Stroboscopic Artefacts: riti pagani, tribalismi ancestrali, spiritualità mistica, un prodotto incorporeo che sviscera l’umana figura e la rende schiava del giogo mentale che la musica svolge su di noi in un ambiente così sacrale quale il Berghain di Berlino.
Tutte queste peripezie linguistiche per presentarvi le prime quattro ore di set (su nove totali, che in seguito pubblicheremo) che sono state generate durante lo showcase dell’etichetta di Lucy, Stroboscopic Artefacts, all’ex Ostgut.