Nastia è un’artista che sa il fatto suo: bellissima, talentuosa. Viene dall’Ucraina ed è orgogliosa delle sue origini. Ci parla di questo e di molto altro in questa interessantissima intervista, che noi di Parkett le abbiamo voluto dedicare.
Propaganda: quante emozioni ti trasmette questo nome?
Quando stavo cambiando come artista, nel 2010, ho deciso di usare precisamente questa parola per il mio show radiofonico, e più tardi per l’etichetta, ero sicuro che fosse una buona scelta. E’ forte e potente, senza compromessi e molto stabile. La mia idea era quella di introdurre la mia visione della musica senza dubbi, e in questo modo Propaganda era perfetto per me. Ma dopo che la Russia ha iniziato a fare la propaganda enorme e spregevole contro l’Ucraina, sto pensando di poter trovare un nome migliore per la mia etichetta – avendo associazioni negative su di essa.
Conoscendo le tue doti nel djing ed essendone estasiati, ci chiediamo: quando potremmo ascoltare anche una tua produzione? Come mai hai scelto questa strada della non produzione?
Non so quanto talento ho e mai ci penso – credimi, non immagini quanti dubbi ho su questo argomento. Ma riguardo la produzione – non mi sento un produttore. Non mi piace quando la gente fa pressione sulle persone e li costringe a produrre musica solo perché al giorno d’oggi prima di tutto hanno bisogno di questo per la promozione. Ecco come funziona il nostro business. Ma io mi comporto diversamente. Prima di tutto, la nostra industria è piena di suoni a basso costo, molto semplice e per me talvolta anche disgustosa. Ed è sempre più difficile trovare qualcosa di buono tra tonnellate di musica. Non perché tutti producono male, ma perché tutti producono ed è questo che non va bene. Quindi io non voglio produrre solo per produrre e non voglio solo fare una musica per dimostrare alle persone che sto facendo qualcosa di veramente serio, quando io non lo sono. Sono un DJ ed è più che abbastanza per me in questo momento, e non sono in corsa per fare un altro pezzo di merda di cattiva qualità. Procedo lentamente e mi prendo il mio tempo per fare qualcosa che mi renda sicuro che sia buona e che meriti la vostra attenzione. Non ho mai preteso di essere un produttore. Perché fare una buona traccia e un buon party sono cose diverse. Ma sto lavorando su questo, e adesso sto creando musica con il mio amico per la mia etichetta.
Come molti, ti sei avvicinata al mondo del club perché ti piace ballare, cosa è per te appunto il ballo?
Che cosa è per me di ballare? E’ quando si dà libertà al corpo, quando non lo controlli e la musica lo muove come vuole. E’ l’energia che ti fa sentire come tu vuoi, per dare tutto al ballare per sempre. E’ la tua voce, la tua natura, i tuoi pensieri – tutto nei vostri movimenti. E quando tutti si muovono intorno a te – è come quando tutti cantano nello stesso tempo le stesse parole, è come quando tutti saltano in mare nello stesso momento… E’ semplicemente incredibile!
Sei nata e cresciuta nel profondo est europeo, ora hai visitato praticamente tutto il globo: come cambia secondo te la culture club da est ad ovest?
Hm…Si dovrebbe capire che fin dall’inizio la cultura della musica elettronica non è la nostra cultura. E’ cultura importata da un’altra parte d’Europa. La gente in Ucraina, Russia, Bielorussia e così via in altri Paesi è solita ascoltare un altro tipo di musica e possono essere infatuati dalla musica elettronica per un po’, ma mai la sentiranno come propria cultura. Abbiamo una piccola scena qui, ma è veramente piccola e solo per le persone che amano questo. Ma di sicuro sta cambiando da Paese a Paese. Per esempio, l’Ucraina è più vicina all’Europa e la gente qui ascolta musica elettronica più che in Russia o Bielorussia, Georgia…Mentre il Paese più lontano dall’Europa, in quanto più lontano lo è dalla musica.
Circoloco, un nome, una garanzia, una leggenda: svelaci i tuoi rapporti con questa festa e i tuoi programmi.
Ci sono così tanti dj in giro adesso. Di sicuro non è facile scegliere un DJ per Circoloco perché molti di loro vogliono essere una parte di esso. Mi hanno controllato per un po’ prima di invitarmi a suonare per loro. Ma il principale lavoro è stato svolto dai miei amici e agenti nello stesso tempo – Carlo e Antonio. La mia prima esibizione al DC10 è stata strepitoso – è molto raro che io sia soddisfatta di come suono, ma quel giorno era perfetto. Così ora stiamo programmando un’altra data per me. Inoltre, suonerò per Circoloco al Cocoricò in agosto.
