice Crystallmess, con il suo approccio sperimentale e multidisciplinare, ha assemblato una line up capace di spaziare dal post punk di Kim Gordon (dei Sonic Youth) al footwork del producer di Chicago RP Boo.

Sul palco l’artista di origini pakistane ha orchestrato un percorso sonoro capace di unire musica elettronica, spoken word e arte visiva, sfidando le convenzioni e proponendo una riflessione sulla cultura contemporanea.

Mabe Fratti, violoncellista e compositrice guatemalteca, ha portato sul palco una miscela intima e avvolgente di musica classica, elettronica e folk, rivelando un’incredibile profondità emotiva nelle sue composizioni, riflesso anche delle scelte per la sua personale line-up.

La sezione da lei curata ha visto esibirsi artisti capaci di riflettere la dimensione acustica e quella elettronico-sperimentale come il duo composto da Mauricio Takara e Carla Boregas, Concepciòn Huerta, Military Genius e il collettivo folk colombiano dei Los Gaiteros de San Jacinto.

Da menzionare anche il lavoro del collettivo londinese Touching Bass che ha trasformato l’evento in una celebrazione della comunità, offrendo un mosaico sonoro fatto di ritmi afro, jazz, soul e beat elettronici che hanno coinvolto il pubblico in una danza collettiva.

L’esplorazione della line-up ha svelato un caleidoscopio di generi, dal jazz all’elettronica, dalla world music al rock sperimentale, con collaborazioni inedite che hanno arricchito ulteriormente l’esperienza, confermando la vitalità della scena musicale contemporanea dei 4 continenti di cui Le Guess Who continua a rappresentare una dei più autorevoli benchmark a livello europeo.

Un viaggio musicale indimenticabile

L’esibizione di Asher Gamedze Another Time Ensemble è stata un vero e proprio incontro tra l’Africa e il Medio Oriente, con ritmi coinvolgenti e melodie ipnotiche.

James Brandon Lewis & The Messthatics (ovvero la sezione ritmica dei Fugazi) hanno trascinato il pubblico in una jazz-punk-jam poderosa.

Meshell Ndegeocello ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità, mescolando jazz, soul e rock con una maestria indiscussa.

Il duo dei Darkside formato da Nicolas Jaar e Dave Harrington (anche in versione di curatori) ha accompagnato l’audience dentro i rivoli impervi di un viaggio sonoro oscuro e profondo, dove il beat si è trasfigurato tra le innumerevoli sfumature del dub e della techno.

L’omaggio di Brian Jackson a Gil Scott-Heron è stato un momento di grande intensità emotiva, così come la rievocazione eliocentrica della musica di Sun Ra orchestrata dal polipercussionista Kahil El’Zabaar accompagnato dal suo Ethnic Heritage Ensemble.

Le performance di Kevin Richard Martin & KMRU, Abdul Bogard e Rafael Antoni Irisarri hanno immerso i presenti in mondo di suoni ambient e sperimentali, prima di accogliere in consolle Teho Parrish che ha preso le redini della sezione club del festival tra le mura del WAS di Utrecht con un set lungo sei ore.

Lo spoken poet di Aja Monet ha toccato le corde del pubblico più consapevole , mentre la chitarra sperimentale di Rafael Toral ha sorpreso con la sua originalità. Senza dimenticare il leggendario Wadada Leo Smith, la cui maestria al trombone, nella doppia performance sia in solo che in duo, è stata un’esperienza meditativa.

L’atmosfera di Le Guess Who?: Un’immersione totale

In coerenza con le edizioni precedenti il mood dellè stata un continuo flusso di energia, un vortice di suoni e colori che ha coinvolto tutti i presenti. Le location, accuratamente selezionate, hanno contribuito a creare un’atmosfera unica per ogni performance. L’illuminazione suggestiva, i suoni di sottofondo e le installazioni artistiche hanno arricchito l’esperienza sensoriale che ha contaminato ogni spazio della città, dalle chiese alle gallerie d’arte, dai club a spazi inusuali della cintura urbana aperti alla musica per l’occasione, anche grazie al side event denominato U?, il festival gratuito dedicato alle band emergenti e aperto alla cittadinanza.

L’interazione tra artisti e pubblico è stata un altro elemento fondamentale dell’atmosfera. La vicinanza tra il palco e il pubblico ha favorito un’esperienza più intima e coinvolgente, creando un senso di comunità e di condivisione.

Un punto di riferimento per la musica sperimentale

Le Guess Who? non è solo un festival, ma un vero e proprio punto di riferimento per la musica sperimentale a livello internazionale. Negli anni, si è affermato come un evento capace di lanciare nuove tendenze e di promuovere artisti emergenti.

Il festival ha un ruolo fondamentale nel promuovere la diversità e l’inclusione nella musica, offrendo una piattaforma a musicisti provenienti da tutto il mondo e con background culturali diversi. Le Guess Who? è un luogo dove le sperimentazioni più audaci trovano il loro spazio, un luogo dove artisti e pubblico possono esplorare insieme i confini della musica.