Oggi vi proponiamo un dialogo interessante con il dj-producer Mendo, nonché proprietario dell’etichetta Clarisse Records. Uno tra i remixer underground più richiesti in assoluto, rinomato per le sue esibizioni in giro per il mondo ed oltre duecento dischi rilasciati.
Nonostante sia nato in Svizzera nel 1976, l’artista Mendo non ha mai nascosto le sue origini spagnole. Il suo sound è sempre stato fortemente influenzato dalle tendenze musicali che caratterizzano la popolazione iberica. I suoi primi passi nel mondo della musica risalgono a quando aveva circa quindici anni, riuscendo nel tempo a farsi apprezzare dai più grandi esponenti del clubbing internazionale. Tra le etichette su cui ha rilasciato la sua musica, potremmo citare Hot Creations, Desolat, Moon Harbour, VIVa Music, Circus Recordings, Elrow Music, Saved Records, Crosstown Rebels, Defected Records e molte altre ancora.
La sua abilità come remixer supera ogni aspettativa, rendendolo uno tra gli artisti più richiesti del suo genere. Un’abilità che gli ha permesso di lavorare per artisti del calibro di Danny Tenaglia, Dj Sneak e Damian Lazarus. Una carriera stracolma di emozioni, guadagnate giorno dopo giorno con tanto impegno e determinazione.
Abbiamo avuto il piacere di scambiare alcune riflessioni direttamente con l’artista svizzero, il quale ci ha tenuto ad andare dritto al punto in ogni sua risposta. Senza troppi giri di parole! Per noi è stata una bellissima chiacchierata e sicuramente potrà essere utile a tanti giovani artisti che stanno cercando di farsi strada nel mondo della notte. Signori e signore, ecco a voi: Mendo.
Ciao Mendo! Benvenuto su Parkett. Abbiamo alcune domande per te, saremmo molto curiosi di sapere come si stanno evolvendo le cose dal tuo punto di vista. Qual è la tua opinione su questa stagione di riapertura, dopo lo stop dovuto alla pandemia?
Ciao a tutto il team di Parkett, vi ringrazio molto per l’invito!
Questi due anni di pandemia non sono stati affatto facili, ma mi hanno permesso di lavorare sui miei punti deboli. In particolar modo sono riuscito a rivedere l’aspetto relativo alla comunicazione. Le persone che mi conoscono sanno che non mi sento molto a mio agio davanti a una telecamera, quindi ho lavorato su questo punto per avere una migliore visibilità sui miei social network. Sono stato anche in grado di lavorare sodo con il mio team sulla mia etichetta Clarisse Records e penso che siamo riusciti a portarla al livello successivo, ridefinendo lo stile dell’etichetta con un suono leggermente più minimale che ha subito avuto l’approvazione di molti artisti come: Jamie Jones, Marco Carola, Loco Dice, Joseph Capriati, Mason Collective…
Ho anche prodotto molta musica originale negli ultimi due anni, ma è solo ora che posso finalmente provarla nel club. La mia opinione su questa riapertura, dopo la pandemia, è molto positiva perché finalmente possiamo rivedere festival e club con tanto pubblico. Penso anche che sia stato importante non mollare in questi due anni perché sarà sicuramente più facile per gli artisti che sono stati attivi riprendere a lavorare.
La tua carriera è piena di traguardi importanti e cambiamenti tattici. C’è stato un momento particolare in cui hai davvero capito che avresti fatto della tua passione il tuo lavoro?
Ho capito che stavo per vivere della mia passione dopo aver ricevuto una chiamata da Luciano sul mio telefonino. Avevo regalato un cd con le demo al suo manager con cui ero stato a scuola e tre mesi dopo.. Luciano ha voluto incontrarmi di persona. Così sono andato nel suo studio, perché abitavamo entrambi a Ginevra e da quel momento tutto è cambiato. Ho firmato i miei più grandi successi su Cadenza Records e sono entrato a far parte della loro agenzia ed in seguito sono entrato a far parte dei Vagabundos.
Ci sono artisti a cui ti sei ispirato fin dai primi passi nel mondo della musica elettronica?
I primi artisti che mi hanno ispirato negli anni ’90 sono stati gli americani, con George Morel, Roger Sanchez, Masters At Work…
Negli anni hai prodotto molta musica di successo: a quale delle tue produzioni sei più legato emotivamente?
Direi: “Inocencia” – “Aventruas” – “Everybody I Got Him” e “1992”.
Cosa ti ha portato a fondare Clarisse Records e come si è evoluto il concept dell’etichetta discografica nel corso del tempo?
Per me è stata una conseguenza logica, dopo essermi affermato come dj-producer. Avevo un grande rispetto per etichette come Stereo Productions, Defected, Subliminal… e volevo anche avere la mia etichetta, sperando un giorno di avere lo stesso rispetto da parte degli altri artisti.
Ascolti personalmente tutti i demo che di solito arrivano a Clarisse? Pensi che le nuove reclute si difendano bene rispetto ai nomi storici che scegli di rilasciare?
