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Markantonio, Luigi Madonna e Roberto Capuano. Tre artisti che dalla città di Napoli fanno notizia in tutto il mondo, a tu per tu con Parkett.

In occasione del 20 esimo anniversario IT, oltre ad una carrellata di grandi artisti come Âme, Chris Liebing, Ellen Allien, Gaetano Parisio, Len Faki, The Advent, il collettivo ha voluto regalare al proprio pubblico una performance speciale che vede protagonisti: Markantonio, Luigi Madonna e Roberto Capuano.

Abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con i tre artisti che fanno un po’ da manifesto della mentalità, dei principi e dei valori, intorno ai quali si concentra il progetto International Talent.

Markantonio, Luigi e Roberto appartengono a quella categoria di artisti che riesce sempre e comunque a entusiasmare la dancefloor, ovunque essa sia.

I tre Dj partenopei infatti sono riusciti a riscuotere un discreto successo in ogni angolo del mondo riuscendo a trasformare la loro napoletanità in uno dei loro punti di forza e dimostrando sempre un forte attaccamento alla famiglia international talent.

Un viaggio attraverso le origini, i progetti futuri e alcuni dettagli che ci aiuteranno a capire quanto conta per il trio esser stati forgiati da una città come Napoli, ricca di colore e che rappresenta tutt’oggi la culla del clubbing e della buona musica nel sud Italia.

Questo e molto di più…

La vostra performance è stata già presentata all’Arenile di Bagnoli e ha riscosso un gran successo anche al Paradiso di Amsterdam, in occasione dell’after dell’Awakenings Festival. Questa volta affiancherete alcuni dei migliori artisti della scena internazionale, ma sappiamo che nonostante la presenza in line up di artisti del calibro di Len Faki o Chris Liebing, in moltissimi attendono proprio la vostra performance. Come vivete questo forte attaccamento da parte del pubblico partenopeo?

Luigi Madonna: il pubblico partenopeo è da sempre il più caloroso. Non lo affermiamo solo noi Campani. Io personalmente ho sempre avuto un supporto incredibile durante le mie performance sia a Napoli che in Italia e in giro per il mondo. Per questo motivo tutte le volte che devo suonare Napoli e nel resto della Campania mi sento abbastanza nervoso. Sento una responsabilità maggiore rispetto al solito perchè voglio fare bene il mio lavoro per non deludere il mio pubblico preferito.

Markantonio: Devo dire che sono molto fiero ed orgoglioso di questo attaccamento che la gente ci dimostra. Cerco sempre di ricambiare questa passione mettendo tutto me stesso nei miei dj set che faccio in Campania.

Roberto Capuano: Una delle cose più belle di essere un dj napoletano è proprio il fatto che il nostro pubblico è bello, pazzo e ci supporta in tutto il mondo! Sono orgoglioso di avere un pubblico così ed amo l’attaccamento e l’affetto che ci dimostrano in ogni occasione! Sono davvero la nostra forza.

Siete tre artisti che presi singolarmente presentano un percorso davvero notevole. Lavorate fianco a fianco da moltissimo tempo, essendo dj resident di una delle realtà più interessanti a livello nazionale, ma quando avete deciso di fondervi per dare vita ad un’unica performance, un tris back?

Luigi Madonna: E’ vero, come hanno anticipato Mark e Roby non abbiamo mai deciso ne’ accordato che il ” tris back ” dovesse essere un nuovo progetto da presentare in giro per il mondo. Ognuno di noi sta facendo il suo percorso come solista, il suonare insieme è una cosa spontanea e sentita che accade solamente in occasioni davvero speciali come Napoli… 

Markantonio: a dire il vero è capitato tutto per gioco, non è un vero proprio progetto, è solo qualcosa che ci va di fare in occasioni particolari e speciali. Tutto questo ci viene molto naturale data la lunga conoscenza artistica ed anche la grande amicizia che ormai ci lega da anni.

Roberto Capuano: Come hai anticipato è nato tutto l’anno scorso all’Arenile di Bagnoli dove ci siamo esibiti prima singolarmente e poi per la prima volta insieme per un closing set davvero memorabile. Ci divertimmo molto in quella notte e da lì decidemmo che avremmo potuto rifarlo in occasioni davvero speciali. 

Artisti come voi sono ritenuti tre colonne portanti di una corrente artistica rinominata da tempo “Technapoli”. A tal proposito, credete che nella scena partenopea si sia creata realmente una realtà che viaggia parallelamente ad altre come la techno made in UK, o la techno berlinese?

