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La musica elettronica è composta da infiniti mondi, essi possono essere conosciuti grazie al beat che plasma il nostro stato d’animo. Ci sono mondi simili a Eden dove la pace e la tranquillità sono all’apice della nostra esperienza sensibile, ma ci sono anche mondi oscuri, misteriosi e tetri, non per questo meno affascinanti.

Leary ci porta in un mondo di quest’ultimo tipo, un pianeta completamente semideserto, dove riecheggiano solo gli striduli suoni dei gas che compongono l’atmosfera, il suo nome è Uran.

Dio del firmamento, Urano, padre del tempo, Cronos, nonno del cielo, Zeus, possono far ben capire l’imponenza di tale lavoro. Composto da metalli e da nuvole, il disco alterna suoni estremamente aciduli e duri ad altri più deep e sinuosi, un mix estremamente travolgente.

Sul Side A è la title track, Uran appunto, a farla da padrona, ma troviamo una forte continuità nella traccia che segue: Bund. Il filone acid di Detroit è sicuramente la base alla quale la traccia si rifà. Tra i suoni acid, i clap, le misteriose melodie trascendentali che creano un’atmosfera sacrale, Bund si guadagna un posto di nicchia senza farci assolutamente rimpiangere il piacere che ci aveva trasmesso Uran.

Passando al B Side di questo disco, che uscirà il 12 Ottobre su Wout Records, l’artista Leary ci propone una sua terza traccia e un remix ad opera di Dinkis.

Bar è decisamente più esplicita, va dritta al sodo e adempie perfettamente al suo fottuto lavoro: scuotere gli animi e far ballare.

Bar remixata da Dinkis parte in sordina, 50 secondi di atmosfera, tanti ne servono per poi far scatenare la cassa, il massiccio basso e il ricercato stile sonoro che la rende davvero un remix pienamente azzeccato.

Artista: Leary
Titolo: Uran
Label: [Wout Records]
Pubblicazione: 12 ottobre
Formato: Vinile