Sì, è davvero importante per me che tutte le demo passino prima attraverso le mie orecchie. Ho sempre l’ultima parola, una volta che anche il resto della mia squadra le ascolta. Mi prendo anche la briga di rispondere a tutte le email che mi sono state inviate correttamente. Quando dico “inviato correttamente” intendo con un saluto, alcuni riferimenti all’etichetta, biografia e un collegamento Soundcloud. Ci sono molti nuovi talenti che producono bene o addirittura meglio della vecchia generazione. Abbiamo dato la possibilità a tanti nuovi talenti che in seguito sono diventati dei grandissimi produttori e che ancora oggi ci ringraziano di aver creduto in loro, pubblicando la loro prima uscita discografica.
Ti andrebbe di rivelarci i tuoi prossimi passi come DJ in giro per il mondo? Dove consiglieresti di raggiungerti ai tuoi fan più sfegatati?
Finché avrò la salute, la forza e l’ispirazione per fare questo lavoro, spero di continuare a suonare nei cinque continenti come ho fatto finora.
Se dovessi fare una classifica dei tre luoghi più magici in cui ti sei esibito fino ad oggi, quali sceglieresti e perché?
Direi prima Ibiza perché è la destinazione da sogno di tutti i DJ. Ho avuto l’opportunità di calcare palchi come Pacha, Space, Ushuaia e Sankeys solo per citarne alcuni.. e rimane il mio ricordo più bello. Poi è difficile darti solo altri due posti, perché durante tutta la mia carriera ho avuto la possibilità di suonare a New York al Cielo, a San Paolo al D-Edge o in Giappone al Womb. Ma se dovessi sceglierne solo due, direi Budapest alla Cinematiné e Santiago del Cile alla Feria.
La pandemia ha cambiato molte cose negli ultimi due anni. Ti senti diverso rispetto al periodo prima del covid? Come hai vissuto questa drammatica situazione?
Mi sento più vecchio di due anni, ma con polmoni migliori perché ho smesso di fumare all’inizio della pandemia. Ho anche la sensazione di essere progredito come produttore, perché ho passato molto tempo a studiare nuove tecniche grazie ai tutorial su Youtube. E il fatto di poter viaggiare di nuovo e incontrare persone mi rende più positivo, perché è vero che questi ultimi due anni non sono stati facili da vivere.
Per quanto riguarda i giovani artisti che sperano di arrivare ad essere come te: quali potrebbero essere dei preziosi consigli da seguire, a partire dal lavoro in studio fino al feeling con la pista?
Se un artista crede in se stesso e pensa di avere abbastanza talento per vivere della sua passione, il mio consiglio è di dedicare uno o due anni interi alla produzione ininterrotta 7 giorni su 7 come ho fatto io. Non esitate a chiedere aiuto finanziario ai vostri genitori durante questo periodo.
Una volta che senti di avere il livello e sei convinto delle tue produzioni, provale nei club o falle testare da amici DJ. Quindi, scegli come target le etichette che desideri firmare e invia le tue demo masterizzate da te e tramite e-mail individuale, inserendo un massimo di 4 o 6 demo con un collegamento Soundcloud e verificando che il tuo collegamento funzioni. Non dimenticare di presentarti nell’e-mail, salutando e fornendo dettagli sulle migliori etichette su cui hai già firmato. Se non ne hai, aggiungi una piccola biografia che possa illustrare il tuo progetto.
Non appena firmi le etichette dei tuoi sogni e diverse agenzie di prenotazione ti contattano, prova a scoprire come funzionano prima di prendere una decisione. Perché una cattiva agenzia o un cattivo manager possono rovinare tutto il tuo lavoro. È molto importante circondarsi delle persone giuste.
Infine tieni sempre i piedi per terra e cerca di avere una vita sana mangiando bene e facendo sport, così da poter durare il più a lungo possibile nel mondo della notte.
ENGLISH VERSION
“We can finally see festivals with lots of audiences again”
Today we offer you an interesting interview with the dj-producer Mendo, also known as the owner of the record label Clarisse Records. He’s one of the most requested underground remixers ever, renowned for his frequent performances around the world and over two hundred productions released on cool record labels.
Despite being born in Switzerland in 1976, the artist Mendo has never hidden his Spanish origins. His sound has always been strongly influenced by the different musical trends, characteristic of the Iberian traditions. His first steps in the world of music date back to when he was about fifteen, arriving over time to be appreciated by the greatest exponents of international clubbing. Among the labels on which he has released music, we could mention Hot Creations, Desolat, Moon Harbour, VIVa Music, Circus Recordings, Elrow Music, Saved Records, Crosstown Rebels, Defected Records and many more. His skill as a remixer exceeds all expectations, making him one of the most sought after artists of his genre. He had the chance to work on special remixes for legends such as Danny Tenaglia, Dj Sneak and Damian Lazarus. A career full of emotions, built day after day with a lot of determination.
