fbpx

Abile non solo a tradurre emozioni e stati d’animo nel linguaggio dei suoni, LPV si è raccontato su Parkett in attesa dell’uscita del suo nuovo EP ”Gemini”. Scopri di più su di lui e ascolta in anteprima la title track, prodotta per il suo recente set a HÖR.

Industrial, EBM e Acid Techno si fondono nelle produzioni di LPV, giovane talento siciliano che ha ricevuto il supporto di Dax J, Thomas P. Heckmann e Fred Umwelt, per citarne solo alcuni. Dopo le release su Monnom Black, Soma, Carbone Records e Abstraction Label, il 21 giugno sarà l’etichetta californiana Crisis Of Man a pubblicare il suo prossimo lavoro.

”Gemini” è un EP eterogeneo, perfetto per il dancefloor. Il fascino del dub e le atmosfere anni ’90 si fondono con l’identità sonora di LPV in ”Ethereal Drift” e ”Kepler”. La seconda parte dell’EP è un viaggio attraverso sonorità più ipnotiche e cupe. Infatti, ”Gemini” e “Cyrektor” restano fedeli al gusto industrial ed EBM, plasmato dall’appassionata ricerca sonora dell’artista. 

LPV PREMIERE
C: Alessandro Pardo

”Gemini” nasce come un vero e proprio viaggio attraverso il gusto e le passioni di LPV. Ogni traccia descrive una tappa fondamentale dell’evoluzione del suo sound e riflette la precisione e la cura che l’artista dedica alla sua musica. Ascolta in anteprima la title track e conosci da vicino LPV.

  • Artista: LPV
  • EP: Gemini
  • Traccia Premiere: Gemini
  • Label: Crisis Of Man
  • Cat: COM028
  • Formato digitale
  • Release: 21 giugno

Tracklist

  1. Ethereal Drift
  2. Kepler
  3. Gemini
  4. Cyrektor

Sonorità Dub, influenze anni ’90, industrial techno ed EBM: ”Gemini” è un vero e proprio viaggio musicale attraverso le diverse sfumature del tuo background. La musica che produci coincide con quella che ascolti di solito?

La musica che ascolto è stata la scintilla che ha acceso la mia passione per la produzione. È fondamentale per me immergermi in generi diversi, mi permette di capire cosa già esiste e di trarne ispirazione. È come un allenamento per la creatività: ti apre la mente e ti spinge a cercare nuove strade. Tuttavia, è importante non emulare.

Il vero obiettivo è prendere spunto e rielaborarle in modo personale e originale. Quando mi chiedono consigli relativi alla produzione, rispondo spesso: create la musica che vi piacerebbe ascoltare in un club, che vi fa ballare e che vi dà energia. Tutto parte dalle reference, dalle tracce che ci ispirano e che ci guidano nella ricerca sonora.

Sei riuscito a tradurre la tua evoluzione artistica e umana nel linguaggio dei suoni, regalandoci un EP perfetto per il dancefloor ma non solo. Abbiamo l’opportunità di ascoltare in anteprima la title track: quale tappa del tuo percorso hai deciso di fissare in ”Gemini”?

“Gemini” è nata poco prima del mio volo per Berlino. Avevo in programma il set all’HÖR e mi resi conto di aver bisogno di una traccia energica per la metà del set, qualcosa che potesse dare una scossa senza stravolgere l’atmosfera generale.

Mi sono immerso nei miei vinili, cercando l’ispirazione. Tra le mani mi è capitato un disco abbastanza nuovo, un acquisto recente di cui non ricordavo il titolo. Era un pezzo che rientrava perfettamente nella mia seconda fase musicale, caratterizzata da suoni metallici e distorti.

Al termine del set la gente mi chiedeva quale fosse la traccia. È stata una vera vittoria per me: avevo raggiunto il mio obiettivo di trasmettere le stesse emozioni che provavo io stesso ascoltandola. La musica ha questo potere straordinario di unire le persone e di evocare emozioni senza le parole, un linguaggio universale che ci connette a un livello profondo.

“Gemini” cover

Dopo ”Sexual Tension”, uscita nel 2023 su Crisis of Man, questa è la tua seconda release per l’etichetta californiana. Se potessi dare un consiglio al piccolo Valerio, chiuso a produrre nella sua cameretta in Sicilia, cosa gli diresti?