In quale genere di musica ti piace più fonderti e concentrarti quando suoni?
Mi sento emozionata quando ascolto musica jazz, trip-hop, musica classica (adoro il pianoforte), amo il rock ucraino (abbiamo 2 bande con molto molto talento e speciali), amo l’espressività della drum and bass e del liquid funk. Questo è quello che di solito ascolto quando mi sento stanca dalla musica che suono.
Il tuo disco preferito che metteresti ad ogni serata?
Potrebbe essere Mr. White – The Sun Can’t Compare (Long Version). E’ il progetto di Larry Heard. Ma sta cambiando, perché io ancora non ho trovato tanto buon materiale – ne sono sicura…
ENGL VERSION
Propaganda: how many emotions does this name transmit to you?
When I was changing as an artist in 2010 I decided to take exactly this word for my radio show and later for label I was sure it’s good. It’s strong and powerful, without compromises and very stable. My idea was to bring my vision of music without doubts, so Propaganda was perfect for me. But after Russia started to make this huge and despicable propaganda against Ukraine I am thinking I could find a better name for my label – having bad associations about it.
Amazed by your talent, we wonder: When will we enjoy your own production too?
I don’t know how much I talented and never think of it – believe me, you don’t know how much doubts I have about it. But about production – I don’t feel myself as producer. I don’t like when people making pressure on other people and force them produce music just because nowadays they need it for promotion first of all. This is how our business works. But I take it different. First of all our industry is full of cheap sound, very simple and for me sometimes even disgusting. And in tons of music it’s harder and harder to find something good. Not because everyone produce BAD, but because EVERYONE produce and not good. So I don’t want to produce just to produce. I don’t want just to make a music to show to people that I am doing something really serious when I am not. I am a DJ and it’s more than enough for me at the moment and I am not in rush to make another piece of shit. I go slow and take my time to make something to be sure it’s good and it deserves your attention. I never pretended to be a producer. Because to make a good track and good party it’s different things. But I am working on, right now I am making music with my friend for my label.
As many others, you have approached to club culture because you love dancing, what does dancing mean to you?
What is for me to dance? It’s when you give your body freedom, when you don’t control it and music moving you as it wants. It’s the energy which makes you feel like you want to give everything to dance forever. It is your voice, your nature, your thoughts – all in your moves. And when everyone moves around you – it’s like when all of you singing in the same time same words, it’s like when you all jump into the ocean in the same moment.. it’s just amazing.
You were born and grew up in East Europe, now you have travelled all around the world. In your opinion, how does the club culture change from East to West?
Hm…You should understand that culture of electronic music is not our culture from the beginning. It’s imported culture from another part of Europe. People in Ukraine, Russia, Belarus and so on countries are used to listen another kind of music and they can be infatuated by electronic music for a while, but they will never feel it as their own culture. We have a small scene here, but it’s really small and only for people who want to stay in love with this. But for sure it’s changing from country to country. For example, Ukraine is closer to Europe and people here listening electronic music more than in Russia or Belarus, Georgia.. As farther country from Europe, as farther it is from the music.
Circoloco: a name, an assurance, a legend! Reveal to us your relationship with this party and what about your plannings.
There are so many DJs around now. For sure it’s not easy to choose a DJ for Circoloco because so many of them want to be a part of it. They were checking me out for a while before they invited me to play for them. But the main job to make it happen has made by my friends and agents in the same time – Charles and Antonio. I am sure they were very annoying about me to Circoloco team )) And my first gig at DC10 was brilliant – it’s very rare when I am satisfied with how I play, but that day was perfect. So now we are planning another date for me. Also I am playing for Circoloco at Cocorico in August.
In which kind of music do you like incorporate and concentrate yourself more,when you play?
I feel high when I am listening to jazz, trip-hop, classic music (I love piano), I love Ukrainian rock (we have 2 very very talented and special bands), I love soulful drum and bass and liquid funk. This is what I usually listen when I feel tired from music I play.
What is your favorite record, the only one you would play every party?
It could be Mr. White – The Sun Can’t Compare (Long Version). It’s the project of Larry Heard. But it’s changing, cause I still didn’t find so many good stuff – I am sure…