Il New York Office Of Media And Entertainment (MOME) decide di puntare convintamente e finanziariamente sulle donne nella musica elettronica.
Dateci una leva e solleveremo il mondo. Dateci i fondi e sonorizzeremo il mondo.
Ragazze, appassionate di discografia, addette ai lavori, musiciste, producer, ingegneri del suono. La battaglia contro gli stereotipi di genere e le diseguaglianze lavorative è ancora lunga, ma da qualche parte toccherà iniziare.
Sembra che questa cosa l’abbiano ben capita nella “Grande Mela”. Sarà perché LE pop star compaiono su Forbes?
La notizia è la seguente: un palio di più di 20 mila dollari sarà disponibile per coprire ogni tipo di spesa per la produzione musicale e i budget necessari per i tempi in studio e i costi promozionali.
Pare che il New York Office Of Media And Entertainment (MOME) stia offrendo 500.000 dollari per sovvenzionare musiciste e professioniste del settore dell’industria musicale.
La responsabile di MOME Anne del Castillo, ne ha annunciato l’istituzione questa settimana, e sarà amministrato tramite la New York Foundation For The Arts. Il compenso non è dunque pensato solo per le musiciste, ma per le donne che sono coinvolte in ogni fase del processo di registrazione, dai tecnici del suono ai produttori.
Le candidature per il bando sono state aperte una settimana fa, il 10 Luglio e si chiuderanno il primo di Ottobre.
“Non volevamo istituire delle opportunità solo per progetti musicali femminili”, dice il direttore esecutivo di MOME Shira Gans. “Volevamo essere sicure di promuovere progetti che diano credito alle autrici, alle ingegneri e alle producer”.
Ogni genere musicale sarà degno di considerazione, anche se le applicazioni saranno suddivise solo in due macro-categorie: una in “classica, sperimentale, nuova musica e jazz” e un’altra per tutti gli altri generi.
I fondi saranno orientati specificatamente ai differenti progetti. L’ufficio del sindaco spiega:
“Il bando fornirà fino a $ 20.000 per sostenere la produzione di un nuovo EP, album o dei video musicali specificatamente per i lavori inediditi, ancora da pubblicare, laddove il principale luogo di registrazione o produzione si trovasse a New York City.”
Le candidate non possono essere rappresentate da un’etichetta discografica, per esempio, e devono risiedere all’interno dei cinque distretti di New York City. Per maggiori informazioni consiglio di leggere QUI
Questo, accade negli Stati Uniti d’America. Esatto: mentre noi in Italia siamo ancora dolcemente complicate, parole oltretutto scritte da un autore, a New York c’è questa bellissima iniziativa. Però all’orizzonte, molto sfocato, visibile da una lente sporchissima, sembra intravedersi un barlume di speranza.
Si tratta di Shesaid.so Italy, la divisione italiana di Shesaid.so community che nasce con lo scopo di creare un network di donne che lavorano nell’industria musicale e di aumentare la consapevolezza del divario di genere facendo pressioni per un cambiamento delle politiche che promuovano l’uguaglianza di genere, la diversità e l’inclusione.
La rete supporta e incoraggia la collaborazione, la creatività e i valori positivi. Nata nel 2014, il network internazionale è formato da donne che lavorano a tutti i livelli e in tutti i campi dell’industria: dalle etichette, al pr, al management, agli uffici stampa, alla produzione di concerti fino ad arrivare alle stesse artiste, e molto altro ancora.
Gli headquarter della rete sono a Londra e Los Angeles, ma le reti locali comprendono anche New York, Parigi, Berlino, Mumbai, Barcellona e altre importanti città in tutto il mondo, per un totale di 13 gruppi locali e più di 2500 membri.