Al me del passato vorrei dire di non aver paura di condividere la propria musica con il mondo. C’è qualcuno là fuori che apprezzerà ciò che crei. Crisis of Man e Selective Response sono stati la chiave che ha aperto le porte a tutto questo. Mi hanno spinto a uscire dal mio guscio di timidezza. Se hai la passione per la musica, non reprimerla.

Produzione e mixaggio: analogico o digitale?

Domanda interessante, ma non è facile dare una risposta definitiva. La scelta tra produzione analogica e digitale dipende da diversi fattori. In fondo, è una questione di gusti e preferenze personali.

Per quanto mi riguarda, ho sempre lavorato in digitale. Fin dall’inizio ho trovato più pratico e intuitivo utilizzare un computer per la produzione musicale. Ho provato l’analogico, ma poi è diventata una questione di abitudine. Credo che ognuno debba trovare il proprio flusso di lavoro e utilizzare gli strumenti che meglio si adattano al proprio stile creativo. Alla fine conta il risultato finale!

Anche nel mixaggio la scelta tra analogico e digitale dipende dai gusti personali. Il mixaggio analogico è considerato più “puro”. Tuttavia, il digitale offre una maggiore velocità di esecuzione.

Personalmente, ho iniziato la mia carriera da dj utilizzando vinili e i miei Technics 1200 mk2. Con il tempo, però, ho capito che la comodità di portare due chiavette USB al posto di una pesante valigia di dischi era un vantaggio non da poco.

Questo non significa che abbia abbandonato del tutto il vinile. Ancora oggi mi capita di suonare con i dischi, perché regalano un’emozione e un’esperienza sonora davvero unica. In definitiva, la cosa più importante è fare musica che ci appassiona e che trasmetta qualcosa di speciale al pubblico. Che sia realizzata in analogico o digitale, l’importante è che la musica sia autentica e riesca a emozionare.

A marzo hai avuto l’opportunità di registrare un set all’HÖR di Berlino, una delle vetrine più amate dai DJ di tutto il mondo. Come ti sei sentito?

L’idea di suonare in un luogo così iconico, calcando le stesse assi su cui si erano esibiti i più grandi artisti della scena techno, mi gasava immensamente, ma allo stesso tempo mi caricava di una grande responsabilità.

Il giorno prima del set, decisi di andare al Tresor insieme ai miei amici. Volevo svagarmi e liberarmi dalla tensione. Fortunatamente, ci riuscii. Entrando in quella sala leggendaria mi sentii catapultato in un’altra dimensione. Dentro di me bruciava un’irrefrenabile voglia di far sentire la mia musica.

Subito dopo il set, ho chiamato i miei genitori. Volevo condividere con loro l’emozione di quel momento unico. Raccontandogli tutto, ho ripercorso le sensazioni che ho provato e ho realizzato la portata di quell’esperienza.

Concludo ringraziandoti a nome di Parkett e chiedendoti se, tra le 4 tracce dell’EP, ce n’è una a cui sei particolarmente legato.

Sono io a dover ringraziare voi, avete dato sfogo ai miei pensieri. Riguardo la traccia a cui sono più legato, è senza dubbio “Gemini”. Ha segnato una fase molto importante del mio anno ed è legata ad un evento fondamentale per la mia carriera.

LPV PREMIERE
C: Alessandro Pardo

ENGLISH VERSION

Industrial, EBM and Acid Techno come together in the productions of LPV, a young Sicilian talent who has received the support of Dax J, Thomas P. Heckmann and Fred Umwelt, to name just a few. After releases on Monnom Black, Soma, Carbone Records and Abstraction Label, on June 21st the Californian label Crisis Of Man will release his next work.

”Gemini” is a heterogeneous EP, perfect for the dancefloor. The charm of Dub and the 90s atmosphere merge with the sound identity of LPV in “Ethereal Drift” and “Kepler”. The second part of the EP is a journey through more hypnotic and dark sounds. In fact, “Gemini” and “Cyrektor” remain faithful to the Industrial and EBM taste, shaped by the artist’s passionate sound research.