Luigi Madonna: Assolutissimamente si! La ”Technapoli” ormai è un style musicale con un’identità ben definita e riconosciuta da tutti ormai da molti anni. Siamo pronti a portare il nostro sound in giro per il mondo ancora per molto a lungo.

Markantonio: non so se si sia creata una realtà paragonabile a Londra o Berlino, so solo che stasera si festeggiano 20 anni di International Talent come promoter di eventi techno, e non sono pochi! Se solo si considera come era la scena techno 20 anni fa credo che tutti dovremmo essere d’accordo sul fatto che ci hanno visto lungo. Inoltre guardando nel totale la scena techno, elettronica campana si deduce che qualcosa di buono si è fatto. Secondo me conta poco se sia più o meno importante delle città sopra citate.

Roberto Capuano: Non c’è che dire, la scena techno in Campania è forte! La gente che ci segue è aumentata molto negli ultimi anni e sì, credo che possiamo tranquillamente essere considerati tra le città più influenti del movimento Techno, ci differenziamo soltanto dalle grandi capitali per il numero di abitanti ed ovviamente ciò si riflette inevitabilmente nel numero di presenza nei club rispetto alle metropoli come Londra e Berlino. In ogni caso siamo famosi anche perché siamo tanti nel mondo e c’è sempre un piccolo gruppo di napoletani che amanti della Techno, persino nelle piccole realtà che non ti aspetti…

Adesso però vogliamo focalizzare l’attenzione su ognuno di voi… Markantonio ad esempio, sei un pioniere della scena techno italiana. L’anno prossimo compirai il tuo 20 esimo anno da producer. Anno dopo anno hai avuto modo di affermarti sempre di più fino a diventare uno degli artisti più apprezzati in tutto il mondo. Sappiamo che a breve partirà il tour in Sudamerica. Che sensazioni provi a riguardo? Sei pronto per quest’avventura?

Come dico sempre quando mi chiedono se sono pronto rispondo che “sono nato pronto” eheheh. A parte questo mio modo goliardico di rispondere ad una domanda che spesso mi pongono posso dire che non mi sento affatto un artista apprezzato in tutto il mondo. Anzi per me ogni performance è come se fosse la prima, e quindi devo sempre tentare di stupire le persone. Non importa che mi abbiano già sentito suonare più volte, io voglio sempre che per loro sia una nuova esperienza, senza mai pensare di avere davanti a me dei fan appassionati. Con le produzioni è uguale, sono molto autocritico con me stesso e non credo mai di aver fatto tutte queste cose che molti mi dicono siano buone. La mia traccia migliore deve ancora essere prodotta. Parlando del tour posso dire che sono super felice, non vedo l’ora di partire!

Markantonio, in questi 20 anni hai promosso grandi progetti come ad esempio la tua label Analytic Trail che ha prodotto tanti artisti di spessore come ad esempio:  The Advent, Cari Lekebusch, Paco Osuna, Rino Cerrone o Joseph Capriati. Hai novità in merito alla label o dei tuoi progetti personali di cui vorresti parlare?

Beh la mia label è sempre improntata come un laboratorio musicale, cerco sempre di dare una possibilità ad artisti giovani o meno affermati che producono buona musica. Purtroppo oggi è difficile perché il nuovo modo di distribuire la musica ed anche i nuovi modi di fruirne vanno a vantaggio dei grossi brand e dei grandi nomi. Io comunque cerco sempre di mantenere la mia label con in concetto con il quale nacque e cioè produrre le mie cose, aiutare artisti per me validi ad emergere e se qualche artista affermato vuole produrre qualcosa sulla mia label è benvenuto.

Luigi tu sei nato e cresciuto in campania, tra Napoli e Caserta, da qualche anno però ti sei trasferito ad Amsterdam. Credi che questa esperienza ti stia influenzando in qualche modo sotto il profilo artistico?

Yes, sono cresciuto in Campania, precisamente a Caserta, dove sono felicissimo di avere trascorso la mia infanzia! Caserta mi ha dato la possibilità di iniziare il mio percorso artistico a mio parare in una delle citta più importanti in Europa a livello musicale.. Trasferirmi ad Amsterdam è stata solo una conseguenza, sentivo la necessità di confrontarmi con altre realtà, conoscere bene altri posti, culture, abitudini. Grazie a questo sono riuscito e sviluppare nuove collaborazioni e relazioni lavorative anche con altri artisti e sono felice di avere scelto una città come Amsterdam che mi ha dato e mi continua a dare tanto. Oggi sono felice di chiamarla ” casa ”.

