Ableton tende una mano ai principianti aspiranti produttori con un sito, Learning Music, che introduce alle basi della produzione di musica elettronica.
Che Ableton sia da sempre attenta alle esigenze dei suoi clienti e al passo con le loro richieste ed esigenze non è un segreto. Ora, però, con la nuova idea chiamata Learning Music la società tedesca si rivolge ad un’inedita platea: quella degli aspiranti produttori alle primissime armi.
Fino ad oggi, infatti, una persona senza alcuna esperienza nel campo della produzione musicale difficilmente avrebbe potuto usufruire dei vari software offerti da Ableton, come Live, Push o Link.
Il mezzo attraverso il quale Ableton si rivolge a questo nuovo pubblico si chiama Learning Music ed è un sito tanto semplice quanto chiaro e utile. In dieci, essenziali capitoli, ognuno composto da diverse “lezioni”, il sito si pone l’obiettivo di offrire agli utilizzatori delle nozioni basilari, ma solide, per quanto riguarda la produzione di musica elettronica.
Si parte, quindi, dai primi rudimenti sui quattro suoni principali, kick, snare, hat e clap, per arrivare ad argomenti molto più complessi come la costruzione di una scala maggiore e minore, gli accordi e le linee di basso.
Una delle cose più interessanti e riuscite di questo progetto è l’utilizzo di diverse tracce che fungono da esempi nelle varie lezioni: la celebre “We Will Rock You” dei Queen è usata per i suoi essenziali kick e clap, mentre “Good Life” degli Inner City, “Around The World” dei Daft Punk, “Mommy What’s a Record” di Kerri Chandler e diverse altre tracce sono presenti nelle lezioni più avanzate.
Come specificato nel primo capitolo, “non è richiesta esperienza o attrezzatura; farai tutto proprio qui, sul tuo browser”. È proprio questo, probabilmente, a rendere Learning Music una realtà dalle grandi potenzialità che verrà sicuramente usata da molti giovani aspiranti produttori, nonostante abbia già ricevuto le prime critiche per una presunta eccessiva semplificazione del processo di costruzione della musica.
Effettivamente, troviamo ci possa essere della validità in entrambi i punti di vista. Nel senso che, da un lato, un sito del genere non ha pretese oltre quella di fissare qualche concetto basilare per guidare chi approccia per la prima volta al software e alla produzione di musica elettronica. E che quindi si rifà ai “beginner” assoluti, che hanno bisogno di un momento per orientarsi in una disciplina sempre più vasta e poliedrica. Da un altro, una “facilitazione” del genere potrebbe spingere chiunque a produrre musica, provocando la nascita di una moltitudine di improvvisati producer che, tratti in inganno da tale semplicità, potrebbero approcciare in maniera superficiale quel tipo di attività. Ma potrebbe anche incoraggiare ad approfondire e questo rischio potrebbe benissimo non essere reale. Sicuramente è ancora presto per vedere i risultati.