“Gemini” was born as a real journey through the taste and passions of LPV. Each track describes a fundamental stage in the evolution of his sound and reflects the precision and care that the artist dedicates to his music. Preview the title track and get to know LPV up close.

Dub sounds, 90s influences, Industrial techno and EBM: “Gemini” is a real musical journey through the different nuances of your background. Does the music you produce coincide with what you usually listen to?

The music I listen to was the spark that turned on my passion for producing. It’s essential for me to immerse myself in different genres. It allows me to understand what already exists and draw inspiration from it. It’s like training for creativity: it opens your mind and pushes you to seek new paths.

However, it is important not to emulate. The real goal is to take inspiration and rework them in a personal and original way. When people ask me for production advice, I often say: create music that you would like to hear in a club, that makes you dance and that gives you energy. It all starts from references, from the tracks that inspire us and guide us in sound research.

You managed to translate your artistic and human evolution into the language of sounds, giving us a perfect EP for the dancefloor but not only. We have the opportunity to preview the title track: which stage of your journey did you decide to set in “Gemini”?

“Gemini” was born shortly before my flight to Berlin. I had the set planned at HÖR and realized I needed an energetic track for the middle of the set, something that could shake things up without upsetting the overall vibe.

I immersed myself in my vinyls, looking for inspiration. I came across a fairly new album in my hands, a recent purchase whose title I didn’t remember. It was a piece that fit perfectly into my second musical phase, characterized by metallic and distorted sounds.

At the end of the set people were asking me what the track was. It was a real victory for me: I had achieved my goal of conveying the same emotions I felt listening to it myself. Music has this extraordinary power to bring people together and evoke emotion without words, a universal language that connects us on a deep level.

LPV PREMIERE
C: Alessandro Pardo

After “Sexual Tension”, released in 2023 on Crisis of Man, this is your second release for the Californian label. If you could give advice to little Valerio, locked in producing in his bedroom in Sicily, what would you tell him?

To the me of the past I would like to say don’t be afraid to share your music with the world. There is someone out there who will appreciate what you create. Crisis of Man and Selective Response were the key that opened the doors to all this. They pushed me out of my shell of shyness. If you have a passion for music, don’t repress it.

Production and mixing: analog or digital?

Interesting question, but it’s not easy to give a definitive answer. The choice between analogue and digital production depends on several factors. Ultimately, is a matter of personal tastes and preferences.

As for me, I have always worked digitally. From the beginning I found it more practical and intuitive to use a computer for music production. I tried analogue, but then it became a matter of habit. I believe that everyone should find their own workflow and use the tools that best suit their creative style. In the end, the final result counts!

Even when mixing, the choice between analogue and digital depends on personal taste. Analog mixing is considered more “pure”. However, digital offers greater execution speed. Personally, I started my DJ career using vinyl and my Technics 1200 mk2. Over time, however, I realized that the convenience of carrying two USB sticks instead of a heavy suitcase of discs was a significant advantage.

This doesn’t mean I abandoned vinyl entirely. Even today I happen to play with records, because they offer a truly unique emotion and sound experience. Ultimately, the most important thing is to make music that we are passionate about and that conveys something special to the audience. Whether it is made analogue or digital, the important thing is that the music is authentic and manages to excite.

C: Alessandro Pardo

In March you had the opportunity to record a set at the HOR in Berlin, one of the most loved showcases for DJs from all over the world. How did you feel?

The idea of ​​playing in such an iconic place, treading the same boards on which the greatest artists of the techno scene had performed, thrilled me immensely, but at the same time burdened me with a great responsibility.

The day before the set, I decided to go to Tresor with my friends. I wanted to unwind and free myself from tension. Fortunately, I succeeded. Entering that legendary room, I felt catapulted into another dimension. An unstoppable desire to make my music heard burned inside me.

Right after the set, I called my parents. I wanted to share with them the emotion of that unique moment. By telling them everything, I retraced the sensations I felt and realized the extent of that experience.

I conclude by thanking you on behalf of Parkett and asking you if, among the 4 tracks on the EP, there is one that you are particularly fond of.

I have to thank you, you gave vent to my thoughts. Regarding the track I am most attached to, it is undoubtedly “Gemini”, it marked a very important phase of my year and is linked to a fundamental event for my career.

C: Alessandro Pardo