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Mønic ritorna su Tresor Records: il suo nuovo lavoro si chiama Four Sides Of Truth. Maggio è l’ultimo mese di primavera, il sole inizia a riscaldare gli ambienti, i club si avviano verso la chiusura e Tresor Records pensa bene di festeggiare l’arrivo dei primi caldi, regalandoci una nuova uscita, dopo l’esordio di Confucio in aprile con l’EP Golden Rule, stavolta tocca al creatore dell’inglese Osiris Music, Mønic, abbandonare casa base per un ritorno assai gradito sulla label di Berlino.

Four Sides Of Truth, uscito il 13 Maggio 2016, rappresenta il secondo lavoro dell’inglese su Tresor ed è un EP di quattro tracce, di cui tre inediti più un remix di Morse, traccia presente nel primo lavoro di Mønic su Tresor, affidato a Kamikaze Space Programme.

L’apertura di questo lavoro di Mønic avviene, come di consueto, con una title track che ci immerge subito nelle frequenze e nelle distorsioni tipiche dell’inglese, evolvendo in un crescendo aggressivo che sfocia in un giro di percussioni metalliche. il risultato è un pezzo eccellente, solido, oscuro fino al midollo e decisamente di qualità nel si finisce per rimanere catturati dalla linea di basso senza nemmeno rendersi conto di come ci si sia arrivati, una traccia eccellente.

Il secondo pezzo dell’EP di Mønic, Point To The Sun, è invece un splendido esempio di come utilizzare le percussioni in una traccia ambient/techno, in cui gli hi-hat e i crush, sapientemente mischiati con un arpeggiatore anche troppo furbo, ci regalano una traccia concitata anche nel ritmo. Unica pecca, un pochettino corta, quasi fosse un riempitivo.

Il lato B del disco si apre invece con Self Doubt Is Worthless, traccia che si apre con un eccellente basso è un giro di sintetizzatore che funge da letto per una sequela di ritmiche assolutamente oscure, dove le percussioni  di stampo metallico/industrial, grandi protagoniste del disco, vengono mascherate da oscillatori e effetti, il tutto rispetta le linee guida tracciate dai due pezzi antecedenti, donandoci ancora una volta una buona traccia.

Arriviamo quindi al closing del disco di Mønic. Il remix di Morse ad opera di Kamikaze Space Programme si apre con un basso violento e secco ma sicuramente meno violento rispetto all’originale, una traccia che sostanzialmente ricalca le impressioni dell’originale e si amalgama bene con tutto il disco, muovendosi sempre negli ambienti dark nei quali Mønic è maestro ma in maniera più rapida e ritmica rispetto al boss di Osiris.

Il risultato è un EP solido, qualitativamente valevole e sicuramente degno dell’etichetta che lo pubblica, fluido nel suo scorrere, quasi a voler rappresentare un discorso lineare o, come dice il titolo dello stesso, 4 facce della stessa verità, un lavoro estremamente interessante e ben realizzato da parte di Mønic.

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Franco Amadio