Luigi nonostante la tua giovane età hai già raggiunto importanti traguardi. Hai suonato nei migliori club europei e sei stato artista di punta di festival indimenticabili e anche per te è previsto un tour in Sudamerica. Il tuo bagaglio di esperienze si fa sempre più ricco e interessante. Per quanto riguarda i tuoi prossimi lavori discografici, hai in programma qualcosa di particolare? Voci di corridoio dicono che presto il tuo nome sarà associato ad un EP per Second State ti va di darci qualche informazione a riguardo?

Ho avuto un anno veramente impegnativo con tantissime date, tanti aerei e viaggi da affrontare, questo purtroppo non mi ha dato la possibilità di stare molto in studio però nonostante tutto sono riuscito a mettere su qualche progetto che ho fatto ascoltare così per ”gioco ” ai miei cari amici Pan-Pot. 

Per fortuna se ne sono subito innamorati e mi hanno proposto di fare questo Ep sulla loro label facendone parte con un remix esclusivo sulle 2 tracce.

Quindi si, sono felice di annunciare ufficialmente che l’ 8 Febbraio 2019 uscirà il mio prossimo Ep su Second State!!!

Roberto anche tu hai fatto un percorso incredibile, il tuo nome è spuntato sulle migliori etichette discografiche del mondo e sei uno degli artisti partenopei più supportati dal pubblico italiano ed Europeo. Anche tu partirai a breve con un tour in Sudamerica. Credi di riuscire a catturare la stessa attenzione anche dal pubblico sudamericano?

Questo di dicembre sarà il mio quarto o quinto tour in Sudamerica ed ogni volta che si avvicina la partenza non vedo l’ora di tornare. Amo tantissimo suonare lì! C’è un bel seguito per noi dj napoletani, amano tantissimo la nostra musica! Ad inizio anno ho trascorso due mesi e mezzo in tour tra Colombia, Argentina e Cile ed è stata un’esperienza che non dimenticherò facilmente. Come sempre sono motivato a dare il mio meglio per conquistare sempre di più il pubblico Sudamericano che come tutti sappiamo ci somiglia molto per gusto musicale e non solo.

Ripercorrendo passo passo la tua carriera non possiamo che soffermarci su alcuni lavori discografici che hanno fatto ballare tutti, ma proprio tutti. Come ad esempio “Vertigo”, rilasciato su Drumcode il 2013. Vertigo per alcuni rappresenta un po’ la svolta della tua carriera, anche se le tue produzioni scalavano le classifiche già molto tempo prima. In Roberto Capuano come figura artistica credi sia cambiato qualcosa dal 2013 a oggi?

Sicuramente sì, penso di essere cambiato molto rispetto a 5 anni fa. Con il tempo si acquisisce esperienza: tanti luoghi e persone hanno influenzato la mia musica in questi anni ed è per questo che come artista mi vedo molto cambiato in positivo rispetto alle mie prime uscite. Lo stesso vale per le performance.

Roberto anche tu nel corso del tuo percorso hai coltivato progetti interessanti. Puoi dirci qualcosa riguardo le tue prossime uscite, i tuoi prossimi progetti?

Ti dirò, non ho cose programmate in questo momento, sono in una fase di preparazione. Mi sto chiudendo in studio per realizzare i miei prossimi EP ed ho in mente di far uscire un album nel 2019! Work in progress… ☺

Essere una performance di punta di un evento come il 20 esimo anniversario di “International Talent” deve essere sicuramente una grande responsabilità così come una grande soddisfazione. Cosa vorreste dire ai fan che attendono con trepidazione il 1 dicembre?

Luigi Madonna: Ragazzi, che dirvi… non so voi ma io non sto davvero nella pelle! Ho avuto la possibilità di vedere gli stage e qui stiamo parlando davvero di una produzione da far invidia ai più accreditati festival Europei. La “nostra” Black Room poi è davvero qualcosa di eclatante e la timetable a mio giudizio è perfetta! In ogni caso, l’elemento più importante siete sempre e comunque VOI! So già che non ci deluderete ed accorrerete in tantissimi e più carichi che mai!

Markantonio: Guagliù ormai ci siamo quasi! E’ tempo di scrivere un altro piccolo pezzo di storia insieme. Ci vediamo stanotte in Black Room!!!

Roberto Capuano: sono sicuro che sarà una serata indimenticabile per il pubblico ma anche per noi che festeggeremo un grande traguardo raggiunto come gruppo. Venti anni sono tanti ed anche se li ho vissuti dalla seconda metà in poi mi sento parte integrante della family. Sia noi che tutta la crew daremo il meglio per la riuscita di un party epico! Quindi non mancate!