Muscle and Mind, in uscita il 20 Aprile, è il nuovo LP firmato Oscar Mulero, che, dopo l’acclamatissimo Black Propaganda, torna alle lunghe produzioni con un album che non lascia nulla al caso, e ha tutta l’aria, ascolto dopo ascolto, di poter diventare un ‘masterpiece‘ del genere.
Nell’ultra-inflazionato e, a tratti, grossolano mondo techno, il produttore madrileno regala alla sua creatura PoleGroupRecordings un lavoro meticoloso, ipnotico e terribilmente alienante, che scompone, ad uno ad uno, suoni e concetti, riuniti in una paradossale dicotomia.
Ciò che sembra escludere l’altro è, infatti, l’esaltazione dello stesso, la forza e l’intensità muscolare trovano la loro armonia e quadratura nella pace della mente, che, scrollandosi di dosso il contorno superfluo, arrivano alla profondità sonora che porta all’essenza dell’individuo in quanto corpo. Con Mind Body Interaction Mulero attiva il collegamento necessario a intraprendere il percorso, infatti si affida a ritmi suoni che affermano chi è stato sino ad oggi.
Nella seconda e palestrata Dualistic Concept c’è tutta la voglia e il sacrificio, estenuante e infinito. Ma qualcosa sta per cambiare , sta per avvenire il passaggio del testimone, il fisico si abbandona in quel posto sconosciuto dove risiede la mente. Da 201 Element si nota un netto stacco, e lo stanco Oscar ci propone toni molto più ambient, tempi più lenti e irregolari,con una linea di suspance sempre vigile e costante. Ormai un po’ stanchi anche noi arriviamo finalmente al 7° brano, la ‘titletrack‘. Sicuramente Muscle and Mind è il pezzo più riuscito e non a caso regala il titolo all’intero lavoro. Davvero carina e al passo coi tempi la mossa di lasciare in sottofondo alcune registrazioni ambientali dei luoghi dove l’artista ha concepito, pensato e forse in parte creato l’intero album. Si ripropone la stessa scelta nell’ottava e ultima uncoscious, ma soprattutto sembra chiudersi il cerchio dell’ idea che il produttore ci ha voluto proporre, costasse rimanere ‘non consci’.
Dall’ artwork ai titoli dei brani, dai sottofondi ambientali ai ‘fruscii’ vinilitici, l’anatomopatologo Mulero ci conduce, con questo doppio disco, nelle viscere della Techno che più ci smuove e più ci spaventa, ma a giuste dosi, cosicché prima di potervi gustare tutte le 8 tracce nel modo che più vi aggrada ( vinile, cd, digitale) potete iniziare un consigliato ‘training’ con l’ EP uscito in queste ore, Dualistic Concept, di Junghiana ispirazione. Grazie a questo regalo, che rende più piacevole l’attesa, potremo apprezzare un edit dell’autore e dei remix di Stanislav Tolkachev e SHXCXCHCXSH.
Insomma una mente da Oscar, dei muscoli da Mulero.
Claudio Capponi