We had the pleasure to exchange some thoughts with the Swiss artist, who wanted to go straight to the point in every answer he gave. Without too many words! It was a wonderful chat for us and it will certainly be useful for many young artists who are trying to make career into the nightlife.
Ladies and gentlemen, we want to introduce: Mendo.
Hello Mendo! Welcome to Parkett. We have a few questions for you, we would be very curious to know how things are evolving from your point of view. What is your opinion about this reopening season after pandemic stop?
Hello Parkett team, thank you very much for the invite!
These two years of pandemic were really not easy, but it allowed me to work on my weak points which was communication. People who know me know that I’m not very comfortable in front of a camera so I worked on this point to have better visibility on my social networks. I was also able to work hard with my team on my label Clarisse Records and I think we managed to take it to the next level by redefining the style of the label with a slightly more minimal sound that immediately had the endorsement by many artists such as: Jamie Jones, Marco Carola, Loco Dice, Joseph Capriati, Mason Collective…
I also produced a lot of original music in the last two years but it’s only now that I can finally test it in the club. My opinion about this reopening after the pandemic is very positive because we can finally see festivals and clubs with lots of audiences again. I also think it was important not to give up during the past two years because it will certainly be easier for artists who have been active to start working again.
Your career is full of important milestones and game changer. Was there a particular moment in which you really understood that you would have made your passion your job?
I understood that I was going to live from my passion after receiving a call from Luciano on my mobile. I had given a CD with demos to his manager with whom I had been at school and 3 months later, Luciano wanted to meet me in person. So I went to his Studio because we lived in the same city of Geneva and from that moment everything changed. I signed my biggest hits on Cadenza Records and I joined their booking agency and later became part of the Vagabundos.
Are there any artists you have been inspired by, since your first steps in the world of electronic music?
The first artists who inspired me in the 90s were the Americans, with George Morel, Roger Sanchez, Masters At Work…
Over the years you have produced a lot of successful music: which of your productions are you most emotionally attached to?
I would say: “Inocencia” – “Aventruas” – “Everybody I Got Him” and “1992”. Because these are the ones that have propelled me the most in my career.
What led you to found Clarisse Records and how has the label’s concept evolved over time?
For me it was the logical continuation after being a dj and producer. I had a huge respect for labels such as Stereo Productions, Defected, Subliminal… and I also wanted to have my own label hoping one day to have similar respect from other artists.
Do you personally listen to all the demos that usually come to Clarisse? Do you think that the new recruits defend themselves well in comparison to the historical names you choose to release?
Yes it’s really important to me that all demos go through my ears first because I always have the last word once the rest of my team listens to them too. I also take the trouble to answer all the emails that have been properly sent to me. When I say “properly sent” I mean with a hello, some label references, bio and a Soundcloud link. There are many new talents who produce as well or even better than the old generation. We gave the chance to many new talents who subsequently became very great producers and who still today thank us for having believed in them by releasing their first reference.
Would you like to reveal your next steps as a DJ around the world? Where would you recommend reaching out to your most die-hard fans?
As long as I have the health, strength and inspiration to do this job, I hope to continue playing in the 5 continents as I have done so far.
If you had to make a ranking of the three most magical places where you have performed to date, which would you choose and why?
I would say Ibiza first because it is the dream destination of all DJs. I had the opportunity to play Pacha, Space, Ushuaia and Sankeys to name a few, and it remains my best memories. Then it is difficult to give you only two other places because during all my career I had the chance to play in New York at Cielo, in Sao Paulo at D-Edge or in Japan at Womb. But if I had to choose only two, I would say Budapest at the Cinematiné and Santiago de Chile at the Feria.
The pandemic has changed a lot over the past two years. Do you feel different than in the period before the covid? How did you experience this dramatic situation?
I feel two years older.. but with better lungs, because I quit smoking at the start of the pandemic. I also have the feeling of having progressed as a producer because I spent a lot of time studying new techniques thanks to tutorials on Youtube. And the fact of being able to travel again and meet people makes me more positive because it is true that these last two years have not been easy to live with.
Regarding young artists who hope to be like you: what could be some precious advice to follow, starting from work in the studio up to feeling with the dancefloor?
If an artist believes in himself and thinks he has enough talent to live from his passion, my advice is to dedicate one or two whole years to non-stop production 7 days a week as I did. Do not hesitate to ask your parents for help financially during this period.
Once you feel you have the level and you are convinced of your productions, test them in clubs or have them tested by DJ friends. Then, target the labels you want to sign and send your demos mastered by yourself and by individual email, putting a maximum of 4 or 6 demos with a Soundcould link and verifying that your link works. Don’t forget to introduce yourself in the email by saying hello and give your best references of labels where you have already signed. If you don’t have one, just add a little bio to let you know.
As soon as you sign on your dream labels and different booking agencies contact you, try to find out how they work before making a decision. Because a bad agency or a bad manager can ruin all your work. It is therefore very important to surround yourself with the right people.
And finally, always keep your feet on the ground and try to have a healthy life by eating well and doing sports to be able to last as long as possible in the world of the night.